Progetto S.C.AT.T.I.: i ragazzi e le ragazze al centro della comunità educante

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Quando, come cooperativa E.D.I., abbiamo deciso di partecipare al bando Nuove Generazioni dell’impresa sociale Con i Bambini presentando il progetto S.C.AT.T.I., ci siamo posti fondamentalmente due domande: cosa volevamo ottenere dal progetto e con chi avremmo voluto condividere questo percorso.

In entrambi i casi le risposte sono venute spontanee. Rispetto al “cosa volevamo ottenere” è stato come quando si pensa tanto ad un viaggio che vorremmo effettuare e ad un tratto ci si presenta la possibilità concreta di partire. Così è successo alla cooperativa sociale E.D.I., il bando ci dava la possibilità di agire con più forza ed in maniera più diffusa la nostra voglia di cambiare un minimo questo mondo, facendolo somigliare sempre più ad un luogo dove i diritti umani sono veramente rispettati ed agiti, ad iniziare da quelli dei più piccoli e di quelli tra loro che vivono in situazioni di marginalità.

Potere proporre percorsi di partecipazione nelle scuole, offrire servizi educativi alle famiglie, creare occasioni di incontro e partecipazione tra i soggetti che compongono la comunità educante di un territorio, sostenere nello studio chi incontra difficoltà, ampliare gli spazi ed i tempi a disposizione dei più giovani creando occasioni di crescita e scambio, ecco tutte queste azioni insieme diventavano possibili grazie al progetto S.C.AT.T.I.

Tutto questo, però, non potevamo e non volevamo farlo da soli, avevamo bisogno di trovare dei compagni di viaggio disposti a condividere con noi questo percorso. In questi casi si cerca qualcuno con cui si sa che ci si troverà bene, per vicinanza nella visione del mondo, per integrazione di competenze e storie, e per diversificazione di esperienze e territori.

Abbiamo iniziato allora a guardarci intorno anche se in effetti stavamo già viaggiando insieme ad una realtà come Save the Children Italia e, per proprietà transitiva, con una serie di realtà territoriali di Milano (ass. Giambellino), Roma (coop. SS Pietro e Paolo), Scalea/Praia (ass. G. Serio) e Palermo (ass. Zen Insieme) già partner di Save the Children in altri progetti e che la coop. E.D.I. aveva conosciuto proprio tramite quel contatto in comune.

Intorno a questo primo nucleo si sono aggiunti una serie di altri soggetti, per prime le scuole, poste al centro del progetto e con un ruolo fondamentale per la comunità educante, e poi le istituzioni locali (Municipi e Comuni) altro agente fondamentale dell’idea progettuale. Poi via via altre realtà sia locali sia nazionali, che portavano un valore aggiunto di competenze coerenti con le finalità di S.C.AT.T.I. Si è quindi definito un ricco e variegato partenariato composto da 27 soggetti con il quale si è prima costruito il progetto e si sta ora iniziando ad implementarlo.

Il viaggio è appena iniziato, S.C.AT.T.I. ha mosso i suoi primi passi, siamo sicuri che sarà un viaggio sì faticoso, ma anche bello, ricco di significati ed esperienze per tutte le comunità educanti che incontreremo nei prossimi 3 anni. Non mi resta che augurare buon viaggio a tutte ed a tutti!

 

Articolo a cura di Guido Antonelli Costaggini, Presidente della cooperativa E.D.I. –  Educazione ai Diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza

 

 

 

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