Tra palloni e scaramucce, al Principe di Piemonte si cresce giocando insieme ad Ai.Bi. e al CSI
di Ai.Bi. Associazione Amici dei Bambini
Per gli alunni impegnati con la squadra di pallavolo Panthakù CSI Caserta fra poco arriverà il torneo…
Non si cresce solo studiando sui libri di testo. O arricchendo il proprio bagaglio culturale con la lettura dei classici. E neppure dedicandosi alle proprie passioni come il cinema, il teatro, l’arte o i fumetti. Lo sport rappresenta infatti una palestra validissima per diventare adulti, imparando a fare squadra e a rispettare le regole. Del resto, lo sosteneva già con passione Pierre de Coubertin: “Lo sport va a cercare la paura per dominarla, la fatica per trionfarne, la difficoltà per vincerla”.
E potrebbe essere sintetizzata proprio così l’esperienza che stanno vivendo gli alunni dell’istituto comprensivo Principe di Piemonte di Santa Maria Capua Vetere, grazie alla squadra di pallavolo nata grazie agli esperti del CSI di Caserta nell’ambito del progetto “Panthakù. Educare dappertutto”, selezionato dall’Impresa Sociale Con i Bambini nell’ambito del Fondo contro la povertà educativa minorile.
Lo sa bene Antonietta Damiano, allenatrice, che con uno staff di colleghi, ogni lunedì e giovedì pomeriggio, segue i progressi di tredici giocatori in erba, aiutandoli ad affinare la tecnica, ma anche e soprattutto a comprendere che fare sport significa saper stare insieme.
“Ogni tanto ci troviamo a sedare qualche scaramuccia – racconta – ma anche questo fa parte del gioco. Anzi, per noi rappresenta un’occasione importante per far capire ai ragazzi che i conflitti devono esserci, perché il confronto è necessario, ma che bisogna saperli gestire nel modo più corretto. E in questo le attività di gruppo sono molto preziose”.
Ai “vecchi” frequentatori dell’anno scorso si sono aggiunte delle new entry “e sono tutti felicissimi, perché se inizialmente avevano preso questo corso come una delle tante attività didattiche messe in campo dalla scuola, adesso lo seguono con grinta ed entusiasmo e anche i meno esperti si sforzano per dare sempre il meglio di se stessi”.
Gli allenatori, poi, finiscono inevitabilmente per diventare anche confidenti e scambiare consigli legati ai problemi che appartengono a un’età così delicata come l’adolescenza. Uno scambio continuo che arricchisce gli uni e gli altri.
Ma quando potremo vederli in azione? A breve sarà organizzato un campionato. Ed è lì che gli studenti saranno chiamati ad esprimersi in tutta la loro bravura ed energia.
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