SPORT E POVERTÀ EDUCATIVA – 2° puntata
di Il Piccolo Principe Soc. Coop. Sociale Onlus
Continua il viaggio di approfondimento sulla ricerca elaborata dal Centro Studi Socialis nell’ambito del Progetto “Spacelab- laboratori per una comunità educate ed inclusiva”.
I fattori individuali che influenzano la pratica sportiva
I risultati della ricerca mostrano come alcuni fattori personali (come genere, cittadinanza e titolo di studio dei genitori, rischio di deprivazione materiale) e comportamentali (frequentare o meno alcuni servizi territoriali come oratorio, CAG, ecc.) possano influire sulla probabilità di un giovane di fare o non fare sport.
I fattori personali sono da tenere in considerazione per possibili azioni mirate ad incrementare l’attività sportiva di determinate categorie più a rischio. Porremo però particolare attenzione sull’azione “correttiva” di alcuni comportamenti nel ridurre la disuguaglianza nello svolgimento dell’attività sportiva, diventando potenziali strumenti di policy.
Genere
Oltre a confermare che gli alunni delle medie fanno più sport degli studenti delle superiori, i dati evidenziano differenze tra maschi e femmine: già alle scuole medie il 27% delle alunne non pratica sport, contro il 18% dei loro compagni maschi; alle superiori il divario si amplia ulteriormente, con il 42% delle studentesse che non praticano sport, contro il 28% dei loro coetanei maschi. La minor probabilità di fare sport è quindi influenzata dal genere (le femmine fanno meno sport) e dalla fase scolastica (alle superiori cresce la probabilità di non fare sport rispetto alle medie).
Origine dei genitori
Altro dato significativo riguarda la nazionalità d’origine dei genitori. Gli studenti con almeno un genitore di origine straniera hanno il doppio delle probabilità di non fare sport rispetto ai loro coetanei italiani e che questo rapporto si mantiene sostanzialmente costante passando dalle medie alle superiori.
Livello di istruzione genitori
La probabilità di non fare sport decresce rapidamente all’aumentare dell’istruzione dei genitori. Il 30% degli alunni delle scuole medie figli di genitori con al più la licenza media non pratica sport, la percentuale cade al 20% se almeno uno dei genitori ha conseguito una qualifica professionale e al 15% se almeno uno dei genitori è laureato. Il gradiente è molto forte anche tra gli studenti delle superiori, andando dal 47% dei figli di genitori con al più la licenza media al 27% dei figli dei laureati. La riduzione della pratica sportiva associata al passaggio dalle scuole medie a quelle superiori colpisce tutti, indipendentemente dall’istruzione dei genitori. Istruzione dei genitori che per ampia parte determina il reddito di cui le famiglie godono, e quindi parte delle differenze osservate sono probabilmente da ricondurre alla diversa capacità di spesa delle famiglie.
Rischio di deprivazione materiale: un indicatore
L’indagine condotta sugli studenti delle scuole coinvolte nel progetto Spacelab ha tentato di raccogliere informazioni che indirettamente informassero sulla condizione economica delle famiglie.
Non potendo raccogliere direttamente informazioni sul reddito e la ricchezza si sono rilevati sei semplici informazioni correlati con la capacità di spesa delle famiglie. In particolare, si è chiesto agli studenti di indicare se la famiglia:
- non va mai al ristorante;
- non vive in una casa di proprietà
- non ha disponibilità di seconde case;
- non possiede un’auto;
- non va mai al cinema;
- non va mai in vacanza.
Solo il 6,5% degli studenti dichiara che almeno 3 delle 6 circostanze elencate sono vere, ed il 2% almeno 4. In media gli studenti il numero di condizioni verificate è 1,3 dimensioni su 6.
Sulla base di queste informazioni si è provveduto a costruire un indicatore che considera a maggior rischio di deprivazione materiale quelle famiglie per cui almeno una delle sei circostanze sopra elencate è verificata. In base a questa – grezza classificazione – sono circa il 30% le famiglie a maggior rischio di deprivazione materiale. L’indicatore non ha alcuna pretesa di individuare le famiglie in stato di necessità, ma più semplicemente di individuare quelle che – in termini comparativi – hanno minore capacità di spesa rispetto alle altre.
Rischio di deprivazione materiale e pratica sportiva
Essere o non essere a maggior rischio di deprivazione materiale così come definito sopra pare fare una differenza significativa rispetto al fatto di praticare sport. Infatti la probabilità di non fare sport è sensibilmente maggiore per chi è a rischio di deprivazione materiale. Alle medie il 30% degli studenti a rischio deprivazione non fa sport, contro il 18% degli studenti non a rischio; alle superiori la percentuale degli studenti a rischio deprivazione che non fa sport sale al 47%, contro il 31% di chi non è a rischio.
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