SPORT E POVERTÀ EDUCATIVA – 3° puntata

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In questo terzo appuntamento approfondiamo  come i fattori comportamentali possano influenzare l’accesso alla pratica sportiva.

I fattori comportamentali che influenzano la pratica sportiva

Nei post precedenti è stato presentato come alcune caratteristiche personali intervengano nell’aumentare la probabilità di non fare sport. Vedremo ora se alcuni comportamenti individuali siano associati alla probabilità di fare sport.

Prendiamo in considerazione in particolare la frequenza dell’oratorio, di servizi più specifici come i C.A.G. o la frequenza della scuola in orario extrascolastico.

Frequenza dell’oratorio

La percentuale di studenti che non fanno sport è molto più bassa tra coloro che frequentano l’oratorio: alle medie solo il 18% di chi frequenta un oratorio non fa sport, contro il 30% di chi non lo frequenta. Il gap  si mantiene sostanzialmente costante tra gli studenti delle superiori (28 contro 41 %).

Figura 1: Studenti che NON fanno sport per grado scolastico e frequenza dell’oratorio

Frequenza servizi aggregativi

Lo stesso accade per chi frequenta i CAG: alle medie solo il 15% di chi frequenta un CAG non fa sport, contro il 24% di chi non lo frequenta ed il gap si mantiene tra gli studenti delle superiori (28 contro 38%).

Figura 2: Studenti che NON fanno sport per grado scolastico e frequenza CAG

Frequenza della scuola in orario extrascolastico

Frequentare la scuola oltre l’orario scolastico, per attività di diverso tipo, abbassa solo leggermente la percentuale di chi non fa sport, sia alle medie che alle superiori. Non fa sport il 23% di chi non fa attività e il 19% di chi le fa alle medie, mentre alle superiori non fa sport il 36% di chi non fa attività e il 33% di chi le fa.

Figura 3: Studenti che NON fanno sport per grado scolastico e frequenza della scuola in orario extrascolastico

La frequenza di oratorio e servizi aggregativi riduce la probabilità di non fare sport

I grafici precedenti suggeriscono quindi un legame positivo tra la frequentazione dell’oratorio e CAG e la pratica sportiva. È importante analizzare come questo legame possa variare con le caratteristiche individuali dei ragazzi e delle ragazze che frequentano oratori e CAG. Per esempio, frequentare o meno un oratorio può fare la differenza per un ragazzo di una famiglia a bassa capacità di spesa ed essere ininfluente per uno che ha la fortuna di far parte di una famiglia con maggiori possibilità economiche.

Per verificare semplicemente se quanto ipotizzato sopra sia effettivamente rilevante è possibile replicare le Figure 1 e 2 suddividendo gli studenti tra quelli a rischio di deprivazione materiale e non.

Figura 4: Studenti che NON fanno sport per grado scolastico, rischio di deprivazione materiale e frequenza oratorio

In particolare, la Figura 4 mostra che:

  • la percentuale di alunni delle medie a rischio di deprivazione economica che non fanno sport è del 42% tra quelli che non frequentano l’oratorio, e solo del 24% tra quelli che lo frequentano;
  • che tra gli alunni delle medie di famiglie più agiate la differenza tra frequentare o no l’oratorio è molto più ridotta (24% tra i non frequentanti, 16% tra i frequentanti);
  • anche tra gli studenti delle superiori fa una grande differenza frequentare o meno l’oratorio per gli studenti a rischio di deprivazione materiale: il 53% degli studenti a rischio di deprivazione materiale non pratica sport se non frequenta l’oratorio, contro il 37% dei frequentanti;
  • la frequenza dell’oratorio riduce la probabilità di non fare sport dal 36% al 25% per gli studenti delle superiori che non sono a rischio di deprivazione materiale.

Possiamo quindi affermare che frequentare l’oratorio riduce per tutti la probabilità di non fare sport, ma è particolarmente importante per gli studenti di famiglie con meno risorse economiche.

Figura 5: Studenti che NON fanno sport per grado scolastico, rischio di deprivazione materiale e frequenza di CAG

La Figura 5 porta a conclusioni simili per quanto riguarda la frequentazione dei CAG.

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