Sport, artigianato, danza, teatro: a che punto siamo in Panthakù?

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Mercoledì 5 maggio dalle ore 19 la diretta Facebook con alcuni partner del progetto

 

In genere, quando si dice “è tempo di bilanci”, c’è spesso il rischio che i polsi tremino. Ma quando si lavora con energia, passione, entusiasmo e ce la si mette tutta per raggiungere un obiettivo, allora il momento di tirare le somme non può che trasformarsi in una occasione di gioia, perché quel confronto porterà certamente tante soddisfazioni e, cosa ancora più importante, tantissime idee da cui ripartire con slancio e rinnovata voglia di fare.

Ed è esattamente quello che accadrà mercoledì 5 maggio dalle ore 19, nel corso di uno dei più partecipati appuntamenti con “I mercoledì di Panthakù” del progetto con Ai.Bi. capofila “Panthakù. Educare dappertutto”, selezionato da Con i Bambini nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile. Una diretta Facebook da seguire sul gruppo di Panthakù da non perdere, perché, moderati dalla giornalista Concita De Luca, a confrontarsi sui passi finora mossi, sui risultati raggiunti e su quelli ancora da conquistare, ci saranno: Pino D’Andrea per il CSI (Centro sportivo italiano) di Salerno, Simona Paolillo per la CNA (Confederazione Nazionale dell’artigianato e della piccola e media impresa) di Salerno, Antonella Iannone per l’associazione Campania Danza e Virna Prescenzo per l’Associazione Il piccolo teatro del Giullare.

L’importanza dello sport e la trasmissione dei valori che le diverse discipline sanno trasmettere ai più giovani; la curiosità di scoprire il dietro le quinte dei mestieri che un domani potrebbero vedere protagonisti gli studenti delle scuole coinvolte nel progetto “Panthakù. Educare dappertutto”; la danza come messaggio universale di armonia e di concordia tra i popoli; il teatro come nuova porta aperta sul mondo e volano per individuare talenti e accrescere il bagaglio culturale di ognuno, a partire dalle sensibilità dei singoli che, riunite nel gruppo, cementano l’identità collettiva.

E ancora, la potenza della rete dei partner, che anche in un momento così complesso come quello che stiamo vivendo legato all’emergenza sanitaria, è riuscita nel compito più difficile e ambizioso: tenere la mano ai ragazzi e alle famiglie, ma anche offrire un valido supporto ai docenti che, per primi, hanno dovuto rimodulare linguaggi e offerta formativa. Progetti per il futuro? Tanti, tantissimi. E per ognuno sarà un momento di festa.

 

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