Disturbo Oppositivo Eccitatorio: difficoltà, strumenti e strategie per la Comunità Educante
di coopilquadrifoglio
La relazione tra adulti e bambini è una componente cruciale del processo educativo, ma può diventare complessa quando si ha a che fare con il Disturbo Oppositivo Eccitatorio (DOE) Questo tema è al centro di un recente webinar rivolto a insegnanti, genitori e alla comunità educante, organizzato da S.I.P.S.I.A con l’obiettivo di approfondire le dinamiche di questa condizione e fornire strumenti pratici per gestirla.
Il DOE è un disturbo del comportamento caratterizzato da atteggiamenti persistenti di opposizione, irritabilità e impulsività, che possono mettere a dura prova gli adulti coinvolti nella crescita e nell’educazione dei bambini. Ma cosa si può fare per costruire una relazione positiva con i bambini che manifestano queste difficoltà?
Si tratta di una condizione che si manifesta prevalentemente nei bambini e negli adolescenti attraverso:
- Comportamenti oppositivi e provocatori: I bambini tendono a sfidare le regole, disubbidire e cercare conflitti con figure di autorità.
- Irritabilità e iperattività emotiva: Reazioni emotive sproporzionate, rabbia frequente e difficoltà nel controllo degli impulsi.
- Difficoltà relazionali: Problemi nel gestire i rapporti con i coetanei e gli adulti.
È importante sottolineare che questi comportamenti non sono semplicemente segni di “maleducazione” o “capricci”, ma possono derivare da fattori biologici, psicologici e ambientali.
La relazione adulto-bambino: una chiave fondamentale
Uno degli aspetti più discussi nel webinar riguarda il ruolo della relazione tra adulto e bambino nella gestione del DOE. Gli esperti hanno sottolineato come la qualità della relazione possa influire profondamente sui comportamenti del bambino e sulla loro evoluzione nel tempo.
1. Empatia e comprensione
- Riconoscere i segnali: Gli adulti devono imparare a riconoscere i segnali di disagio e opposizione non come una sfida personale, ma come un’espressione di un bisogno sottostante.
- Evitare etichette negative: Definire un bambino “difficile” o “ribelle” può alimentare ulteriormente il suo comportamento oppositivo.
2. Stabilire confini chiari
- Regole semplici e coerenti: I bambini con DOE hanno bisogno di regole ben definite, espresse in modo chiaro e mantenute nel tempo.
- Routine prevedibili: Creare una struttura stabile aiuta il bambino a sentirsi sicuro e meno incline a reagire impulsivamente.
3. Rinforzo positivo
- Valorizzare i progressi: Anche piccoli miglioramenti meritano di essere riconosciuti e apprezzati, per rafforzare l’autostima del bambino.
- Evitare punizioni eccessive: Sanzioni troppo rigide possono alimentare il senso di opposizione, peggiorando i comportamenti.
Strumenti pratici per insegnanti e comunità educante
Il webinar ha fornito strumenti pratici che insegnanti e operatori educativi possono adottare per migliorare la gestione del DOE nel contesto scolastico e sociale.
1. Tecniche di gestione del comportamento
- Metodi di de-escalation: Strategie per calmare situazioni di conflitto prima che degenerino, come abbassare il tono della voce e usare un linguaggio non conflittuale.
- Piani comportamentali personalizzati: Definire obiettivi specifici e raggiungibili, con un sistema di premi e conseguenze proporzionate.
2. Creazione di un ambiente accogliente
- Spazi di calma: Creare zone dove il bambino possa rilassarsi e recuperare la calma durante momenti di crisi.
- Approcci inclusivi: Favorire attività che coinvolgano tutti i bambini, riducendo il rischio di isolamento sociale per chi manifesta il disturbo.
3. Lavoro di squadra con le famiglie
- Collaborazione costante: Scambi regolari tra insegnanti e genitori per condividere strategie e aggiornamenti sul comportamento del bambino.
- Supporto emotivo per i genitori: Offrire spazi di confronto e consulenze per aiutare le famiglie a gestire le difficoltà quotidiane.
Il ruolo della comunità educante
Un tema centrale del webinar è stato l’importanza di costruire una rete educativa che coinvolga scuola, famiglia e servizi territoriali. Nessun insegnante o genitore dovrebbe sentirsi solo nella gestione di situazioni complesse come il DOE.
Cosa può fare la comunità educante?
- Promuovere la formazione: Incontri come questo webinar rappresentano un’occasione per aggiornarsi e imparare nuove strategie.
- Favorire il dialogo: Creare spazi di confronto tra le varie figure coinvolte nell’educazione del bambino.
- Sensibilizzare: Combattere pregiudizi e stigmatizzazioni legate ai disturbi del comportamento.
Il Disturbo Oppositivo Eccitatorio rappresenta dunque una sfida, ma anche un’opportunità per genitori, insegnanti e tutta la comunità educante di crescere insieme. La chiave sta nell’adottare un approccio empatico, coerente e collaborativo, che metta al centro il benessere del bambino.
Investire nel miglioramento delle relazioni adulto-bambino non solo favorisce una gestione più efficace del DOE, ma contribuisce a creare un ambiente educativo in cui tutti possano prosperare.
L’appuntamento è per sabato 14 dicembre dalle 9:30 alle 12:30.
Per iscriversi bisogna inviare una mail a sipsia2012@gmail.com
Ti potrebbe interessare
Cosa bolle in pentola? Buone pratiche per un rapporto sano con il cibo nei bambini 3-6 anni
di coopilquadrifoglio
Il momento del pasto è molto più di una semplice occasione per nutrirsi: è uno spazio di relazione, scoperta e confronto che...
A GIOI I BIMBI VANNO AL NIDO COL PULMINO
di coopilquadrifoglio
Alla data della sua apertura, il 7 novembre 2022, il “Nido del Colibrì” di Gioi, in provincia di Salerno, ha raccolto l’iscrizione...
Baby hub per il supporto alle famiglie
di coopilquadrifoglio
S. Venanzo Il Baby hub “1…2…3…stella” di S. Venanzio è la risposta educativa e su misura dell’età e delle esigenze dei bambini...