Resilienza: la parola chiave per vincere la sfida post covid e tornare alla normalità
di Ai.Bi. Associazione Amici dei Bambini
Mercoledì 26 maggio ore 19 la diretta Facebook di Panthakù della rubrica “Diretta(mente) in famiglia”: una coppia di genitori a confronto con le psicologhe Buonocore e Ciaramella
Il mondo ci spezza tutti quanti, diceva Ernest Hemingway, ma solo alcuni diventano più forti, laddove sono stati spezzati. Ed è forse la frase più efficace per sintetizzare al meglio le tante sfumature della parola resilienza, termine sicuramente abusato in particolare dall’inizio della pandemia. Quante volte si sono moltiplicati gli inviti a essere resilienti, quante volte abbiamo letto pillole di resilienza e quante volte abbiamo provato a fare nostra questa lezione? Tante, in quindici lunghi mesi di rinunce e sacrifici, ma i risultati non si sono visti sempre, o quantomeno, non nel modo sperato.
Questa volta, però sarà diverso. Perché a parlare di resilienza ci saranno le due psicologhe del progetto con Ai.Bi. capofila “Panthakù. Educare dappertutto”, selezionato da Con i Bambini nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile, Giovanna Buonocore e Lucia Ciaramella. Saranno loro le guide dell’incontro di mercoledì 26 (ore 19, sul gruppo Facebook di Panthakù), che vedrà protagonista una coppia di genitori, chiamata a raccontarsi e a raccontare, attraverso le proprie esperienze, quanto sia stato difficile e al tempo stesso necessario esercitare questa arte, all’interno delle dinamiche familiari e relazionali, per cavalcare l’onda che invece avrebbe potuto travolgerci emotivamente.
“Il termine resilienza può essere applicato ad ambiti differenti – spiega Buonocore – In psicologia si intende la capacità degli individui di affrontare e superare eventi traumatici, che ognuno vive sulla propria pelle in maniera diversa dall’altro. Scopo della nostra chiacchierata in diretta, sarà infatti quello di fornire dei consigli utili per riuscire a riadattarci a un nuovo contesto e tornare alla tanto agognata normalità”. Un passaggio che rischia di sembrare scontato, anche se non lo è affatto.
Un esempio lampante è dato proprio da adolescenti e preadolescenti, ragazze e ragazzi che si trovano in un momento complesso e delicato della loro vita e della costruzione del loro io. “Lavorando a stretto contatto con loro – continua Buonocore – ho infatti notato che molti hanno avuto difficoltà a modificare i comportamenti e le abitudini che erano stati imposti dalla pandemia. C’è stato chi non è voluto uscire di casa, anche quando questo era consentito, chi non si è tolto il pigiama durante il giorno perché si era lasciato andare, chi continua ad avere grandi difficoltà nel fidarsi degli altri.
Insomma, nonostante tutti vogliamo ardentemente riappropriarci, con tutte le cautele, della vita pre Covid, non è così semplice riuscirci”. La ripresa, dunque, per quanto desiderata, non è automatica. O almeno non lo è per tutti. Come superare questo nuovo scoglio? Partendo da un assunto fondamentale: “le modalità di ripresa – continua la psicologa – dipendono solo da noi. Prima avevamo delle regole da rispettare che ci erano state imposte. Adesso sta solo a noi riadattare le nostre vite e provare, con tutte le precauzioni del caso, a riacquistare la fiducia e a vincere la paura”.
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