Genitori insieme ad Ai.Bi. per il benessere delle relazioni familiari

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Due a Salerno, due a Castellammare di Stabia e uno a S.Maria Capua Vetere: sono i gruppi genitori partiti con il progetto Panthakù

 

Fino a qualche anno fa, il dubbio che logorava le famiglie degli adolescenti e dei preadolescenti, era sostanzialmente questo: come accordare maggiore libertà ai propri figli, acconsentendo alle loro legittime richieste di autonomia, senza tuttavia perderne il controllo. Oggi, la ricerca di quel sano giusto mezzo che ogni mamma e papà si sforza di conquistare in una delle fasi più delicate della vita dei propri figli, è diventata ancora più complessa, perché va calibrata non solo sull’esistenza reale, ma anche su quella virtuale.

“Temo che i social network possano mascherare delle solitudini, perché sono conversazioni a distanza. Certo, ci aiutano a essere più informati – sostiene Gad Lerner – a verificare in tempo reale la veridicità delle notizie. Ma pensare che quella sia la compagnia mi sembra piuttosto critico, soprattutto per dei giovani”.

Genitori Castellammare parrocchia

Ed è esattamente quello che si sta verificando oggi, tra gli under quindici e non solo, come confermano le esperienze di Lucia Ciaramella e Giovanna Buonocore. Psicologhe, impegnate nel progetto “Panthakù. Educare dappertutto”, portano avanti – la prima tra Castellamare di Stabia e Santa Maria Capua Vetere, la seconda su Salerno – il non semplice compito di affiancare le famiglie e sostenerle nell’iter di comprensione e gestione dei propri figli.

“Una delle problematiche che più di frequente viene sollevata dai genitori – racconta Ciaramella – è come riuscire a spingere i propri figli a usare il tempo libero extrascolastico per un’aggregazione sana con i propri coetanei, dal momento che molti di loro preferiscono incontrarsi in spazi virtuali”.

Genitori S Maria C V

Il riferimento non è solo ai social in senso stretto, ma anche alle playstation che scatenano meccanismi di insana competizione: “Seguono gli youtuber che insegnano loro, attraverso tutorial, come aumentare il loro punteggio, perché più cresci, in termini di numeri e di like, più diventi popolare e polarizzatore di consensi”. Ma com’è noto, il consolidamento dell’autostima non può passare per il conteggio matematico dei “mi piace”.

Non sono da meno le preoccupazioni per le chat di WhatsApp, al cui interno i ragazzi sfoggiano un linguaggio spesso violento o comunque più crudo rispetto a quello usato nel confronto de visu. “Il nostro ruolo è quello di fare da cinghia emozionale tra i figli e le famiglie – spiega Buonocore – Io cerco di utilizzare una metodologia interattiva, spingendoli a tirar fuori le proprie emozioni e invitandoli a tenere una sorta di diario di bordo. Le tematiche sono comuni: come gestire gli inevitabili conflitti con i figli, come e quando affrontare un discorso sulla sessualità e, soprattutto, come intervenire rispetto al tempo speso per i social, che invece potrebbe essere investito diversamente”.

Genitori Castellammare scuola

Grazie ad Ai.Bi. Associazione Amici dei Bambini, le famiglie degli Istituti comprensivi “Principe di Piemonte”, “Denza”, “Montalcini” e “Calcedonia”, e tutti i genitori che vorranno unirsi a loro grazie al coinvolgimento delle parrocchie Maria SS. Della Medaglia Miracolosa di Salerno e Sant’Antonio di Padova di Castellammare di Stabia, potranno diventare mese dopo mese più consapevoli e più “forti”, perché comprendere i desideri dei figli e farli propri, rappresenta un valore aggiunto per scongiurare il rischio della dispersione scolastica e professionale.

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