MAI PIÙ INVISIBILI

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Il Coordinamento Italiano Servizi contro il Maltrattamento e l’Abuso all’Infanzia, riconosciuto nel 2017 Società Scientifica dal Ministero della Salute, lancia la campagna di sensibilizzazione sociale “MAI PIÙ INVISIBILI” per continuare a mantenere alta l’attenzione su di un fenomeno molto diffuso e pericoloso per la salute dei bambini, delle bambine e degli adolescenti, quale quello della violenza assistita.

“Nonostante si siano fatti passi in avanti sul tema della violenza assistita – dichiara Marianna Giordano, presidente del CISMAI – il fenomeno è ancora fortemente  sottovalutato, e per questo poco riconosciuto, perché nell’immaginario collettivo il bambino, non essendo direttamente colpito dalla violenza del padre, non è una vittima”.

“Ancora oggi – continua la Presidente – sento pronunciare troppo spesso la frase: “picchia solo la moglie, i bambini non li ha mai toccati”, luogo comune che orienta le scelte di tutela nei confronti di queste bambine e bambini parimenti maltrattati ma senza lividi in superficie”.

“Per questo motivo – conclude – abbiamo voluto metterci ancora una volta dalla parte delle  bambine, dei bambini, e degli adolescenti attraverso la realizzazione della campagna di sensibilizzazione “Mai più invisibili”, uno spot dove a parlare sono proprio loro quasi sempre non visti e non riconosciuti come persone sofferenti”.

Nelle azioni del progetto RESTART, che saranno realizzate nel 2025, verrà dedicata una specifica formazione alla comunità educante sul tema dei bambini e delle bambine vittime di violenza assistita, e, oggi,  convintamente promuove la diffusione della campagna di comunicazione sociale “MAI  PIU’   INVISIBILI”  (https://cismai.it/mai-piu-invisibili/) per contrastare la minimizzazione e la sottovalutazione del trauma connesso alla violenza assistita, che, come viene riportato prime Linee Guida per gli operatori riassunte nel  “Documento sui requisiti minimi degli interventi a favore delle vittime di violenza assistita sulle madri” [CISMAI, 2005] “gli operatori stessi faticano a riconoscere, ad individuare precocemente e ad intervenire efficacemente”.

 

Come si legge nella nota diffusa dall’ufficio stampa CISMAI, lo spot è stato realizzato dalla giornalista e assistente sociale Ornella Esposito, già socia del CISMAI, sotto la supervisione tecnica di Laura Laportella esperta di social media e comunicazione digitale, come tesi finale del master di I livello in “Comunicazione Sociale” promosso dall’Università degli Studi di Roma “Tor Vergata”, e si sofferma sull’aspetto più dannoso del fenomeno della violenza assistita: la sua minimizzazione con la logica conseguenza della non visibilità e riconoscibilità dei bambini e degli adolescenti come vittime.

La particolarità della campagna è quella di assumere il punto di vista dei bambini e degli adolescenti – gli invisibili – dando direttamente loro la voce per raccontare quanto sono costretti ad assistere. Lo stile è semplice e asciutto, non si è ricorso ad immagini/volti tristi o provati, né a frasi connotate da particolare drammaticità, pur se forti ed esplicite. A dare robustezza al messaggio bastano i soli volti dei bambini e una loro semplice frase che traccia alla perfezione la realtà in cui vivono.

L’ambientazione richiama volutamente la vita quotidiana dei bambini per rinforzare il concetto che la violenza assistita non è un evento eccezionale, ma si consuma nella quotidianità, soprattutto nell’ambiente domestico, in quello che nell’immaginario collettivo è il luogo di protezione di un minore. I bambini protagonisti della campagna, Nicolò Garofalo, Alice Garofalo, Simone Bittolo, non sono attori amatoriali, né professionisti, tranne che per l’adolescente Silvio Minichiello (nel cast del film Nata per te di Fabio Mollo). Tale scelta è motivata dal voler dare maggior spontaneità e credibilità possibile al messaggio. Dal voler rendere più autentiche le testimonianze. Alla realizzazione dello spot, oltre ai piccoli ‘attori’, hanno contribuito gratuitamente anche: Luigi Scialdone (candidato David di Donatello 2018) per la musica originale, Italo Scialdone, sceneggiatore, montatore, modellatore in 3D, per l’assistenza al montaggio e la color correction, Gabriella Striani, attrice, per il voiceover, che hanno sposato con convinzione questa giusta causa.

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