Parola e movimento: nelle scuole Calcedonia e Montalcini di Salerno con Panthakù il teatro è a 360°
di Ai.Bi. Associazione Amici dei Bambini
Virna Prescenzo e Teresa Di Florio anime del laboratorio di Panthakù dove la creatività è di casa
Teatro e movimento. Parola e azione. Creatività e sensibilità. Sono questi i binari che attraverseranno, con la grazia che le contraddistingue, Virna Prescenzo e Teresa di Florio, delle associazioni Campania Danza e Compagnia del Giullare.
Sono loro le due esperte che stanno accompagnando gli studenti degli istituti salernitani Calcedonia e Montalcini in un lungo e variegato viaggio teso alla scoperta delle proprie emozioni e delle proprie potenzialità.
E’ uno dei laboratori di “Panthakù. Educare dappertutto”, il progetto con capofila Ai.Bi. Associazione Amici dei Bambini, selezionato da Con i bambini nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile.
Dopo le lezioni on line, imposte dall’emergenza sanitaria, finalmente gli alunni sono tornati a guardarsi negli occhi e stringersi intorno alle due professioniste che lavoreranno in sinergia, sia sul corpo che sulla mente. Dopo il necessario momento conoscitivo, teso a comprendere le aspettative e le inclinazioni di tutti i partecipanti, si passerà all’elaborazione di un testo, realizzato dagli stessi ragazzi.
Sarà questa la base di partenza per imparare non solo le principali regole della scrittura creativa, ma anche elementi di dizione e recitazione e per capire come relazionarsi con il proprio corpo all’interno di uno spazio, fino ad averne padronanza e a superare paure e inibizioni.
Nulla è scontato e tutto può succedere: “Il nostro obiettivo – racconta Virna Prescenzo – è quello di mettere gli studenti a proprio agio e di far capire loro come il teatro e il movimento siano due facce della stessa medaglia. Lo faremo in maniera divertente, aiutandoci con dei giochi che possano metterli nelle condizioni di sentire il ritmo, di andare oltre lo scoglio di eventuali timidezze e di aprirsi a trecentosessanta gradi per raccontarsi”.
Poi, strada facendo, sarà realizzato un lavoro finale che porterà in scena sacrifici e ambizioni, ma soprattutto i successi che i partecipanti riusciranno a conquistare.
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