Dimmi come ti vesti e ti dirò chi sei: all’IC Calcedonia di Salerno lezioni di moda con Panthakù
di Ai.Bi. Associazione Amici dei Bambini
Valentina Biancullo, stilista e modellista della CNA di Salerno, è l’esperta che ha accompagnato i teen alunni alla scoperta di un mondo affascinante
“I vestiti che preferisco sono quelli che io invento per una vita che non esiste ancora, il mondo di domani”. A dirlo era il celebre stilista italiano naturalizzato francese Pierre Cardin e non c’è frase più indicata per sintetizzare il lavoro di Valentina Biancullo, stilista e modellista della CNA di Salerno, confederazione nazionale artigiani, che per cinque lezioni ha seguito i teen alunni della scuola Calcedonia di Salerno per insegnare loro i segreti di un mondo contrassegnato dall’indiscutibile fascino.
Lo stage di moda rientrava nel ricco cartellone di attività di “Panthakù. Educare dappertutto”, il progetto con capofila Ai.Bi. Associazione Amici dei Bambini, selezionato da Con i bambini nell’ambito del fondo per il contrasto della povertà educativa minorile.
“Il mio obiettivo era di provare a fare innamorare della moda i miei studenti. Con loro abbiamo discusso di tendenze e di come intercettarle, di colori e di intuizioni visionarie di chi realizza un capo o un campionario, ma anche di quelle che sono le ispirazioni che dettano il lavoro dei grandi stilisti”, racconta Biancullo.
Se è noto che i colori cult di quest’anno sono il lilla, il celeste polvere e il rosso in tutte le sue infinite variazioni cromatiche, è altrettanto evidente che, scopo del laboratorio, in linea con la filosofia di Panthakù, è quello di scoprire talenti e di far emergere passioni. “La moda è innanzitutto una passione – continua Biancullo – O ce l’hai oppure no. Credo che i ragazzi non debbano essere condizionati, ma semmai orientati per implementare la loro creatività e mettere a punto le proprie competenze. Poi il resto verrà da solo”.
La fascia di età con cui l’esperta è stata chiamata a confrontarsi non è semplice da gestire da questo punto di vista. La preadolescenza e l’adolescenza sono periodi in cui è facile tendere ad uniformarsi per piacere alla massa, ma anche a non trovarsi a proprio agio con il corpo che cambia. “E’ una stagione della vita per la quale siamo passati tutti – incalza la stilista e modellista – Con il tempo si cambia, si recupera una propria identità e si riesce a trovare anche un proprio stile che vada oltre i condizionamenti. Molto conta l’ambiente familiare e il contesto sociale in cui si cresce. Questo aiuta a crescere e a formarsi delle proprie idee che saranno utili anche oltre il campo dell’abbigliamento e degli accessori”.
Perché, come insegnano i sociologi, la moda non è solo frivolezza o voglia di presentarsi al meglio, è anche un importante tassello della nostra società, capace di raccontare, con una linea o un semplice tocco di colore, le evoluzioni delle comunità e del loro modo di relazionarsi. Ci sono le storie, le personalità, i conflitti, i desideri, le aspirazioni: oltre il glamour, c’è un mondo fatto di frammenti, che uniti insieme, restituiscono la narrazione della storia collettiva.
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