COVID19: QUALCHE CONSIGLIO PER AIUTARE BAMBINI E BAMBINE

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Il periodo che stiamo vivendo a causa della pandemia e delle restrizioni da Covid19 potrebbe rappresentare fonte di grande stress e paure allarmanti. I bambini e le bambine, soprattutto, potrebbero avvertire maggiori difficoltà e sentirsi confusi o spaventati.

Ecco alcuni consigli della staff di PSY:I – Studio di psicoterapia cognitiva integrata, partner di Storie Cucite a Mano, progetto triennale selezionato dall’impresa sociale Con i Bambini, nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile.

  • Per prima cosa è necessario costruire un dialogo costruttivo e questo lo si può fare partendo dalle proprie emozioni per far sì che il bambino non si senta sbagliato. Occorre spiegare ai bambini, in modo adeguato al grado di maturità emotiva di ciascun soggetto, ciò che sta accadendo intorno a noi e trovare strategie di comunicazione chiare e trasparenti, spiegando che si tratta di una situazione nuova che preoccupa anche noi. Il non ricevere informazioni dagli adulti rischia di generare un maggiore stato di ansia.
  • È fondamentale ascoltarli e rassicurarli per potergli trasmettere fiducia e senso di sicurezza. Il modello di comportamento adottato dagli adulti è determinante; dunque, è importante spiegare bene i diversi comportamenti protettivi da adottare e tenere sotto controllo il nostro livello di ansia, cercando di essere d’esempio per i più piccoli.
  • Occorre evitare di trascorrere troppo tempo davanti alla tv: i telegiornali sono calibrati per un target di telespettatori adulti e, di conseguenza, anche il linguaggio potrebbe non essere adatto ai bambini. Possiamo, piuttosto, provare ad ideare dei giochi in casa o nel giardino, strutturando anche una routine quotidiana che aiuti ad attenuare le tensioni e che renda meno complicato il rientro a scuola.
  • Così come per i bambini, anche per gli adolescenti questa delicata situazione può stravolgere la quotidianità. Ci si può sentire ansiosi, preoccupati ma anche piuttosto amareggiati, proprio perché vi è una riduzione della socializzazione. La solitudine, la noia, la frustrazione sembrano prendere il sopravvento; tutto questo turbinio di emozioni, se mal gestito, potrebbe portare a comportamenti dannosi. È importante riorganizzare giornata, ricorrendo ad una buona dose di creatività come allenamenti virtuali, videochiamate con gli amici, ecc. per non vedere la propria abitazione come una prigione.
  • Ricordiamoci di coinvolgerli anche nei piccoli gesti di collaborazione e gestione della casa e proviamo ad insegnare il rispetto nel tutelare gli altri membri della famiglia e non, specialmente se anziani o più fragili.

Questa situazione potrebbe rappresentare un’opportunità importante per avere un rapporto significativo con i nostri figli che lascerà, senza alcun dubbio, una traccia indelebile nella loro vita.

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