Senti che bel vento
di Comune di Macerata
Il racconto dei 20 anni di Nati per Leggere a Macerata. Senti che bel vento tira dalle nostre parti? Siamo noi di NpL che non smettiamo di soffiare!
Di Ana Bermejillo *
Sembra incredibile ma sono già passati 20 anni dall’inizio della storia di Nati per Leggere. Era il 1999 quando un gruppo si è ritrovato ad Assisi e ha gettato le basi per questa grande avventura di diffusione della lettura condivisa, in rete tra pediatri, bibliotecari, librai, educatori, insegnanti e volontari.
Da allora molta strada è stata fatta, siamo diventati “il programma italiano di riferimento del Diritto alle Storie” e desideriamo festeggiare tutti insieme il percorso fatto in questi venti anni, raccontandovi, come una cronaca fiabesca, quello che abbiamo fatto nel nostro territorio come presidio Nati per Leggere Macerata, per portare a più famiglie possibili questa straordinaria opportunità di salute e crescita.
“Ci vuole tempo, tempo per fare / L’opera è grande, devo aspettare / Ci vuole un lungo lavoro attento / Perché si arrivi a compimento / Ad aspettarti io sto imparando / E sarai tu che decidi quando / Devo lasciare la porta aperta / La mia pazienza è una scoperta”.
Danno il benvenuto ai genitori, i Canti dell’attesa di Sabrina Giarratana.
Ci aspetta tutto un mare di pancioni: pance come angurie, come enormi palloncini, tonde come lune piene; Il secondo piano del reparto ostetrico trabocca di pance felici. Stiamo festeggiando.
I raggi del sole che attraversano le enormi finestre in questo pomeriggio luminoso d’inizio di maggio, sanno di pura gioia. Quasi non si sente l’odore d’ospedale e disinfettante. Nessuno pensa oggi a ecografie e analisi del sangue.
È la festa della mamma -beati pancioni, radianti di vita nuova-; in collaborazione con le ostetriche e i dottori, ci siamo inventate un evento per fare onore a questi piccolini e piccoline che arriveranno freschi freschi al mondo tra qualche giorno o settimana.
I libri hanno invaso i corridoi e occupano, come neonati sereni, delle minuscole cullette… disegnano un percorso accattivante in cui immergersi: dalle prime filastrocche da leggere durante l’attesa, ai libri d’immagini e quelli in bianco e nero, e poi le prime storie che attireranno l’attenzione dei bambini di pochi mesi, e ancora gli albi illustrati che raccontano la vita.
In una stanza, seduti in cerchio, le future mamme ascoltano le ninne nanne di tutto il mondo e cantano aspettando i futuri Nati per la Musica.
“Che curiosa sensazione, che solletico speciale, nella pancia un esserino che va in giro scende e sale -ci accarezzano i versi di Simona Bonariva- poi si tuffa e si rigira, si addormenta ogni momento, io suo mondo e suo universo, mi raccolgo e in me lo sento”.
Una giovanissima coppia d’origine rumena sembra comprendere appena l’italiano, però lei dondola la pancia contenta e sorride mentre sfoglia le pagine cartonate di “Buon giorno sole” e “Guarda che faccia” e lui chiede consigli su libri nella sua lingua.
Siamo entrati in ospedale insieme alle ostetriche e, tra qualche giorno, troveremo quegli stessi pancioni in biblioteca.
Una delle sessioni del corso di preparazione alla nascita, forte del lavoro di rete con le ostetriche, si svolge tra gli scaffali bassi e multicolori della sala per bambini della Biblioteca Comunale Mozzi Borgetti.
“La prima volta che ti sei mossa nella mia pancia, ho chiuso gli occhi e ho sentito il mare”, “La prima volta che ti ho vista, eri tu che tenevi gli occhi chiusi ed ero io il mare… “, legge sottovoce la volontaria Cinzia a un gruppo di mamme che non riescono a contenere qualche lacrima, “La prima volta che sei nata tu… io sono nata per la seconda volta”
Sostenere la genitorialità per noi significa offrire informazioni corrette ed emozioni rintracciabili nella propria storia spostando costantemente lo sguardo dal bambino a noi e viceversa, per trovarci, ritrovarci e riscoprirci. Sostenere la genitorialità, con queste azioni, significa dotare i genitori di strumenti per aiutarli a diventare più consapevoli e protagonisti del proprio benessere e quello dei propri figli.
Sarà per questa consapevolezza che poi ritroviamo le stesse mamme e papà, mese dopo mese, al “Tappeto di libri del lunedì”, e durante “i Sabati speciali con Nati per la Musica e Nati per Leggere”, sempre alla Biblioteca Mozzi Borgetti.
Sarà che questa consapevolezza diventa anche la nostra, quando andiamo a incontrare nuove famiglie negli ambulatori pediatrici, dove grazie alla stretta collaborazione coi pediatri di famiglia: “Ci leggiamo dal dottore!”, e portiamo libri di qualità e messaggi di salute a diversi genitori che difficilmente incontreremo in biblioteca.
Sarà che questa consapevolezza crea una rete utile di appoggio. “Per educare un bambino ci vuole un villaggio”, dice un noto proverbio africano. Ecco il nostro villaggio!
“Sei venuto dal mare e sei stanco / Son venuta dal mondo, son stanca – dice Bruno Tognolini in Mammalingua- riposiamoci dallo stupore / Ci saranno tantissimi giorni / ora calma il tuo cuore”.
Ma non ci fermiamo solo qui. Il viaggio è solo all’inizio.
Ci avviciniamo alle case di famiglia, alle comunità per minori e famiglie in difficoltà, alle famiglie straniere. Magari per queste persone appena arrivate in Italia, e per queste mamme sole e con poche risorse i libri sembrano un bisogno secondario. Noi, seminiamo lo stesso: pensiamo alle letture come vitamine, come nuovi sguardi nella relazione coi propri figli, come possibilità non esplorate per rimettersi in gioco e affrontare le difficoltà.
Se cambiamo l’inizio della storia, cambiamo tutta la storia.
Questo è il punto di luce che guida le nostre scelte. Non è mai troppo tardi per ricominciare da capo nel verso giusto.
E allora non ci fermiamo. Ci incontriamo con gli operatori, organizziamo corsi e incontri e facciamo crescere nelle comunità, nei centri per famiglie, nei servizi per immigrati, delle piccole biblioteche nuove, piccoli porti aperti che possano innaffiare la fame di poesia, parole e meraviglia.
Con la Bibliovaligia delle Storie, portiamo libri di qualità nei giardini pubblici e nelle periferie, leggiamo alle famiglie ovunque e con la biblioteca garantiamo il prestito, perché i libri che leggi si sa, devi poi poterteli portare a casa.
Speriamo di cambiare la storia, sì. La nostra è una piccola grande rivoluzione silenziosa, anche quando c’è tanta fatica, poche speranze, pochissimi aiuti.
Poi arriva l’inaspettato, il miracolo che svolta la traiettoria…
Una mamma ospite in una comunità ci scrive: “Da quando ci sono i libri, c’è cambiata la vita qui in comunità. Ora leggere coi bambini la sera è un rito atteso e amato fortemente dai bambini. Altro che televisione! Anche le mamme più diffidenti e distratte si stanno avvicinando, e alcune scoprono altri figli, altre relazioni con loro, altre possibilità. Si sentono capaci di essere madri, così come mi sento io. Grazie a Nati per Leggere, grazie a voi!”
Ecco il miracolo: “Spesso la gente vede soltanto il pentolino che trasciniamo dappertutto… e lo trova strano (…). Fortunatamente esistono persone straordinarie, basta incontrarne una”. Spiega Isabelle Carrier ne “Il pentolino di Antonino”.
Per questo il nostro villaggio non smette di crescere ancora con QUIsSI CRESCE!, il progetto del Comune di Macerata di cui siamo partner, sostenuto da Con i Bambini nell’ambito del fondo per il contrasto della povertà educativa minorile.
Come il piccolo ragnetto che tesse e tace nel libro di Eric Carle, insieme ad una rete che avvolge tutta la società civile, il mondo della scuola e dell’educazione, l’università e anche l’amministrazione comunale di Macerata, è nato proprio qua, un asilo nido molto speciale con un nuovo Punto Lettura NpL aperto a tutta la comunità. Uno spazio d’incontro per le famiglie con spazi di autogestione dei genitori e di figure educative, ad accesso libero e gratuito, per offrire un servizio a tutti quei bambini e bambine soprattutto rimasti fuori dai servizi nido o impossibilitati ad accedervi.
Ecco. Senti che bel vento tira dalle nostre parti. Lo senti? Siamo noi che non smettiamo di soffiare…
Buon compleanno Nati per Leggere!
Elenco dei libri citati:
– I Canti dell’attesa di Sabrina Giarratana, Il Leone Verde Ed.
– Filastrocche appena nate di Simona Bonariva, La Meridiana ed.
– Buongiorno sole di Paloma Canonica, Bohem Press Italia
– Guarda che faccia! Giunti ed.
– La prima volta che sono nata di Vincent Cuvellier, Sinnos ed.
– Mammalingua di Bruno Tognolini e Pia Valentinis, Il Castoro in coedizione con Tuttestorie
– Il pentolino di Antonino di Isabelle Carrier, Kite ed.
– Il piccolo ragno tesse e tace di Eric Carle, Mondadori ed.
* Giornalista, scrittrice e volontaria NpL
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