“Infanzia Felice”: tre giorni di riflessioni, emozioni e confronti.

di

Dal 30 novembre al 2 dicembre Bari ha ospitato, nell’ambito del progetto, l’iniziativa “Verso un’infanzia felice!”, una tre giorni di suggestioni, emozioni, riflessioni e confronti che ha visto coinvolta la comunità territoriale, dai beneficiari delle attività progettuali alle famiglie alle istituzioni.

Il 30 novembre, nella sede del Centro Servizi per le Famiglie di Japigia in via Giustina Rocca 9, si è tenuto il primo appuntamento con la performance teatrale “Infanzia felice”, una fiaba per adulti di e con Antonella Questa, LaQ-Prod focalizzata sul tema dell’educazione dell’infanzia, un viaggio all’interno della famiglia e della scuola di oggi, cercando di capire dove affondino le radici della rabbia che anima la guerra tra genitori e insegnanti e che talvolta spinge i bambini atteggiamenti aggressivi verso i propri coetanei

Lo spettacolo, replicato il 1° dicembre nel Centro Multimediale Giovanni Paolo II, ha suscitato negli spettatori reazioni emotivamente coinvolgenti tanto che alcuni l’hanno paragonata ad “un pugno nello stomaco” esprimendo le proprie sensazioni con le lacrime o con frasi come
ho rivisto la mia vita come in un film,
non vedevo l’ora che finisse perché mi ha turbato molto,
voglio tornare a casa per chiedere scusa a mio figlio.

Molti degli spettatori e delle spettatrici presenti si sono rispecchiati/e in alcuni passaggi del viaggio che Antonella Questa ha offerto con la sua performance, una favola per adulti capace di ricordare che taluni aneddoti, apparentemente banali, possono essere vissuti da un bambino in modo crudele. Anche i ragazzi che hanno partecipato come spettatori si sono sentiti, forse per la prima volta, legittimati nelle reazioni emotive provate dinanzi ad esperienze negative non espresse e spesso non riconosciute dagli adulti.

Molti dei genitori presenti, inoltre, hanno raccolto l’invito della performer a portare con sé un ricordo della serata.

L’attività laboratoriale che si è tenuta a seguito della performance teatrale, la mattina successiva, è stata intensa e piacevole e ha offerto molteplici spunti riflessivi, in particolar modo in merito alle modalità con cui ci si approccia all’altro (collega, beneficiario, figlio…ecc.) facendo emergere come, talvolta, lo sguardo sia rivolto soprattutto al nostro agire rischiando di perdere sfumature importanti di ciò che l’altro vuole trametterci. L’Empatia ha un valore importante se esercitata sempre come approccio all’altro.

L’iniziativa si è conclusa il 2 dicembre, nella sede del Centro Multimediale Giovanni Paolo II onlus, con un tavolo di lavoro, molto partecipato, in cui sono intervenuti diversi rappresentanti istituzionali del pubblico e del privato sociale per confrontarsi sul tema della prevenzione del maltrattamento nella prima infanzia in un’ottica di condivisione e potenziamento delle buone pratiche nella rete multidisciplinare.

Questo primo appuntamento è stata l’occasione per avviare a Bari il progetto TenerAmente e iniziare a tessere i fili  della rete che opererà a livello locale nell’ambito del progetto

Regioni

Ti potrebbe interessare

Sono stanca, mia figlia non mi ascolta. Ho bisogno di sapere cosa è giusto e cosa è sbagliato, dove sbaglio.

di

M., 38 anni, arriva in consulenza perché sopraffatta dalle difficoltà che incontra con sua figlia, E., di 8 anni. Non ascolta più...

Laboratorio di “Genitorialità positiva”: la storia di Carola.

di

Carola (nome di fantasia) è la mamma di S., un bambino di 7 anni descritto dalle insegnanti come molto irruento. Stefano è...

I laboratori per il miglioramento del rapporto genitori figli col il progetto TenerAmente

di

F. è un papà di due bambini di 2 e 5 anni. Ha deciso di rivolgersi a noi per ricevere supporto nella...