Dietro le quinte di TAPPE: come stiamo cambiando il modo di fare sociale.

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Immaginiamo TAPPE – Territori Amichevoli, Persone Protagoniste, Esperienze come una storia che inizia.  Abbiamo un titolo, che svela i primi significati e l’immagine di una barca, costruita come un origami, che racchiude la promessa di un viaggio. Accomodatevi. Bussate alla porta, o salite sulla barca, come vi piace di più.

#dueparolecon è l’approfondimento dedicato all’incontro con la partnership: ci fermeremo a tutte le Tappe. 

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Incontriamo Sara Rolando, ECLECTICA+ Ricerca e Formazione, impresa sociale che si occupa di ricerca sociale, formazione e accompagnamento metodologico a enti pubblici e privati. Proseguiamo così il racconto di Tappe e di alcune delle attività svolte da Eclectica + pensate per garantire il successo del progetto e il raggiungimento degli obiettivi prefissati.

Sara, ci racconti l’impegno di Eclectica + all’interno del progetto TAPPE?

Il progetto TAPPE (Territori Amichevoli, Persone Protagoniste, Esperienze) rappresenta un’importante iniziativa volta a supportare le famiglie fragili e i minori con disabilità in Piemonte. In questo contesto il ruolo di Eclectica+ è quello di accompagnare i partner di progetto mettendo a disposizione le proprie competenze metodologiche per aumentare la loro capacità di costruire servizi maggiormente inclusivi e integrati.

La progettazione sociale è una sfida complessa, tra risultati, impatto, valutazione. C’è tanto lavoro “dietro le quinte”.

La co-progettazione e la collaborazione tra pubblico e privato sociale è uno strumento fondamentale per rispondere a bisogni sociosanitari crescenti e sempre più complessi in un contesto in cui i servizi pubblici sono in difficoltà. Tuttavia, i processi di co-progettazione sono tutt’altro che semplici e richiedono competenze e metodi specifici.

Sempre più spesso, inoltre, gli enti finanziatori chiedono di indicare obiettivi chiari e misurabili, che permettano di valutare l’impatto sociale di un progetto tenendo conto di diversi aspetti. Anche questo è un compito complesso e richiede competenze specifiche spesso carenti nel terzo settore.

Sara, entrando nel vivo del vostro lavoro, quali attività state portando avanti?

Eclectica + è stata chiamata dal capofila del progetto a fornire accompagnamento metodologico, ovvero sostenere il capofila ad adottare metodi e strumenti adatti per un coordinamento efficace, per favorire il confronto attivo tra partner, l’adozione di prassi comuni e la presa di decisioni condivisa, raccogliendo sistematicamente le opinioni di tutti gli attori coinvolti. Questo significa lavorare non solo su obiettivi di risultato, ma anche di processo.

Eclectica+ infatti è anche responsabile del monitoraggio e della co-valutazione del progetto, termine che indica il coinvolgimento nella valutazione delle azioni, oltre che degli operatori dei diversi enti partner, anche dei beneficiari (famiglie e bambini) attraverso interviste individuali e di gruppo, questionari e incontri condotti con metodi partecipati. È un processo dinamico che mette al centro le persone che usufruiscono dei servizi e tiene conto dei loro bisogni e delle loro opinioni.

Un altro obiettivo importante del lavoro di Eclectica +, esito delle azioni di co-valutazione e parte integrante dell’accompagnamento metodologico, è la modellizzazione. Il fine ultimo è quello di arrivare, al termine di progetto, alla definizione di modelli di intervento integrati sostenibili e replicabili anche dopo la conclusione del progetto.

L’obiettivo principale del progetto TAPPE è aumentare la partecipazione delle famiglie che vivono una condizione di disabilità e/o svantaggio in attività del territorio. Come si può realizzare questo obiettivo?

È un obiettivo trasversale e ambizioso, e riguarda in generale tutti i progetti sociali: spesso, infatti, un limite degli interventi sperimentali e innovativi è che vengono usufruiti dalle famiglie che hanno già più strumenti e risorse, andando così, involontariamente, ad aumentare le disuguaglianze di accesso alle opportunità offerte dal territorio.

Si tratta di lavorare molto sull’adozione di un approccio di erogazione dei servizi flessibile capace di comprendere e adattare le modalità di intervento alle esigenze specifiche e complesse dei destinatari, creando prima di tutto una relazione di fiducia.

Si tratta anche di migliorare l’efficacia della comunicazione rivolta ai cittadini, che deve essere capillare e capace di attivare processi virtuosi di coinvolgimento attivo delle famiglie nella diffusione delle informazioni, perché il passaparola resta uno dei metodi più efficaci per aumentare la fruizione dei servizi.

Quali azioni specifiche sono state realizzate finora?

Inizialmente è stato fondamentale analizzare lo stato dell’arte dei servizi dedicate alle famiglie con minori con bisogni educativi speciali e identificare le criticità percepite dagli operatori partner. L’analisi ha confermato l’ipotesi iniziale di una frammentazione dei servizi e ha evidenziato la necessità di adottare prassi di comunicazione e di intervento maggiormente integrate e condivise – si pensi ad esempio alle pratiche relative all’inclusione scolastica.

Per facilitare la partecipazione attiva dei partner, sono stati creati tre sottogruppi tematici impegnati nel supporto alle autonomie, nel sostegno alle famiglie e nell’erogazione di attività sportive, ricreative e culturali.

Periodicamente i diversi sottogruppi vengono coinvolti in momenti di confronto tra pari, che non sono solo l’occasione per parlare dell’andamento di Tappe, ma anche per affrontare problemi generali che riguardano i servizi in questo momento storico. Diversi partecipanti hanno sottolineando l’importanza di spazi simili, nei quali fermarsi per riflettere sul proprio operato e confrontarsi sulle difficoltà comuni e su possibili soluzioni di rete.

Tappe si propone anche obiettivi più a lungo termine. Quali sono?

L’obiettivo in generale è quello di aumentare la capacità di azione dei partner di progetto di fornire risposte ai bisogni delle famiglie. Questo obiettivo viene perseguito attraverso attività formative mirate per gli operatori, i momenti di confronto e la costruzione di prassi condivise per migliorare l’accesso ai servizi, la comunicazione e la qualità delle reti.

Sara, cosa ti piace, in particolare, del lavoro che state facendo?

Un aspetto positivo del progetto TAPPE è il reale interesse da parte di tutti i partner di fare meglio e insieme per il bene della comunità e in particolare dei bambini e delle bambine. È molto importane e apprezzabile anche la gentilezza che caratterizza le relazioni che si sono create.  Questi fattori sono fondamentali per il successo del progetto e per la creazione di un ambiente positivo e capace di attivare un cambiamento culturale prima ancora che organizzativo.

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ECLECTICA+ Ricerca e Formazione, impresa sociale che dal 1998 si occupa di ricerca sociale, formazione e processi partecipati in ambito locale, nazionale e internazionali che riguardano gli stili di vita e la promozione della salute. Svolgono attività di consulenza e accompagnamento metodologico a enti pubblici e privati in tutte le fasi di realizzazione di un progetto, dalla rilevazione dei bisogni alla valutazione e comunicazione dei risultati.

 

Il lavoro di Eclectica +, all’interno del progetto TAPPE, è un esempio virtuoso di come competenze diverse possano essere messe al servizio di un obiettivo comune: il benessere delle famiglie con figlie e figli con disabilità.

Un impegno che va oltre la semplice erogazione di servizi e che mira a costruire un futuro di opportunità per tutti.

 

Partecipa alle attività e scrivi a info.tappe@ilpuntoscs.org

Condividi questo articolo con chi pensi possa essere interessato. Insieme possiamo creare una comunità più inclusiva e solidale.

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Il viaggio di TAPPE è iniziato, la rotta è un futuro dove tutte le persone, indipendentemente dalla condizione che vivono, possano vivere una vita piena e autonoma.

#dueparolecon continuerà a dar voce a Tappe e a promuovere una cultura dell’inclusione.

Restate con noi, salite a bordo della nostra barca: navighiamo insieme verso buoni futuri!

 

Siamo Tappe

Tappe è una rete ampia del territorio piemontese.

Il Punto Scs è l’ente capofila, che guiderà le azioni per il prossimo triennio fino a raggiungere 267 minori.

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