Undici bambini aquilani su 100 vivono in case dove non circolano e non si leggono libri

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Undici bambini aquilani su 100 vivono in case dove non circolano e non si leggono libri; 9 su 10 non vanno in vacanza; il 65% di loro non è mai stato a un concerto o a uno spettacolo teatrale e solo il 23% ha accesso a un collegamento stabile a internet.

Sono alcuni dei dati elaborati dall’Università dell’Aquila a partire da oltre 600 questionari somministrati ai bambini di quattro scuole elementari (e ai loro genitori) nell’ambito del lavoro di monitoraggio sulle attività che si sono svolte all’interno di “Solo posti in piedi. Educare oltre i banchi”, il progetto selezionato dall’impresa sociale “Con i bambini” nell’ambito del Fondo nazionale per il contrasto della povertà educativa minorile.

I risultati del gruppo di lavoro dell’ateneo aquilano, coordinato dal professor Alessandro Vaccarelli, docente di Pedagogia al Dipartimento di Scienze umane, sono stati illustrati in una conferenza stampa tenutasi ieri a Palazzo Fibbioni nella quale si è fatto il punto sul primo anno di vita del progetto, iniziato ufficialmente nel dicembre 2018.

Accanto al professor Vaccarelli, erano presenti anche Stefania Ziglio, una delle coordinatrici di “Solo posti in piedi”; Rita Visione, insegnante della scuola elementare Amiternum, uno dei quattro istituti scolastici partner del progetto; e infine l’assessore alle Politiche sociali del comune dell’Aquila Francesco Bignotti.

Basato su un partenariato pubblico-privato – che coinvolge nove associazioni (Brucaliffo, Bibliobus, Koinonia; Nati nelle Note; Atelier Kontempo’raneo; FabLab L’Aquila; MuBAQ – Museo dei Bambini L’Aquila; Uisp Comitato provinciale L’Aquila; Esprit Film) Comune e Università dell’Aquila e quattro circoli didattici (Rodari, Galilei, Amiternum e Silvestro) – “Solo posti in piedi” ha, come obiettivo finale, l’apertura di una ludoteca pubblica nel centro storico dell’Aquila. Un traguardo che verrà raggiunto al termine di un lungo percorso, partecipato e condiviso da insegnanti, bambini e famiglie, che prevede una costellazione di diverse attività: lezioni alternative, in grado di far sperimentare ai bambini un nuovo modo di stare a scuola; laboratori, open day e eventi in piazza.

“I risultati di questo primo anno sono sorprendenti” ha affermato Stefania Ziglio “non solo in termini quantitativi ma anche qualitativi. L’impatto che ha avuto il progetto è stato molto positivo. Abbiamo realizzato 156 incursioni, che sono lezioni-spettacolo di varie discipline tenute a sorpresa all’interno delle scuole, che hanno coinvolto, in totale, 1032 bambini. Abbiamo svolto decine di, sia dentro che fuori gli istituti. Abbiamo organizzato 4 open day e una scuola estiva di 150 ore. Lo scorso 1° giugno abbiamo riempito Piazza Duomo con 700 bambini per formare la grande scritta umana ‘Tutti per uno, una ludoteca per tutti’”.

I dati sulla povertà educativa minorile elaborati dai questionari somministrati a bambini e genitori e analizzati dall’Università delineano, invece, una situazione abbastanza preoccupante.

“Quando parliamo di povertà educativa minorile parliamo di bambini poco stimolati” ha spiegato il professor Vaccarelli “di dispersione e abbandono scolastico, di marginalità. L’Aquila, da questo punto di vista, è una realtà a forte rischio, per via soprattutto del terremoto e di tutto quel che è seguito in questi 10 anni. Il sisma ha inciso in maniera determinante su alcuni indicatori, ad esempio, sulle condizioni di studio a casa: solo il 35% dei bambini da noi intervistati ha dichiarato di avere una camera tutta per sé, solo il 17% ha affermato di avere un posto tranquillo in cui studiare e addirittura solo il 12% ha risposto di avere una scrivania propria dove fare compiti. I laboratori e le attività di Spinp hanno l’obiettivo di migliorare lo stare a scuola dei bambini e aumentare la loro motivazione, due precondizioni necessarie per raggiungere buoni risultati nell’apprendimento. La ludoteca che sorgerà al termine di questo percorso non sarà un luogo dove i genitori verranno a scaricare i bambini nel mentre andranno a fare la spesa ma sarà un luogo dove si formeranno i cittadini di domani. “Solo posti in piedi” sta lavorando sul futuro della città”.

La ludoteca a cui daranno vita le nove associazioni partner di “Solo posti in piedi” insieme al Comune e all’Università, sorgerà, come detto, in centro storico.

“Abbiamo individuato, come possibile sede definitiva l’ex scuola De Amicis, a S. Bernanrdino” ha affermato l’assessore Bignotti “Dal momento che l’intervento di recupero dell’edificio richiederà però molto tempo, abbiamo pensato di fare subito una delibera per trovare una sede provvisoria. Le ipotesi su cui stiamo ragionando sono due: gli spazi attigui alla chiesetta del Crocefisso, all’interno del Parco del Castello, o quelli situati all’interno del Palazzetto dei Nobili. Ci stiamo già muovendo, contiamo di approvare la delibera entro la fine di dicembre in modo che la ludoteca possa aprire, almeno in via provvisoria, tra giugno e settembre del prossimo anno”

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