Scheda Progetto
Soggetto responsabile:
Associazione I Tetti Colorati Onlus
Territori interessati:
Ragusa, Santa Croce Camerina (RG) , Acate – Marina di Acate (RG), Vittoria (RG)
Importo deliberato:
€ 654.543
Partner:
Associazione I Tetti Colorati Onlus, Aksara cooperativa sociale, Abaco – il teatro conta, Associazione Lauretana, Ztl Media Group S.r.l., Università degli Studi di Catania – Dipartimento di Scienze Politiche e Sociali, Istituto Comprensivo “Cap. B. Puglisi”, Istituto Comprensivo “Vann’Antò”, Istituto Comprensivo “Psaumide di Camarina”, Comune di Acate
Sintesi:
Il progetto nasce dall’unione tra la “bellezza” e il “vero”, da riscoprire in due aree (urbana e rurale), della provincia di Ragusa, a favore di minori che sperimentano quotidianamente incuria, ghettizzazione, sfruttamento di tipo lavorativo e sessuale, abbandono scolastico, devianza.
Il criterio della Bellezza guiderà tutto l’intervento che prevede accompagnamenti per la frequenza scolastica, servizio housing first per la cura degli ambienti di vita, fisici e relazionali in cui vivono i minori, servizio educativo per l’infanzia, équipe di supporto psico sociale e mediazione linguistico culturale nella scuola, laboratori di teatro e fotografia che favoriranno l’integrazione sociale e da cui scaturiranno la creazione di una compagnia e di uno spettacolo teatrale e la pubblicazione di una fanzine e di un’app a scopo divulgativo e promozionale; consulenza medico-psicologica, educazione emotivo-affettiva, coinvolgimento della comunità educante con iniziative di vicinanza solidale.
I due contesti di intervento si collocano in un’area rurale e in un centro storico cittadino, dove bambini e adolescenti sperimentano quotidianamente la “bruttezza” materiale e relazionale che inibisce il sogno e la speranza.
La prima area è quella della cosiddetta “fascia trasformata”, dove centinaia di minori stranieri vivono con le loro famiglie impegnate nella coltivazione dei prodotti in serra da isolati e invisibili.
Si tratta di braccianti agricoli stranieri che lavorano in condizione di grave sfruttamento. La seconda area oggetto di intervento è il centro storico di Ragusa, dove la povertà educativa è aggravata da una forma particolarmente subdola di isolamento dei minori e delle proprie famiglie, dovuta al crearsi di un vero e proprio quartiere ghetto in cui l’unica presenza aggregativa è data dalla scuola e dalla parrocchia.