Un catalogo di idee per la scuola bene comune
di Centro Servizi Formazione
Un catalogo di idee per la scuola bene comune della comunità locale
di Marco Cau e Viola Petrella
Hanno contribuito Maria Teresa Cavaliere (IC Certosa), Tiziana D’Aniello (IC Belgioioso), Rita Francesca Di Pietro (IC Via Scopoli Pavia), Alessandra Cuzzola (IC Via Scopoli), Ilaria Oliva (IC Villanterio), Cristina Cantino (IC Via Scopoli), Fabrizia Bensi (IC Via Scopoli), Flavio Chiaino (IC Villanterio), Pamela Morellini (IC Certosa), Alessandra Ferrari Bardile (IC Viale Libertà Vigevano), Alessia Giuffrida (IC Piazza Vittorio Veneto Vigevano), Elisabetta Motta (IC Via Botto Vigevano), Silvia Scandaluzzi (IC Via Botto Vigevano), Daniela Crotti (IC Via Botto Vigevano), Nunzia Rossetti (IC Piazza Vittorio Veneto Vigevano), Milena Porcaro (IC Viale Libertà Vigevano), Giulia Francesca Monaco (IC Viale Libertà Vigevano), Giovanna Carpino (IC Viale Libertà Vigevano), Claudia Limiroli (IC Viale Libertà Vigevano), Eleonora Luttazzi (IC Valle Versa), Isabella Gay (IC Valle Versa), Manuela Vercesi (IC Valle Versa), Virna Arosio (IC Valle Versa), Chiara Contini (IC Casteggio), Francesco Franzoni (IC Casteggio), Roberta Massimiliani (IC Casteggio), Virginia Ginelli (IC Casteggio).
Contesto
Le profonde trasformazioni che investono la società coinvolgono anche la scuola: i cambiamenti delle condizioni di vita, i nuovi stili di consumo, le inedite strutture familiari, gli approcci delle persone al sistema educativo, le prospettive dei giovani, i singolari e fluidi percorsi professionali, le nuove tecnologie digitale chiamano in causa gli istituti scolastici e la loro azione.
Nel 2016 la rivista Vita ha dedicato un numero monografico a La scuola che verrà, definendo le scuole cantieri aperti che costruiscono esperienze di alternanza scuola-lavoro, laboratori territoriali per l’occupabilità, piani per l’innovazione digitale, aperture prolungate ed estive, programmi per contrastare la dispersione scolastica, riflessioni sull’architettura degli spazi. Anche grazie al sostegno di bandi di finanziamento come quelli promossi dall’impresa sociale Con i Bambini, le scuole diventano laboratori di sperimentazione per la costruzione di presìdi educativi che coinvolgono famiglie, organizzazioni sociali, attori pubblici e privati, costruendo in rete comunità educanti articolate.
Il ruolo delle reti e della loro capacità di contrastare la povertà economica, sociale ed educativa è stato oggetto di analisi nel Rapporto annuale 2018 – La situazione del Paese di Istat: secondo l’Istituto, laddove le relazioni sociali ed economiche tra imprese e imprenditori, tra professionisti e lavoratori, tra familiari e amici, tra organizzazioni della cultura e della conoscenza sono più salde, i territori e le comunità reagiscono con maggior resilienza alla lunga e complessa uscita dalla crisi. In questo senso, sempre secondo Istat, il ruolo delle scuole è centrale: gli istituti hanno assunto nel corso degli ultimi anni un ruolo di crescente rilievo nelle comunità locali sia organizzando autonomamente iniziative educative (didattiche, sportive, culturali…), sia operando in rete con altre scuole o con soggetti esterni (università, enti locali, associazioni…) per sviluppare progetti più articolati.
In effetti le scuole sono una delle infrastrutture importanti del paese, una delle sue ricchezze: sono diffuse capillarmente su tutto il territorio, sono presenti in città, nei paesi e nelle aree interne, sono aperte a tutti i giovani e alle loro famiglie, sono particolarmente attente all’inclusione delle comunità straniere e degli alunni con disabilità e, in molti casi, si stanno progressivamente aprendo alla collaborazione con il territorio.
Anche grazie a iniziative di fundraising e a finanziamenti privati, a progetti speciali, alle nuove tecnologie, alla didattica innovativa e alle esperienze di cittadinanza attiva, le scuole stanno diventando luoghi di aggregazione sociale, fruibili oltre i tempi classici della didattica: il pomeriggio, il sabato, nei tempi di vacanza; sono spazi dove si organizzano e si potranno sviluppare – in collaborazione con famiglie, associazioni, organizzazioni del terzo settore e altri attori disponibili – attività educative, sociali, ricreative e culturali.
In questo modo le scuole evolvono nella direzione di beni comuni così come li ha definiti Carlo Donolo: beni che consentono lo svolgersi della vita sociale, che promuovono la soluzione di problemi collettivi e che sono accessibili a tutti.
In queste settimane sta prendendo il via a Milano il progetto Scuole Aperte 2.0, che ha l’obiettivo di favorire l’apertura delle strutture scolastiche – in particolare delle scuole secondarie di primo grado – al di fuori del normale orario di lezione, affinché le scuole diventino luogo di inclusione, di superamento delle discriminazioni e di occasioni di ampliamento dell’offerta formativa: presìdi culturali e di socialità.
In partenariato con enti locali, imprese, organizzazioni sociali e culturali, singoli istituti o reti di scuole, è possibile realizzare progetti “aperti”, utili contemporaneamente ai propri alunni e all’intera comunità: spazi museali evoluti, archivi digitali, biblioteche diffuse (per esempio valorizzando il patrimonio documentale e bibliografico di cui molti plessi scolastici dispongono); spazi comuni di studio e di lavoro (realizzando coworking aperti sia a studenti sia a professionisti); fablab e laboratori digitali; ristoranti didattici con attività ristorativa aperta al pubblico; luoghi per lo sport indoor e outdoor (fruibili dagli alunni in orario scolastico e da tutti in qualsiasi altro orario e giorno della settimana); adozione di spazi cittadini abbandonati e/o sotto-utilizzati per la realizzazione di programmi didattici con ricadute sulla collettività (orti urbani, giardini, aiuole, piccoli beni immobili); organizzazioni di eventi simbolici e temporanei (mostre, installazioni urbane, eventi in occasione di ricorrenze).
Naturalmente occorre procedere progressivamente, rispettando i contesti locali: progettare e innovare deve continuare a essere un piacere e non un’imposizione. Certamente i progetti hanno bisogno di leader, di trascinatori, di facilitatori, ma hanno anche bisogno di consenso e di radicamento: è importante rompere il ghiaccio iniziando a realizzare progetti semplici, progetti apripista, puntando a risultati intermedi e a traguardi raggiungibili. Collezionare una serie di iniziative piccole ma di successo, oltre che a “fare squadra” e a consolidare esperienze e competenze, è anche utile a far crescere la reputazione della scuola nei confronti di altre scuole, di possibili partner e finanziatori, delle stesse famiglie, creando le condizioni per realizzare progettazioni più ambiziose e strategiche.
Catalogo
Il seguente catalogo di idee per la scuola bene comune della comunità locale è il risultato di un primo confronto con i docenti di 11 Istituti comprensivi di Pavia e provincia coinvolti nel progetto Scuole al Centro, promosso dal Centro Servizi Formazione e finanziato dall’impresa sociale Con i Bambini. Nel triennio 2019-2021, la comunità educante prenderà in carico un bene scolastico e ne curerà la rigenerazione, la gestione e l’uso condivisi, sviluppando il progetto assieme agli studenti di 22 classi. Attraverso momenti di ideazione, co-progettazione, realizzazione e utilizzo, gli spazi scolastici diventano beni comuni, coinvolgendo i giovani, gli adulti e la comunità locale.
I tre laboratori formativi sono stati realizzati in provincia di Pavia (a Vigevano, a Casteggio e a Pavia) durante il mese di febbraio 2019. Hanno partecipato docenti degli Istituti Comprensivi Piazza Vittorio Veneto, Viale Libertà e A. Botto (Vigevano), Via Scopoli (Pavia), San Martino Siccomario, Belgioioso, Chignolo Po, Villanterio, Certosa, Casteggio e Valle Versa.
I laboratori, strutturati come focus group attraverso il metodo OPERA, hanno visto i partecipanti alternare momenti di riflessione personale, lavoro in sottogruppi e confronto in plenaria con l’obiettivo di rispondere collettivamente alla seguente questione:
a partire da un’analisi critica della vostra esperienza (punti di forza e punti di debolezza, successi, insuccessi e opportunità) quali idee, aspirazioni, spazi, iniziative, progetti (concreti) per rendere la scuola bene comune del territorio (area, città, quartiere) e della comunità di riferimento?
A questo confronto con i docenti seguiranno laboratori con gli alunni delle 22 classi coinvolte nel progetto.
Di seguito il catalogo costruito con i docenti degli 11 Istituti comprensivi, costituito da 53 idee suddivise in 12 filoni:
- Scuola aperta al territorio
- Valorizzazione della biblioteca scolastica
- Cinema a scuola
- Recitazione e canto
- Scuola e natura
- Generazioni a confronto
- (Nuovi) linguaggi
- Laboratori creativi
- Scuola e sport
- Scuola, città, territorio
- Scuola e salute
- Orientamento e sostegno
Scuola aperta al territorio
1. Uno spazio “nostro”
Realizzazione di un laboratorio per personalizzare uno o più ambienti scolastici e favorire il senso di appartenenza agli spazi della scuola. Il progetto ha l’obiettivo di superare la difficoltà di coinvolgere gli alunni nelle attività pomeridiane, dal momento che i ragazzi vedono negli spazi scolastici esclusivamente luoghi deputati allo studio. Per superare questa idea, si può lavorare con loro a progetti finalizzati alla personalizzazione degli spazi: dipingendo le pareti, arredandoli diversamente, in modo che diventino i loro spazi. Siamo a scuola, ma lo spazio è concepito come spazio non scolastico, per svolgere attività non prettamente scolastiche.
2. Aule a colori
Il progetto prevede di valorizzare esteticamente alcune aule della scuola, per esempio quella di arte o di musica
3. Scuola luogo di aggregazione
È capitato che alcuni genitori chiedessero uno spazio per riunirsi e discutere di tematiche riguardanti la scuola o il territorio. Ma si può anche immaginare uno spazio per svolgere giochi di società. In alcuni piccoli paesi l’unico luogo di ritrovo resta l’oratorio, ma non tutti i ragazzi, per diverse ragioni, lo frequantano: in questi borghi i ragazzi sono contenti di tornare a scuola al pomeriggio, perché altrimenti non c’è niente da fare.
Il progetto prevede di rileggere la scuola come luogo di incontro tra ragazzi ma anche tra adulti.
4. Scuola e comunità locale
Sul modello di quanto sperimentato in Scuole al centro, si può prefigurare di presentare la scuola e i suoi spazi alle organizzazioni del territorio e alla comunità locale per incoraggiare la proposta e la presentazione di progetti da realizzare in sinergia.
Valorizzazione della biblioteca scolastica
5. Riqualificazione e apertura alla comunità della biblioteca di Istituto
Apertura della biblioteca della scuola a utenti esterni alla scuola, trasformandola in una biblioteca di quartiere.
6. Convenzioni tra la biblioteca della scuola e le librerie della città
Per ovviare al problema della scarsità di titoli per popolare la biblioteca scolastica, la scuola stipula una convenzione con le librerie della città: ogni 20 libri acquistati, altri 20 vengono donati dalla libreria alla scuola.
7. Iniziative pubbliche per popolare la biblioteca scolastica
Organizzazione di eventi aperti alla comunità – letture pubbliche, giochi, manifestazioni – per far conoscere la biblioteca al quartiere e raccogliere donazioni di libri.
8. Incontri con l’autore
Nella biblioteca scolastica vengono organizzati incontri con gli autori, rivolti sia agli alunni sia alla comunità.
9. Dal libro alla pianta
Un lavoro in sinergia tra gli studenti che si occupano della biblioteca e quelli che si occupano della serra didattica, per valorizzare la sezione botanica della biblioteca valorizzando i libri dedicati alle piante già presenti nella serra della scuola.
10. Laboratorio di lettura ad alta voce
Un laboratorio per imparare il piacere di leggere per sé e per gli altri, stimolando l’espressività e sensibilizzando alla dimensione collettiva della lettura.
11. Libreriamo!
Estensione dell’apertura della biblioteca scolastica anche in orario pomeridiano o serale per il prestito, lo scambio di libri, incontri con gli autori, letture pubbliche e altre attività rivolte agli studenti e alle loro famiglie.
12. Book crossing
Organizzazione, nella biblioteca scolastica, di incontri – anche intergenerazionali – in cui ci si raccontano i libri letti, si scambiano titoli e opinioni, si legge ad alta voce.
13. Io leggo perché…
Partecipazione al contest “Io leggo perché…” per popolare la biblioteca della scuola di nuovi titoli (www.ioleggoperche.it/), stimolando la collaborazione tra bambini, ragazzi, insegnanti, famiglie e librai.
14. Laboratorio di lettura + postazione PC
Organizzazione di laboratori di lettura per i ragazzi nella biblioteca scolastica, durante i quali i genitori sprovvisti di computer possano partecipare a una formazione sull’accesso al registro elettronico e consultarlo attraverso le postazioni presenti nella biblioteca.
15. La biblioteca di tutti
Coinvolgimento dei ragazzi, delle famiglie e della comunità tutta nell’organizzazione, nell’arredo e nella decorazione della biblioteca scolastica. Organizzazione di eventi dedicati quali una pittura murale collettiva, progettazione condivisa dell’arredo, scambio e donazioni pubbliche di libri, letture pubbliche, coinvolgendo sia la scuola secondaria che la scuola primaria.
Cinema a scuola
16. Il cinema come strumento di integrazione
Il cinema, come la lettura, ritorna spesso durante il laboratorio di progettazione. I docenti sottolineano l’efficacia delle immagini per abbattere le barriere linguistiche e favorire la comunicazione con gli alunni stranieri. Le immagini sono efficaci anche per rendere alcuni temi difficili più accessibili.
17. Cineforum
Organizzazione di un cineforum serale aperto a tutti, a partire da un tema scelto collettivamente e legato all’educazione (bullismo, uso dei social network), con la presenza di un esperto che commenta il film e modera un dibattito tra genitori, ragazzi, nonni.
18. Film per ricordare
Progettazione assieme ai ragazzi di una proiezione (o una serie di proiezioni) per non dimenticare gli eventi del passato. L’evento è aperto a tutta la comunità.
19. Film e attività a tema
Organizzare, dopo la visione di un film, un laboratorio sul tema, che coinvolga studenti, famiglie e altri partecipanti.
Recitazione e canto
20. Teatro per tutti
Un laboratorio di alfabetizzazione svolto con tecniche teatrali, offerto sia ai ragazzi stranieri sia ai loro genitori per favorire l’inclusione e l’apprendimento della lingua italiana anche nelle famiglie.
21. Laboratorio teatrale
Un laboratorio teatrale aperto a tutti gli studenti, da svolgere nelle aule della scuola, organizzando la rappresentazione finale nel teatro cittadino.
22. Teatro intergenerazionale
Un laboratorio teatrale, guidato da professionisti, che coinvolga bambini, ragazzi e adulti nell’esplorazione delle relazioni con se stessi e con gli altri attraverso diverse tecniche espressive e comunicative.
23. Coro
Organizzazione di un coro laico che coinvolga persone di diverse generazioni e culture. Come modello, l’esempio di alcune città del Regno Unito dove la creazione di un coro ha avuto un impatto significativo sul benessere dei partecipanti, anche in situazioni sociali difficili.
Un esempio di successo è Le Chemin des Femmes a Modena: www.youtube.com/watch?v=zEnVRX0Ekzs
Per approfondire [in inglese]: https://www.ahsw.org.uk/userfiles/Other_Resources/Heroes%20Inside.pdf
Scuola e natura
24. Alla scoperta del Parco
Organizzazione, nel fine settimana, di uscite nel Parco del Ticino guidate dagli studenti, per far conoscere il parco alla cittadinanza. L’esempio è portato da una scuola nella quale un genitore si occupa di organizzare queste uscite.
25. Il verde che ci circonda
Realizzazione di un orto della scuola o di una serra didattica, con attività accessibili a tutti.
26. Gestione degli spazi aperti
Riprogettazione colletiva e valorizzazione del giardino della scuola e responsabilizzazione dei ragazzi nella coltivazione di un orto – sia in orario scolastico sia extrascolastico – eventualmente con la collaborazione dei volontari dell’Orto Botanico.
27. Mercatino botanico
Animazione del giardino e dell’orto della scuola con degli eventi a tema – per esempio un mercatino botanico organizzato per finanziare la manutenzione del giardino.
Generazioni a confronto
28. Generazioni a confronto
La scuola può essere bene comune anche uscendo dallo spazio scolastico! Molte attività entrano negli spazi della scuola, ma forse si può anche lavorare nella direzione opposta: per esempio, potrebbero essere organizzate delle attività al centro anziani, dove alcuni ragazzi, opportunamente preparati, potrebbero portare delle attività.
29. Skill sharing
Organizzazione di uno scambio di conoscenze e abilità tra giovani e anziani, creando un ponte tra generazioni.
30. Unitre
Apertura degli spazi della scuola alle attività dell’Unitre, specie laddove l’“Università” non ha spazi a sufficienza per le proprie attività.
31. Spazio per la memoria
Organizzazione di momenti di confronto intergenerazionale in cui persone che hanno vissuto il passato della città vengono a scuola per raccontare ai ragazzi la loro esperienza.
(Nuovi) linguaggi
32. Alfabetizzazione informatica per genitori
Spesso i ragazzi sanno utilizzare le nuove tecnologie meglio dei propri genitori, anche perché hanno accesso a un computer a scuola. Per colmare questo divario, la scuola offrirebbe un corso base di informatica che insegni, tra l’altro, come consultare il registro elettronico per verificare l’andamento scolastico dei figli.
33. Inclusione delle famiglie di origine straniera
Organizzazione negli spazi della scuola di attività di alfabetizzazione informatica e mediazione linguistica per le famiglie degli alunni – eventualmente rafforzando il lavoro in partnership avviato dal progetto Scuole al centro con associazioni e cooperative sul territorio che si occupano di questi temi.
34. Apprendimento certificato di lingue straniere
Trasformare la scuola in un ente certificatore dell’apprendimento delle lingue straniere (inglese, francese) e dell’italiano per stranieri, come già avviene in alcuni Istituti.
35. Laboratorio ludico-linguistico
Un laboratorio interculturale per avvicinare i ragazzi alle diverse culture attraverso il gioco.
36. Uso consapevole di internet e dei social network
Introduzione di laboratori sull’uso consapevole di internet e dei social network in un’ottica positiva e proattiva, che preveda la costruzione di un progetto condiviso e non solo la comunicazione di rischi e di strategie di mitigazione di eventuali danni, come spesso accade.
37. Corso base di lingue straniere per genitori
Apertura ai genitori dei corsi di lingua offerti ai ragazzi dagli insegnanti madrelingua. Tale iniziativa estenderebbe l’utenza dei corsi garantendo una maggiore accessibilità economica rispetto alla formazione privata, spesso molto costosa.
Laboratori creativi
38. Programmiamo con i Lego
A seguito di una formazione offerta ai docenti, organizzazione di un laboratorio per ragazzi di realizzazione e programmazione di robot di Lego, per esplorare il potenziale creativo della tecnologia.
39. Raccolte fondi
È stato identificato un duplice problema: la scarsità di risorse economiche per l’organizzazione di attività scolastiche, e il coinvolgimento dei genitori. Affittando gli spazi scolastici per eventi esterni i ricavi vanno al Comune in quanto proprietario dello spazio, e non alla scuola. L’organizzazione di banchetti di raccolta fondi (per esempio distribuendo dolci in cambio di un’offerta) consente di raccogliere cifre spesso significative; purtroppo pochi genitori sono attivi e organizzano attività di questo tipo.
40. Laboratori manipolativi
Laboratori di pittura, ceramica, cucito, falegnameria, pittura su stoffa, per realizzare scenografie e costumi per il corso di teatro.
41. “Vedere la musica” per imparare
Negli istituti che offrono un percorso musicale, apertura delle lezioni a chi è esterno all’istituto.
42. Poesia / scrittura creativa / incontro con l’autore
Organizzazione di laboratori di scrittura creativa per raccontare come nasce un libro e offrire ai ragazzi la possibilità di sperimentare con diverse tecniche narrative.
43. Laboratorio di cucina e alimentazione
Attivazione di un laboratorio di cucina interculturale, con scambi di ricette, attività di cucina in comune, pasti collettivi e incontri con esperti di alimentazione.
Scuola e sport
44. Genitori e figli, allenarsi per un fine comune
Creazione di squadre miste di genitori e figli e organizzazione di una competizione tra scuole del territorio. Una variante del più comune genitori-contro-figli.
45. Apertura della palestra in continuità con l’orario scolastico
Incontri pomeridiani per provare ogni due mesi uno sport diverso. La scuola resta aperta dopo l’orario scolastico consentendo di consumare un pranzo al sacco prima delle attività sportive del pomeriggio. Offrire la palestra della scuola per queste attività consente di ridurre il costo della partecipazione – qualora non si trovasse un finanziamento esterno – che consentirebbe di offrire l’attività gratuitamente.
Scuola, città, territorio
46. Cultura del territorio
Incontri con esperti dedicati a personaggi, tradizioni e attività locali nella storia. Organizzazione, con la partecipazione di ragazzi e famiglie, di conferenze o eventi sul tema.
47. Adottare un monumento
Scelta di un monumento o di un luogo cittadino e, in collaborazione con il Comune, sua adozione e sviluppo di una programmazione: per esempio organizzazione di visite turistiche, giornate di pulizia.
48. Laboratorio di storia locale
Creazione di un archivio di testimonianze orali del territorio, tra l’etnografia e la memoria culturale: recupero di termini dialettali, storie, ricette, usanze.
Scuola e salute
49. Educhiamo alla salute
Utilizzo di uno spazio scolastico per organizzare degli incontri con medici, adulti e ragazzi su alcune tematiche legate alla salute – in particolare educazione sessuale e disturbi alimentari – con una programmazione unitaria e integrata.
Orientamento e sostegno
50. Incontri di orientamento alla scelta della scuola secondarie superiore
Organizzazione di incontri di orientamento per gli alunni e le alunne delle classi terze alla scelta della scuola secondaria superiore . Gli incontri vanno definiti e progettati in anticipo insieme agli studenti e sulla base dei loro interessi: questo stile di realizzazione è essenziale per responsabilizzare i ragazzi e farli partecipare attivamente e con curiosità, dal momento che spesso solo gli studenti più motivati partecipano alle giornate di orientamento realizzate in modo tradizionale.
51. Laboratorio psicologico
Organizzazione di gruppi di ascolto aperti ai ragazzi o alla comunità educante – una variante dello sportello di ascolto basato sul rapporto psicologo-alunno, a cui spesso i ragazzi rifiutano di partecipare temendo il giudizio dei coetanei e associando la frequentazione dello sportello a una situazione di malessere psicologico personale. Un assetto laboratoriale, guidato da professionisti, potrebbe contribuire ad abbattere pregiudizi e stigma.
52. Conferenze e seminari
Utilizzo dei locali della scuola per ospitare seminari tenuti da esperti su temi vari – educazione sanitaria, alimentare, legalità, psicologia, bullismo – rivolti ad adulti, alle famiglie, ai ragazzi.
53. Questo sono io
Laboratorio sulla conoscenza di sé con mostra finale. Il progetto prevede la realizzazione di una mostra fotografica di selfie realizzati dagli studenti. La mostra è l’esito di un percorso di conoscenza di sé e rappresenta un modo per presentare se stessi attraverso varie modalità: non solo selfie ma anche disegni, scritture, eccetera.
Bibliografia e link
Boutinet J.-P., Anthropologie du project, PUF, 2012
Cau M. Maino G., Progettare in partnership, Maggioli, 2017
Cau M., Maino G., Rivera M, Reti collaborative e strumenti digitali per innovare la scuola. Esperienze locali in un contesto in evoluzione, 2WEL, Percorsi di secondo welfare • Centro Einaudi, 2016
Cau M., Maino G., Come nasce e si sviluppa una rete di scuole per la didattica digitale. Proposte da un’esperienza locale inserita in un contesto in evoluzione, in Scenari di didattica digitale condivisa, a cura di Alberto Panzarasa, Ledizioni, 2017.
Manzini E., Politiche del quotidiano, Edizioni di Comunità, 2018
Milano rilancia con Scuole aperte 2.0 (Vita, 12 febbraio 2019)
Interesse generale e bene comune (Labsus, 1 novembre 2011)
Come usare OPERA per partecipare (Mainograz, 8 dicembre 2016)