Space Network: i contenuti del percorso formativo

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Presentiamo il percorso formativo previsto dal progetto Space Network – Nodi di comunità educanti in Umbria. Quattro gli incontri online rivolti a stakeholder, docenti, educatori, facilitatori della comunità educante e due in presenza, rivolti ai facilitatori di comunità educante: Il primo di questi ha riguardato la mappatura e diagnostica territoriale; il secondo, la costruzione del Patto di Comunità educante.

 

Il percorso e le milestone Prima Milestone

Incontro 1, rivolto a stakeholder, docenti, educatori, facilitatori comunità educante

Introduzione

L’approccio educativo alla comunità Esaminare il nesso scuola/comunità Quali comunità e perché

Un incontro sui valori

(Un codice di Pace) che cosa è, a che serve

Seconda Milestone

Incontro 2, rivolto rivolto a stakeholder, docenti, educatori, facilitatori comunità educante

Orientare la strategia di comunità attraverso la metodologia del cerchio maieutico

Analizzare la Comunità e capire quali scelte fare Definire le Fasi

Il percorso nell’ottica di coinvolgimento e allargamento delle CE, intende realizzare una mappatura dei bisogni ma anche delle competenze presenti nel territorio oltre che dei valori educativi condivisi, al fine di riconoscere, organizzare e legittimare le diverse forme “spontanee” di aggregazione.

Questo processo può offrire alle scuole una rete di intelligenze e competenze, una comunità responsabile e coerente nella condivisione del comune compito educativo (vedi la dimensione delle reti fra scuola proposta dal dpr 275/99 ripreso dalla “buona scuola”)

L’ottica sistemica, magari sostenuta da un patto di corresponsabilità, consente di affiancare, sostenere e accompagnare la scuola per :

  • creare un sistema verticale e orizzontale di collaborazioni capace di rivolgersi ai ragazzi non solo come destinatari dei servizi, ma come protagonisti, consentendo ai diversi territori di diventare “motori” del cambiamento educativo
  • valorizzare il modello educativo proposto per aprirlo ai diversi territori in un’ottica di sostenibilità futura e valorizzazione dell’esperienza
  • rinsaldare i legami sociali e offrire nuove opportunità (formative, culturali, espressive, ecc.) ai ragazzi, valorizzandoli al contempo come risorsa della comunità
  • promuovere alleanze educative e una progettualità condivisa, coordinata, sinergica e sostenibile

Creare uno strumento flessibile che, comprendendo oltre la scuola, gli Enti locali e i servizi sociali, anche i luoghi concettuali ed organizzativi dove i ragazzi svolgono il loro percorso educativo/sociale non formale (società sportive, parrocchie e centri di culto, associazioni culturali/musicali/artistiche…), può fornire un contributo strategico per, come dice Bauman, “gettare le fondamenta e costruire il nuovo edificio culturale-sociale” (BAUMAN, Voglia di comunità, Laterza, Bari 2001) e per dare un significato fattivo al concetto di relazione che assume l’identità di un processo circolare virtuoso che, una volta attivato, riesce ad autoalimentarsi.

Terza Milestone

Incontro 3, rivolto a stakeholder, docenti, educatori Stabilizzazione…Organizzazione, informale e non formale? Occorre a volte un certo formalismo (Danilo Dolci)

Perché dobbiamo avviare un processo e cercare di trovare una nuova (e flessibile) forma di stabilizzazione?

Perché i rapporti di reciprocità/collaborazione/rete con altri soggetti dell’area sono spesso a-sistemici, destrutturati e per lo più mancano della “messa in trasparenza” e della caratteristica di organicità che possa consentire legami/reti stabili tra mondo della scuola e sistema sociale di riferimento:

1. Definizione del processo di aggregazione ed eventuali aspetti di formalizzazione (patto di corresponsabilità, protocollo…) e individuando una minima organizzazione

  • Definizione di un Agreement (più o meno formale a seconda delle esigenze dei territori), una sorta di Costituzione della comunità fatto di brevi obiettivi educativi da tutti condivisi)
  • Formalizzazione (intesa come “messa in trasparenza” nell’ottica della co-responsabilizzazione diffusa) e messa in rete: non ci si riferisce ad un aspetto statico di istituzione, ma alla costituzione di una “rete vitale di relazioni”.

Quarta Milestone

Incontro 4, rivolto a Stakeholder, docenti, educatori

Che sono i Patti di Comunità e come si costruiscono

Il Patto è uno strumento di cui si può dotare la scuola/Comunità per costruire, con la collaborazione e il coinvolgimento di amministrazioni e/o altri soggetti (sia in forma singola che associata), reti, alleanze, scambi e metodi di apprendimento reciproci utili a innovare i programmi curriculari e i modelli educativi.

Attraverso il processo di collaborazione che si innesca all’interno della proposta per la definizione del Patto la scuola esce dai suoi spazi di pertinenza e di azione per includere e integrare opportunità educative complementari ai curricula e colonizzare e farsi contaminare dal territorio circostante e dalla sua comunità allargata.

Patti di collaborazione e Patti educativi di comunità. Un rapporto in via di definizione.

Il Patto di collaborazione è uno strumento amministrativo che fa riferimento al Regolamento dei Beni Comuni che attualmente in Italia è stato stipulato da più di 250 Comuni.

l Patto educativo di comunità è un’indicazione emersa nel Piano Scuola 2020. Si tratta di un processo meno istituzionalizzato e che di conseguenza ha trovato modelli di attuazione molto diversi a seconda dei territori. Un possibile iter si definisce con la richiesta da parte della Scuola e/o dall’Ente locale di indire una conferenza dei servizi che avvii anche in questo caso il processo di confronto e co- progettazione.

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