SOS DONNA e lo Sportello d’Ascolto: “La pandemia ha messo a dura prova le famiglie”

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Contributo a cura della Dottoressa Marlene Frisoni* –   Quanto vissuto finora ha messo a dura prova le relazioni di coppia e tra genitori e figli facendo leva su fragilità già presenti nelle famiglie, esasperando crisi silenti e rompendo equilibri già di per sé delicati.

 Nei colloqui con le persone che ci hanno contattato, i fattori stressanti riportati e da sopportare e supportare con il relativo bagaglio emozionale, in questo particolare periodo di pandemia sono stati l’isolamento e la frustrazione ad esso legata, la  convivenza totalizzante con gli altri membri della famiglia e conseguente insoddisfazione, lo stress legato alle preoccupazioni inerenti la malattia, come quella di contrarre in prima persona il virus o che lo contraggano  i propri cari e la nostalgia per parenti e amici che finora non si sono potuti frequentare.

Abbiamo dovuto supportare casi di persone in cui il virus ha effettivamente colpito una persona cara, o se stessi, e di conseguenza ci siamo ritrovati a dover gestire anche il dolore per la perdita, in una situazione anomala e angosciante, in cui non ci si può neanche dire addio con la presenza e il calore dovuti e voluti. Come se non bastasse i problemi economici per molte famiglie in cui le attività lavorative sono state sospese sono un macigno in più da sostenere.

Abbiamo avviato percorsi di aiuto con le persone che si sono rivolte al nostro sportello di ascolto tesi a rivolgere le proprie energie a rinforzare la capacità comunicativa che passa prima per la capacità di ascolto di sé stessi e delle proprie emozioni ed esigenze, e poi di quelle degli altri. Imparare ad esprimere le proprie emozioni diventa un buon modo per evitare le liti, per mantenere quel giusto confine che deve esserci tra le persone, che ci permette di rispettare lo spazio dell’altro e di ritagliarsene uno per se’, in solitudine, e soprattutto di non rimanere in balia delle emozioni stesse.

Anche la coppia, nonostante le difficoltà oggettive, dovrebbe ricavarsi un tempo, seppur minimo, da dedicare alla propria intimità e al conflitto costruttivo, sviluppando l’abilità di usare i propri punti di forza, l’esperienza di vita, le proprie risorse, tra le quali rientra anche la capacità di chiedere aiuto quando serve, quando le fragilità sono profonde e non ci si sente in grado di affrontare tutto da soli.

*Consulente Familiare SOS DONNA SPORTELLO TELEMATICO E CENTRO DI ASCOLTO – SORA (FR)

 

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