Laboratorio “Teatro delle Emozioni”, il primo incontro nel plesso Bosco Volta di Manfredonia

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Le attività del laboratorio Spazio Teatro delle Emozioni a cura della Compagnia teatrale “Bottega degli Apocrifi” – previste dal percorso del progetto P.R.I.M.A. I.  a contrasto della povertà educativa minorile – sono in corso anche nel plesso Bosco Volta, facente parte dell’Istituto comprensivo Giordani – De Santis di Manfredonia. Di seguito una descrizione dettagliata redatta dagli operatori della Compagnia “Bottega degli Apocrifi” per meglio comprendere come vengono coinvolti i bambini e quali gli obiettivi del laboratorio:

Il laboratorio teatrale presso la scuola dell’Infanzia Bosco Volta dell’I.C. Giordani/De Sanctis è tenuto da Fabio Trimigno e Filomena Ferri della Compagnia Bottega degli Apocrifi di Manfredonia, che in accordo con le insegnanti della scuola hanno utilizzato come file rouge del lavoro la tematica de “Le quattro stagioni”, legando assieme due aspetti: quello teatrale che coinvolge il lavoro sul corpo, sul linguaggio non verbale e sulle emozioni, e quello del campo sensoriale, tattile e sonoro legato alla natura.
Il primo incontro di 2 ore rivolto a 18 bambini di 5 anni appartenenti a 2 sezioni diverse, convogliati dalle insegnanti in base all’età e al desiderio di partecipare all’iniziativa stessa si è articolato come segue:
primo approccio: attività ludica legata al proprio nome per permettere a tutti i componenti del gruppo di conoscersi e innescare le prime dinamiche di relazione;
la voce: esercizi vocali sulle dinamiche piano/forte
training: esercizi corporei al fine di raggiungere una maggiore consapevolezza del proprio corpo;
il corpo nello spazio: attività ludica al fine di muovere il proprio corpo nello spazio, prima in maniera libera e indipendente e poi all’unisono, creando dinamiche di gruppo su un ritmo stabilito.
Il movimento del corpo e il suono della voce: imitazione del movimento e dei suoni/versi di alcuni animali legati alla stagione della Primavera, scelti liberamente dai bambini;
il suono negli oggetti: attività tattile sonora legata al risveglio degli animali, uccelli, piante, insetti e pesci attraverso la manipolazione di un foglio A4;
azione e reazione: ogni singolo bambino ha lavorato sulla dinamica azione/reazione attraverso il gioco della rondine fatta con la carta che ha stimolato in loro la curiosità sulla stagione della Primavera.

Lo sguardo critico dei bambini sul lavoro fatto nel primo incontro guiderà il gruppo a vivere i prossimi incontri e la pratica del teatro come “palestra del tentativo”, in cui l’improvvisazione dei singoli partecipanti diventerà il punto di forza del gruppo. L’insegnante di supporto che attivamente partecipa alle attività come se fosse parte integrante del gruppo, come se fosse “una di loro”, non è avvertita più solo come la “maestra” ma assume un ruolo di complicità e allo stesso tempo un filtro necessario tra bambini ed esperti.

La pratica del teatro così diviene il luogo in cui incontrarsi e confrontarsi, ciascuno con le proprie capacità, ciascuno con i propri limiti e le proprie scoperte, al fine di trovare assieme soluzioni vincenti“.

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