Verso una comunità educante

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Si è svolto venerdì 19 ottobre presso l’Istituto Oscar Romero di Albino la presentazione del progetto “SpaceLab – Laboratori di comunità educante e inclusiva”, promosso dalla Cooperativa Il Piccolo Principe in partnership con 46 realtà del territorio, nell’ambito del Bando Adolescenza del Fondo Povertà Educativa.

Un momento di riflessione e sensibilizzazione importante che ha ben rappresentato la complessità e l’intensità del progetto e permesso di esprimere attese dei partner e del territorio.

Il seminario realizzato all’interno di una delle scuole partner, ha coinvolto la dirigente scolastica Maria Peracchi, padrona di casa, nell’apertura dei lavori e nella moderazione della giornata.

Presenti a portare i saluti le autorità – Ufficio scolastico provinciale, ATS  Bergamo, Assemblea dei sindaci Ambito Valle Seriana, Distretto Area Est provincia di Bergamo – oltre a   Fondazione Cariplo a spiegare origini, finalità e prerogative del Fondo nazionale per la povertà educativa.

Numerosi e intensi gli interventi dei relatori, rappresentativi della partnership e dei 5 Ambiti territoriali interessati dalla realizzazione del progetto.

Le cooperative coinvolte –Il Piccolo Principe, Sebina, Il Cantiere, Sottosopra, Ruah, Crisalide – hanno rappresentato genesi, obiettivi e soprattutto le azioni previste. Una serie articolata di “dispositivi” che richiamando la metafora del viaggio spaziale (“Stargate”, “Bussola”, “Radar”, “Orbita”) mirano ad un obiettivo ambizioso: la creazione, in un’ottica di welfare generativo, di una comunità educante.

Di seguito la tavola rotonda con interventi di  Francesca Bianchi  (Responsabile Ufficio di Piano Ambito Basso Sebino), Paolo Meli (Presidente Assemblea dei sindaci Valle Cavallina), Laura Ferretti (Dirigente Istituto Lotto di Trescore Balneario).

Ciò che emerge è la rappresentazione di un territorio che è già terreno fertile, ricco di attenzioni al mondo giovanile e di collaborazioni attive. Un territorio (e un mondo scolastico) che storicamente ha investito sui propri giovani,  ma anche segnato dalla crisi economica e da un impoverimento dei legami sociali, con un mondo adulto in forte difficoltà a svolgere il proprio ruolo educativo.

“Vi è necessità di adulti di riferimento coesi nella visione del futuro” afferma Laura Ferretti, con “attenzione a coinvolgere i ragazzi non come destinatari ma come protagonisti degli interventi e della progettazione” riferisce Gilberto Giudici, responsabile del progetto. “Ragazzi visti non come studenti, ma persone” ribadisce Ferretti.

E in rappresentanza proprio dei ragazzi e delle loro potenzialità gli allievi del secondo anno del CFP di Clusone hanno preparato e gestito, con grande professionalità, un fantastico buffet, permettendo di concludere l’evento con un piacevole momento conviviale.

 “La Rete non è meta, ma viaggio” afferma Francesca Bianchi.

Ed è questo l’augurio: che il progetto dia origine a un grande laboratorio pedagogico, costituito da azioni, ma anche e soprattutto di condivisione di pensiero e sensibilità. Un laboratorio che favorisca lo scambio di visioni, che permetta contaminazione di esperienze, che promuova disseminazione di buone prassi.

Un laboratorio con la scuola al centro, ma che coinvolga tutte le agenzie educative e la società civile nel suo insieme.

Generati si nasce, ma generativi si diventa” ribadisce ancora Bianchi.

Con questo augurio...che il viaggio abbia inizio.

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