Focus Group: bilanci e prospettive

di

È terminata la prima attività del “Progetto SE.G.NI.: servizi educativi, genitorialità, nido interaziendale”: i focus group tra professionisti e genitori

L’attività ha espresso perfettamente quanto è stato progettato: un progetto del territorio per il territorio, non imposto ma nato dal basso, basato sulla Rete, la condivisione e l’attivazione della Comunità Educante.

I nostri focus group sono state piccole tavole rotonde, nate con l’obiettivo principale di rilevare i fabbisogni formativi ed informativi di quanti, a vario titolo, agiscono per la prima infanzia, dai genitori agli esperti, e rappresentano il punto di partenza per organizzare seminari formativi ed informativi che siano realmente utili alla comunità.

Ma si va ben oltre… si esce dal focus group arricchiti, ci si confronta, ci si mette in gioco, si scambiano esperienze, si creano nuove relazioni per migliorarsi e per migliorare la propria attività in un contesto non privo di difficoltà, ma che vuole credere e vuole crescere.

È così i focus group sono stati parte di quei servizi integrati di supporto alla genitorialità, che il progetto SE.G.NI intende attivare, dando ai genitori l’opportunità di incontrarsi e di confrontarsi, di essere supportati e di non essere lasciati soli nelle scelte educative.

Il nido è un luogo “intimo”, all’interno del quale il bambino inizia a conquistare il suo spazio, entra in contatto con i coetanei, interagisce con altri adulti, sviluppa le proprie autonomie. Generalmente quando il genitore giunge alla decisione di lasciare il proprio figlio al nido è mosso da diverse necessità o bisogni, ma spesso il senso di colpa o la tristezza sono emozioni che affiorano nel momento del distacco. Infatti, proprio queste emozioni sono emerse durante i focus group, quando le mamme si sono confrontate sui diversi problemi legati alla gestione famiglia/lavoro, sul “senso di colpa”, in particolare quando il bimbo è molto piccolo, sul “timore di essere spodestate da qualcuno più competente, come l’educatrice del nido”, tanto da richiedere espressamente ulteriori percorsi finalizzati ad una maggiore consapevolezza delle varie fasi evolutive dei bambini e delle strategie più efficaci per accompagnarli nel loro sviluppo, anche sociale.

Viva soddisfazione è stata espressa dai partecipanti ai focus group, che chiedono più momenti di confronto e maggiori occasioni di relazione con adulti professionalmente competenti. Condividere esperienze e timori, infatti, rinforza l’esperienza genitoriale, quindi lo spazio di supporto alla genitorialità deve divenire un momento di crescita e di condivisione, così da indurre comportamenti e vissuti positivi per il bambino, non solo sotto l’aspetto educativo, ma anche dal punto di vista sociale.

 

Al termine di ogni focus group, tanto i professionisti quanto i genitori, dopo aver condiviso ansie, timori e piccoli-grandi traguardi raggiunti, hanno espresso un sincero apprezzamento per il clima di dialogo, ascolto, complicità, assenza di pregiudizi, disponibilità ed empatia che tutti i protagonisti sono riusciti a costruire.

Oriana Marino e Angela Pascale

Esperte di formazione che hanno moderato e coordinato i cinque focus group

 

 

Regioni

Ti potrebbe interessare

I SEGNI…dei laboratori! Attività educative dedicate ai bambini e alle bambine tra i 4 e i 6 anni.

di

“Per aiutare un bambino, dobbiamo fornirgli un ambiente che gli consenta di svilupparsi liberamente”, affermava Maria Montessori. E questo ambiente non può...

Progetto SEGNI – si comincia!!

di

Sabato 18 giugno 2022 alle ore 18.00 presso il Centro per la Creatività “Cecilia” di Tito (PZ) è stato presentato il Progetto...

Donne e Lavoro: Un opportunità formativa nel modo dell’infanzia

di

Il corso di qualifica della Regione Basilicata, “Tecnico del Sistema Educativo Integrato dei servizi per la prima infanzia” del progetto SE.G.NI ha...