Radio che passione! Le testimonianze di Sabrina, Barbara e Antonio sul laboratorio di Panthakù

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Formazione e divertimento: il binomio vincente che conquista i teen giornalisti di Panthakù

 

Diceva Bob Dylan: “Ho sempre trovato qualcosa alla radio. Proprio come i treni e le campane, era parte della colonna sonora della mia vita”.

C’è chi nella radio trova lo svago, chi l’informazione, chi l’approfondimento, chi qualche consiglio utile. E chi, come gli alunni teen del progetto con Ai.Bi. capofila “Panthakù. Educare dappertutto”, selezionato da Con i Bambini nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile, hanno trovato una passione irresistibile.

Grazie alle tutor Angela Longobardi e Rosita Sosto Archimio scelte dall’Associazione Ai.Bi. per gestire l’attività, e alle dirigenti scolastiche Fabiola Toricco dell’istituto comprensivo Denza di Castellammare di Stabia, Rosa Petrillo del Principe di Piemonte di Santa Maria Capua Vetere, Mirella Amato del Calcedonia e Ida Lenza del Montalcini, una ventina di studenti dei tre territori campani ha infatti scoperto il cuore pulsante della radio, quello che la rende fascinosa e intramontabile.

Parola di Sabrina Galdi, 11 anni, studentessa della I B della scuola Calcedonia. “Questo laboratorio rappresenta per me un momento molto interessante, perché mi ha dato la possibilità di conoscere un mondo nuovo – ha spiegato – Diciamo che è stata allo stesso tempo una esperienza formativa, ma anche molto divertente, perché abbiamo giocato a scambiarci i ruoli e abbiamo così provato a vestire i panni di uno speaker come di un tecnico del suono. Un’emozione unica che porterò per sempre nel mio cuore ed un percorso che consiglio assolutamente a tutti di intraprendere”.

Sulla stessa lunghezza d’onda anche Barbara Vitale, 11 anni, alunna della I D dell’istituto Principe di Piemonte: “Questa esperienza mi ha stregato – ha ammesso – La radio mi è sempre piaciuta e, oggi ancora di più, spero che in futuro possa diventare il mio lavoro. Adoro scrivere, parlare, avere contatti con il pubblico, gestire una rubrica. In pratica in un’unica attività sono racchiusi tutti quelli che sono i miei interessi e le mie passioni”.

Il “veterano” è Antonio De Napoli, 13 anni, allievo della III E dell’istituto Denza: “Per me è il secondo anno che seguo questo corso – ha raccontato – e non me ne sono mai pentito. Anzi, in particolare durante le lunghe settimane di quarantena dettate dall’emergenza sanitaria, essere collegato con le nostre tutor e con i miei compagni è stato di grande aiuto per me, perché mi ha aiutato ad affrontare un periodo sicuramente non facile. Il ricordo più bello? L’intervista a Gaetano Amato. Mi sono divertito da morire ed è uno dei motivi per cui non può non piacerti la radio. Confesso che all’inizio ero un po’ scettico, poi mi sono lasciato andare e i risultati hanno ampiamente superato le mie aspettative”.

 

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