Mercoledì e Giovedì del parchetto: tante attività partecipate e integrazione possibile

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Hanno risposto positivamente gli abitanti dei quartieri di Ombriano e San Bernardino alle proposte de I Mercoledì e Giovedì del parchetto, iniziativa di Re.Qu. per favorire l’ integrazione e l’ inclusività sociale. Un progetto che proseguirà tutta estate.

 

“Se io fossi il sindaco, anche solo per un giorno, avrei tante idee per il mio quartiere….”
Davanti ad un microfono e ad una web radio è più divertente raccontarsi e rispondere alle domande; tutto viene visto come un gioco ma le domande di Davide Arcari, speaker radiofonico cremonese di Radio Immaginaria, che conduce l’ intervista e dialoga a microfono aperto con i ragazzi, induce ad una riflessione sul quartiere e su come sia possibile migliorarlo. Prenda nota il sindaco vero della città, Fabio Bergamaschi, perché le risposte suggerite rientrano nel programma del mandato, capitolo dedicato alle famiglie e ai progetti di inclusione, specie delle periferie e alla necessità di maggior decoro urbano.

 

Mercoledì 26 giugno, nel parco all’ angolo tra via D’Andrea e via Pagliari, a Ombriano, si è tenuto il laboratorio di web radio a cura della Cooperativa Igea, una delle diverse attività promosse all’ interno de “ I Mercoledì del parchetto”. Un appuntamento che proseguirà ogni mercoledì fino a settembre grazie a Re.Qu. Reti di Quartieri, un progetto selezionato da ‘Con i Bambini’ nell’ambito del Fondo per il contrasto alla povertà educativa.
Diverse le famiglie, soprattutto straniere che, mercoledì sera dopo le 21, sono uscite dalle loro case anche solo per curiosità, per aderire alla proposta di laboratori, giochi per bambini, attività e servizi, tra cui lo “sport-ino”, l’edizione straordinaria serale dello SPORTello di mediazione abitativa in giardINO con un operatore di Acli, che ha accolto segnalazioni dagli inquilini delle case popolari del quartiere e li ha supportati nella gestione delle varie problematiche, raccogliendo anche disponibilità e proposte di attività per migliorare la qualità dell’abitare insieme.

Famiglie marocchine, tunisine, subsahariane, con bimbi piccoli che hanno giocato nel parco e nei tavoli organizzati, preadolescenti e adolescenti alle prese con il laboratorio di web radio. Ai microfoni aperti si sono alternati Alessio, giovanissimo peer educator con Kareem, 14 anni; poi Davide, speaker radiofonico, che ha intervistato Ilias, 15 anni, marocchino e Marwua 10 anni, anche lei di origine marocchina. Tutti si sono raccontatati spontaneamente, facendo un resoconto dettagliato di come trascorrono le giornate in estate quando non c’è più la scuola a cadenzare le attività e i ritmi.

In particolare, nell’ ipotetico gioco di provare a vestire i panni del sindaco per migliorare il quartiere, ecco le loro proposte: tagliare l’erba del parco di via Pagliari dove i bambini e ragazzi si trovano a giocare, perché è alta e non curata. Aumentare il numero di giochi attrezzati per bimbi e sistemare la pavimentazione del piccolo campo giochi con reti, al centro del parco, poiché non è protetta da materiale antitrauma e, quando si cade, ci si fa male. Aggiustare le reti del campetto perché sono bucate. Richiesta di reti alte che circondano la zona centrale del parco per non perdere la palla quando si gioca. Tra i desideri esplicitati anche la realizzazione di un campo di erba sintetica perché quando piove (in questo periodo di acqua ne è scesa in abbondanza), il parco è pieno di fango ed impraticabile. Una maggiore disinfestazione sarebbe auspicabile, perché in certe ore è proibito uscire, essendo pieno di zanzare. Aumentare l’ illuminazione perché il parco è poco illuminato la sera. Potare i rami degli alberi delle piante che circondano il quartiere, talvolta così lunghi da entrare nelle case. Sistemare le strade nei tratti dissestati e i muretti crollati, mai ripristinati, con erba alta a seguito. In sintesi, chiedono maggiore cura e decoro del quartiere in cui vivono e di cui sembrano essere attenti osservatori e profondi conoscitori. Lamentano anche trascuratezza ed una malagestione delle case in cui vivono. Ma delle problematiche inerenti le abitazioni si sono occupati i loro genitori, approfittando del referente di mediazione abitativa di Acli.

Giovedì 27 giugno, nei giardini Margherita Hack, in via Vittorio Veneto, a San Bernardino, protagonisti della serata “I Giovedì del parchetto” gli anziani ospiti della residenza Rosetta, insieme agli anziani e alle famiglie degli abitanti di via Vittorio Veneto.


Tra le attività proposte, un laboratorio di braccialetti intrecciati che bambini e ragazzi hanno prodotto la sera stessa e una bancarella e un mercatino di oggetti creati e realizzati dagli ospiti e dai volontari della Residenza Rosetta durante i laboratori artistici: quadri, cuscini profumati, bigiotteria, oggetti creativi con materiale da riciclo.
Possibilità, per i partecipanti alla serata, di sottoporsi alla misurazione dei parametri vitali, saturimetro e pressione, grazie alla collaborazione con il progetto PRO- Ca.Re. che offre, ogni giovedì, un punto check up con Antonio, un operatore socio sanitario della Cooperativa Meraki .

Obiettivo infatti della Fondazione Milanesi e Frosi, di cui fa parte la Struttura residenziale per anziani autosufficienti Rosetta, è quello di far interagire e aprire la Residenza al quartiere di San Bernardino, organizzare momenti di incontro e condivisione con gli abitanti del quartiere in modo da farla diventare il centro della terza età e degli anziani della zona.

Ieri sera, infatti, alcuni anziani della residenza, accompagnati dalle educatrici Liuba e Giuliana, si sono recati al parco Margherita Hack dove si erano dati appuntamento gli abitanti del quartiere, alcuni anziani e bambini di mamme italiane e straniere. Un gruppo di donne marocchine e algerine, che ormai vivono da tanti anni in città, ha accolto con favore queste occasioni di incontro fra culture diverse. L‘ integrazione e la vera inclusione passano anche da queste semplici serate che permettono di conoscersi meglio e che terranno compagnia per tutta l’estate.

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