Instillare speranza in tempi di incertezza. Alfabetizzazione del rischio.

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Il ruolo degli insegnanti, come quello dei genitori, si rivela particolarmente importante per la buona riuscita di un progetto di vita, che sia un piccolo passo o un grande obiettivo. Vale nelle condizioni di quotidiana ordinarietà, e assume particolare valore nella situazione, davvero straordinaria, che stiamo tutti vivendo. 

Nonostante  incertezza e imprevedibilità siano aspetti caratteristici della maggior parte delle situazioni di vita, anche di quelle che fino a un ventennio fa erano considerati “abbastanza programmabili”, di fatto ci confrontiamo con un contesto educativo e culturale che, ancora oggi, è poco attento all’importanza di educare al rischio. 

Si parla infatti di alfabetizzazione al rischio, intesa come la capacità di saper distinguere quando le situazioni decisionali si configurano come situazioni di certezza (in cui ogni azione conduce ad un esito prestabilito), situazioni di rischio (in cui sono noti tutti i possibili esiti e le loro probabilità), situazioni di incertezza (nelle quali gli outcome sono conosciuti, ma non lo sono le probabilità del verificarsi di essi) (Leigh, 1999; Volz & Gigerenzer 2012; Mousavi & Gigerenzer, 2014).

Molte delle circostanze con cui ci si confronta nella quotidianità, secondo questa distinzione, ricadrebbero sotto l’etichetta di incertezza, con conseguenze che non possono essere previste o prevedibili. Quali vantaggi possiamo trarre dal non confondere le situazioni? 

Facciamo qualche esempio vicino all’attuale situazione. Se pensiamo di essere in una situazione in cui il rischio è zero, quando vediamo mutare le nostre abitudini quotidiane in modo così repentino, le nostre illusorie certezze si frantumano con ricadute negative sulla nostra vita. Se invece impariamo a discriminare con più facilità le circostanze in cui ci troviamo, sarà più “naturale” per noi adottare comportamenti adeguati a quel tipo di rischio, e a prendere decisioni più efficaci. 

L’argomento non è semplice, per questo si parla dell’importanza di introdurre attività di alfabetizzazione del rischio in età precoce, già dalle scuole elementari. 

Per chi ha un ruolo educativo, imparare a distinguere e affrontare situazioni decisionali complesse è connesso con il benessere, lo sviluppo di una sana e propositiva fiducia nel futuro, proprio e quello delle altre persone.

Superare le difficoltà

Non possiamo pensare che i nostri studenti, o figli, o più in generale le persone a noi care, non incontrino ostacoli nella vita. E le complessità del mondo oggi sono tali per cui si pensa, in ambito di orientamento, come preparare i più giovani “a tutti i guai” ai quali andranno incontro, e chiedere loro non tanto quali sono i propri interessi, ma piuttosto “di fronte a quali sfide ritengono di poter dare il loro contributo”. Per poterli attrezzare, al meglio, per far fronte, al peggio, suggeriscono alcuni autori. 

La speranza per il futuro può sostenerci di fronte alle difficoltà che incontriamo. Sono le narrazioni a dare forma alle azioni. 

La narrazione è uno strumento potente, consente di portare un po’ di futuro nel presente e di iniziare a farci i conti, creandoci enormi margini di vantaggio. Stimolare narrazioni positive del futuro produce scenari, ce li avvicina, ci fa fare esperienze anche emotive, belle e brutte. Con la narrazione si possono favorire  azioni coraggiose, strategie per affrontare le difficoltà, per sostenere un pensiero cui si crede profondamente, per portare avanti idee non condivise da altri.

 

Daniela Rosas, Gloria Ferrero
IF Life Design 

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