“Dal fare squadra all’essere squadra”, la ricetta vincente del progetto PRIMAI a Crotone

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Contributo a cura di Fabio Riganello*- Quando lavori in progetti complessi come quelli legati alla dimensione della Comunità Educante, all’interno di una azione che vuole intervenire sul tema della Povertà Educativa la tentazione che si ha è di guardare sempre all’esterno del proprio ambiente.

Una percezione di se stessi come “i buoni” che sono comunità Educante e che il tema della Povertà Educativa riguardasse solo, ed esclusivamente, “gli altri”.

Come sempre le cose non stanno così e a lungo andare scopri, se ti poni in una posizione adulta che tu, il tuo gruppo, la tua associazione vivono in prima persona la questione della povertà educativa, con eccezioni diverse certo, ma pur sempre con la difficoltà di riuscire ad “essere” parte integrante dell’azione, della idea che si porta avanti.


Quando ho iniziato a lavorare sul progetto PRIMAI ho avuto cura di individuare degli esperti che potevano portare avanti, con le giuste competenze, le azioni ed i laboratori pensati. Trovare, insomma, persone che sapevano fare squadra, che riuscivano a portare avanti il proprio compito e che alla fine ti riuscivano a far dire che il progetto era stato eseguito nel migliore dei modi.


Ma questa impostazione poteva realmente portare ad un cambiamento attivo del territorio, delle persone a cui era rivolto?


La mia fortuna in tutto questo è stata quella di incontrare persone che hanno saputo, da sole, portandomi così una nuova competenza, passare da saper fare squadra al saper essere squadra.
Si è passati dal sapere svolgere il proprio compito a lasciarsi contaminare dalle idee del progetto, aprendosi alla contaminazione dei propri ruoli, delle proprie competenze, stimolando la collaborazione dal basso delle relazioni con i diversi attori sociali.

Questa contaminazione ha fatto si che la squadra diventasse tutt’uno con il progetto, che compensasse le difficoltà, che in questi due anni non sono state poche, e promuovesse percorsi alternativi e condivisi, aprendo con le scuole una relazione vera e costruttiva.

L’anno che rimane sarà dedicato al consolidamento di tutto ciò, ci si dedicherà a creare un dialogo strutturato, costruttivo e sincero con le scuole, gli enti, le associazioni, le parrocchie e tutte le realtà che vivono i territorio ma, soprattutto, con le famiglie e le persone che vivono i territori e, di conseguenza la città, per poter programmare azioni e interventi che possano migliorare la qualità della nostra vita, della città, della scuola e di tutto ciò che ci circonda. Un reale coinvolgimento che parte dal basso e che vede coinvolti tutti.

In questo ultimo anno, come realtà associativa, abbiamo imparato che fare squadra o essere squadra non è la stessa cosa e questo è un passo avanti sul tema della povertà educativa…per noi.
Grazie

*Coordinatore territoriale per la Calabria del progetto PRIMAI – esperto della Cooperativa AGORA’ KROTON ONLUS

 

**Nella Foto Francesco Franco e Angelo Gallo del TEATRO DELLA MARUCA, Giuseppe Villirillo, MariaTeresa Manica, Lorena Giglio, Giovanni Santoro e Fabio Riganello della COOP. AGORA’ KROTON

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