SuPerStrada – Termina il progetto che ha dato vita ad una nuova Comunità Educante

Il convegno “FUTURO DI COMUNITÀ – Nuove strade per essere Comunità Educante” si è tenuto lunedì 14 marzo presso l’Istituto Salesiano Don Bosco, in occasione del termine delle attività del progetto SuPerStrada.

Il progetto, selezionato dall’Impresa Sociale Con i Bambini in cofinanziamento con Fondazione di Comunità San Gennaro e Fondazione Alberto e Franca Riva, nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile, è un centro per adolescenti nato nel 2019 diffuso sul territorio di Napoli che ha come luogo strategico e baricentrico la Doganella e come polmoni periferici i quartieri di San Pietro a Patierno, Rione Sanità, Poggioreale/Arpino Casoria.

La varietà delle proposte messe in campo da sei partner, ciascuno con anni di esperienza in progetti educativi nei propri territori di riferimento, ha permesso ai giovani coinvolti di età compresa tra i 14 e i 17 anni di essere accompagnati nella costruzione di un loro progetto di vita. Sono state promosse, nei tre anni di progetto, le risorse e le competenze sia individuali che di gruppo, attraverso tre fasi: l’aggancio, con l’educativa di strada; l’accompagnamento, attraverso i laboratori creativi e artistici; l’orientamento, grazie alla formazione professionale messa in campo dal CNOS-FAP Napoli, Centro di formazione professionale dei Salesiani.  Tutto ciò ha permesso ai giovani di uscire dal proprio quartiere e conoscere le altre realtà, valorizzando in questo modo le risorse e le potenzialità dei territori stessi. Questo è stato possibile grazie alla creazione e al rafforzamento della Comunità Educante, la quale ha risposto con competenza ed efficacia alla sfida del contrasto della povertà educativa nei territori oggetto di intervento.

Il convegno di lunedì 14 marzo è stato l’occasione per restituire ciò che negli anni è stato fatto attraverso le testimonianze dei giovani e degli educatori coinvolti. Kevin, di 16 anni, tra i destinatari della pizzeria sociale, racconta come grazie al progetto SuPerStrada ha scoperto la passione per la cucina: «ho iniziato a frequentare la pizzeria sociale del Don Bosco e dopo la scuola media mi sono iscritto all’Istituto alberghiero. Oggi sono al terzo anno e a seguito di uno stage di formazione, ho firmato il mio primo contratto di lavoro in un ristorante». Attraverso un’altra testimonianza, Ciro, educatore dell’associazione Casa dei Cristallini, racconta: «grazie al progetto SuPerStrada abbiamo avuto la possibilità di coinvolgere i giovani del quartiere Sanità con il sostegno scolastico, i laboratori di scrittura creativa e di teatro. Il progetto è stato un’opportunità sia per i giovani di vivere la strada con occhi diversi, sia per noi educatori che attraverso le azioni concrete ci siamo formati e siamo cresciuti».

Pasquale Calemme, coordinatore del progetto, spiega come «SuPerStrada ha dato la possibilità in un tempo caratterizzato dalla pandemia di poter strutturare e mantenere legami tra i ragazzi attraverso le attività laboratoriali, la musica dell’Orchestra Sanitansamble, i laboratori ambientali del Millepiedi Onlus, lo sportello ascolto dell’Associazione Il Grillo Parlante e la pizzeria dei Salesiani. Ogni occasione è stata sfruttata affinché questi legami potessero nascere e conservarsi nel tempo. Infine è stata l’occasione per orientare nel mondo del lavoro attraverso la formazione professionale, dove abbiamo potuto accogliere ed affiancare i giovani proveniente dai vari territori e abbiamo potuto offrire loro opportunità ed esperienze uniche».

A salutare i giovani erano presenti Marco Rossi-Doria, Presidente dell’impresa sociale Con i Bambini e Mara Carfagna, Ministro per il sud e la coesione territoriale, la quale, dopo aver ascoltato tutte le testimonianze ha esortato a proseguire con impegno il lavoro svolto in questi anni: «i luoghi in cui siete nati e le difficoltà che avete sperimentato sono solo un punto di partenza, il punto di arrivo lo decidete voi con tenacia e caparbietà, inseguendo i vostri sogni. Andate avanti per la vostra strada e siate orgogliosi di voi stessi e di quello che fate, sempre con la schiena dritta e a testa alta».