Don’t Bully: un indirizzo mail a cui rivolgersi per segnalare abusi e prepotenze
di Maghweb
La battaglia contro il bullismo e il cyberbullismo è principalmente culturale e va affrontata insieme, con l’ascolto, la prevenzione e il coinvolgimento non solo di ragazzi e ragazze, ma anche di adulti, dai genitori ai docenti al personale Ata.
Mai abbassare la guardia di fronte a un fenomeno così dilagante e che troppo spesso ha occupato le pagine della cronaca. La Società Italiana di Pediatria Preventiva e Sociale (Sipps), proprio in questi giorni, ha ricordato il forte impatto che ha sui giovani il fenomeno, in forte crescita soprattutto su internet e nelle scuole che sono il luogo dove si verifica il maggior numero di episodi. I dati Istat descrivono un fenomeno in crescita, con oltre il 50% dei ragazzi di età compresa tra gli 11 e i 17 anni che dichiarato di aver subito episodi di bullismo e una percentuale che sale al 85,8% tra i giovani che utilizzano quotidianamente lo smartphone.
Ecco perché il nostro lavoro nelle classi è di informazione-formazione su come prevenire il fenomeno, come difendersi e a chi rivolgersi per chiedere aiuto. È molto doloroso leggere come molti studenti e studentesse abbiano vissuto in prima persona la condizione di vittima o siano stati testimoni di atti di prevaricazione nei confronti dei propri compagni.
Prepotenza, ignoranza, violenza, sofferenza, silenzio: sono solo alcune delle parole che nelle classi i ragazzi associano al problema quando iniziano a riconoscerlo, quando in cerchio ne parliamo insieme. Ma ci incoraggia, e motiva sempre più il nostro intervento, sapere che in tanti voglio reagire con decisione: “Ogni vittima di bullismo sa che potrà contare sul nostro supporto”, ha scritto su un post-it uno dei ragazzi che stanno partecipando a “Don’t Bully”, il ciclo di incontri sul contrasto al bullismo sviluppati nelle scuole della rete PASSepartout.
Abbiamo fornito agli studenti e alle studentesse un indirizzo mail dedicato al quale scrivere, anche anonimamente, qualora si avessero storie da raccontare. All’indirizzo iononbullo@associazionepanagiotis.it potranno contattarci anche tutti coloro i quali dovessero trovarsi a essere spettatori di una vicenda di prevaricazione e volessero ricevere supporto, perché è spezzando l’isolamento che si combatte il bullismo.
I laboratori nelle scuole realizzati nell’ambito del progetto sostenuto dall’Impresa Sociale Con i Bambini, dallo scorso anno, stanno coinvolgendo tutta la comunità educante, fornendo maggiori strumenti utili a capire quali sono gli atteggiamenti sintomatici del problema. È importante sapere come intervenire, di non essere soli, ma di poter usufruite di un gruppo di professionisti che può essere di supporto.
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