Teoria, riflessione e dialogo. Il Consorzio Zenit parte con la formazione per i docenti a Prato
di cantedimontevecchio
Sotto il profilo degli interventi, Storia Nova rivolge una grande attenzione ai soggetti del sistema educativo, in particolare al personale docente che ha un ruolo molto importante nell’intercettazione precoce delle situazioni di disagio e di maltrattamento, al fine di un’attivazione rapida ed efficace delle opportune modalità di intervento.
Per questo in Toscana il Consorzio Zenit, responsabile delle attività progettuali nella regione, ha scelto di avviare gli interventi con un primo ciclo di incontri dedicati ai vari aspetti del maltrattamento minorile con i docenti di infanzia, primaria e secondaria di primo grado dell’Istituto Comprensivo “Don Milani” di Prato, anch’essa partner del progetto.
Guidati dalla formatrice, sociologa con Master in Criminologia nell’area psicoforense Fabiana Gara, gli insegnanti hanno sviluppato una maggiore consapevolezza relativamente alle modalità di prevenzione e di attivazione, mediante una rilevazione precoce di una serie di indicatori e una corretta segnalazione, della prima presa in carico da parte del networking dei servizi specialistici.
La necessità di una formazione specifica per gli insegnanti
Il corso si è svolto nella modalità a distanza, registrando un numero costante di partecipanti: gli incontri sono stati seguiti con interesse, partecipazione, curiosità, ma anche con grande senso di responsabilità. Tutti gli incontri erano caratterizzati da una parte espositiva dei contenuti teorico-pratici e una dialogica per favorire il confronto in gruppo. Le attività di laboratorio esperienziale, con analisi di casi, hanno aiutato i partecipanti a osservare e comprendere in modo migliore le possibili diverse situazioni.
I docenti hanno dimostrato molto interesse per ciò che riguarda le modalità di prevenzione attivabili nel contesto scolastico e, nella gestione concreta dei casi, ciò che concerne la gestione degli interventi iniziali di segnalazione e prima presa in carico. È emersa in modo chiaro, da parte del personale scolastico, la forte necessità approfondire le conoscenze e sviluppare capacità in modo da essere preparati ad affrontare in modo competente le diverse situazioni. La formazione, oltre a migliorare la capacità di leggere gli indicatori, usare gli strumenti di osservazione e attuare le procedure, deve aiutare gli insegnati anche a gestire il vissuto emotivo che, inevitabilmente, tali situazioni possono generare.
I prossimi passi
Al termine del percorso formativo, gli insegnanti hanno espresso una notevole soddisfazione per gli obiettivi raggiunti e una forte determinazione nel continuare lo sviluppo delle prossime attività progettuali.
Per il prossimo anno scolastico, per quanto riguarda il supporto al personale scolastico, sono in programmazione nuovi momenti di incontro con la formatrice Fabiana Gara, finalizzati alla supervisione dei docenti e degli operatori della scuola sia per supportare i processi di rilevazione e segnalazione sia per la gestione dello stress emotivo.
Sono in preparazione anche due percorsi laboratoriali: il primo è destinato agli alunni e sarà centrato sul tema della tutela e della promozione dei diritti dei bambini. Il secondo vedrà il coinvolgimento anche dei genitori insieme ai loro figli, come momento in cui riflettere insieme sulla qualità della loro relazione. Il laboratorio punta alla sensibilizzazione dei genitori relativamente all’importanza dei fattori protettivi presenti nel nucleo familiare e nel suo contesto immediato, promuovendo competenze genitoriali e incoraggiando strategie positive di gestione del bambino.
Il problema del maltrattamento in Toscana
Lavorare con genitori e insegnanti è molto importante per potenziare le politiche di prevenzione e contrasto al maltrattamento dei minori in Toscana, regione in cui il fenomeno è presente in modo consistente, come è emerso dal monitoraggio degli interventi sociali per bambini e ragazzi in famiglia e fuori famiglia per l’anno 2020 che la Regione Toscana ha presentato nel dicembre scorso. In Toscana, infatti, i Servizi Sociali seguono ben 3.438 bambini e ragazzi vittime di maltrattamento in famiglia, per i quali è scattata anche la segnalazione all’autorità giudiziaria. Il dato risulta in linea con quello dell’anno 2019: la quantità e il fatto che il fenomeno non risulti in diminuzione, evidenziano come vi sia la necessità, attraverso le attività di Storia Nova, di migliorare l’efficacia del networking.
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