Campi estivi e STEM*Box in Campania

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Il 14 giugno, in Campania, sono partiti i campi estivi ideati dal Fablab Napoli, grazie al coordinamento territoriale di PAAdvice, per le scuole coinvolte all’interno del progetto STEM*Lab: l’I.C. F. Russo di Pianura e l’I.C. Novaro – Cavour di Napoli, mentre l’I.C. De Curtis Ungaretti di Ercolano vedrà le attività svolgersi a settembre.

Parallelamente, sono stati sperimentati nuovi kit STEM*Box immaginati per incoraggiare i ragazzi a realizzare alcuni esperimenti, ma soprattutto per permettere a chi non aveva partecipato ai campi estivi di condividere la gioia della scoperta, una volta tornati a casa o in vacanza, insieme ai propri familiari.

Gli STEM*Lab, infatti, si aprono al territorio ed estendono le loro attività anche all’esterno, in luoghi ritenuti interessanti per un ambiente educativo stimolante e quanto più possibile coincidente con quello frequentato nella vita quotidiana da ragazze e ragazzi.

In questa prospettiva, il valore del coinvolgimento del Fablab Napoli è implicito nelle possibilità creative offerte alla didattica attraverso le nuove tecnologie: gran parte degli oggetti presenti all’interno del kit, infatti, sono stati realizzati appositamente tecniche e tecnologie di fabbricazione digitale. Una macchinina è stata realizzata a taglio laser, mentre la pipetta che la completa è stata modellata e stampata in 3D. Infine, il poligono trasparente necessario a creare degli ologrammi, è stato disegnato e poi tagliato su PVC attraverso una vinyl cutter.

All’interno della scatola, infatti, sono stati inseriti i pezzi di una macchinina a propulsione, l’occorrente per costruire un barometro, misurare la pressione atmosferica e iniziare a fare le previsioni del tempo, un piccolo poligono trasparente da completare per creare ologrammi con uno smartphone, l’occorrente per realizzare un vero circuito elettrico e far accendere un led.

Nelle attività in presenza, invece, grazie alla macchinina a propulsione, a palloncino per la precisione, è stato possibile comprendere la legge di conservazione dell’energia, poi le attività hanno previsto una programmazione a blocchi con Scratch e la modellazione 3D con Tinkercad.

Lasciati gli schermi del pc, una giornata è stata dedicata all’elettricità, grazie alla costruzione prima di un circuito con un nastro di rame e una batteria e, poi, alla produzione di energia grazie a delle patate! La programmazione e il decollo di alcuni piccoli droni e la realizzazione di cartelloni che sintetizzassero la settimana, hanno chiuso le attività del campus, nella sua primissima edizione.

Stefano Russo, Project Manager del Fablab Napoli, mette in luce gli aspetti più importanti di questo tempo trascorso insieme:

« Il risultato è stato ottimo, i ragazzi si sono divertiti tanto, si sono emozionati e hanno ritrovato la gioia di condividere, in presenza e in gruppo, esperienze, difficoltà e gioco. Hanno appreso mentre giocavano, mentre indagavano e sperimentavano e mentre si sporcavano le mani. Questi studenti sono stati dei “pionieri”, i primissimi ad essere entrati nel nuovo laboratorio STEM, i primissimi ad aver sperimentato un nuovo approccio e nuove modalità. Questo li ha emozionati, ma li ha anche “investiti” della responsabilità di farsi portavoce di quanto hanno sperimentato con i propri compagni di classe e con i propri docenti. »

 

 

 

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