Le Officine Urbane per una città a misura di bambini e ragazzi: a Cagliari parte il Progetto OUTSIDERS

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Offrire una opportunità concreta di relazione, educazione e inclusione a circa seicento bambini e ragazzi del Comune di Cagliari e alle loro famiglie, e insieme far crescere il territorio creando una vera e propria “comunità educante”. Sono questi gli obiettivi del Progetto OUTSIDERS, acronimo di Officine Urbane Trasformative: Strumenti Innovativi nella Didattica, nell’Educazione e nelle Relazioni Sociali.

L’Ente Capofila è la cooperativa Panta Rei Sardegna, che insieme a Fondazione Zancan, Sardex, Centro di Giustizia Minorile, Comune di Cagliari, CRS4, la Scuola Santa Caterina, La Libreria Tuttestorie e RE.COH. ha strutturato un piano d’azione di durata triennale nel progetto, selezionato dall’Impresa Sociale Con i Bambini nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile.
Saranno attivate nel territorio di Cagliari quattro Officine Urbane Trasformative (Officina Famiglia, Scuola, Bambini e Ragazzi, Comunità) e una Base, uno spazio fisico e relazionale di co-progettazione e innovazione.

LO SCENARIO
Ci muoviamo in una situazione articolata: i bambini e i ragazzi in carico al Settore Tutela del Comune sono circa mille. Manifestano il loro disagio in famiglia, a scuola, nei centri di aggregazione ma che ancora non sono arrivati all’attenzione del servizio sociale professionale.
OUTSIDERS è partito negli ultimi mesi del 2020 con la “Ricerca Azione sui bisogni”, una raccolta di osservazioni e questionari che ha il suo centro nevralgico nel plesso della Scuola Santa Caterina di Cagliari, che con i suoi 900 studentesse e studenti e relative famiglie e insegnanti rappresenta una preziosa opportunità di creazione di quella “comunità educante” in cui tutti si sentono artefici e responsabili, e nella quale i bisogni e i talenti vengono “visti” e riconosciuti.

UN OTTIMO INIZIO
La Ricerca Azione, curata da Ivano Orofino, pedagogista e ideatore del Modello Evolutivo dei Bisogni, si è articolata per ora in 156 questionari per gli adulti e 80 questionari dalla scuola primaria, le cui risposte hanno fatto emergere alcuni primi interessanti elementi che guideranno il percorso: gli adulti raccontano un gran desiderio di “alleanza educativa”, mentre i bambini della primaria esprimono una duplice richiesta: “interessami” ed “aiutami a coltivare i miei interessi”.
Sono spunti fondamentali per capire come e dove indirizzare l’azione educativa dell’Officina famiglia, che è partita a dicembre del 2020 con le prime richieste degli insegnanti e il 26 marzo nella scuola A. Riva di Cagliari con “Train to skills”, un laboratorio per bambine e bambini che Matteo Salaris, pedagogista della cooperativa Panta Rei Sardegna (ente capofila), riassume così: “Si tratta di proporre una riflessione da una loro esperienza e un loro desiderio: leggere insieme un testo e osservarsi reciprocamente con un taccuino e domandarsi come sto io e come sta l’altro, cosa penso sia il suo stato d’animo, da quali segnali io posso riconoscerlo e soprattutto cosa posso fare perché entrambi possiamo stare bene insieme. Tutto contornato da gioco, leggerezza, tante risate.”
E così anche gli Atelier, curati da Emanuele Ortu per la Libreria Tuttestorie, diventano formidabili occasioni per esplorare il mondo, a partire dalle prime 25 classi dell’infanzia, primaria e secondaria di primo grado.

LA RETE OUTSIDERS
Quella di Outsiders è una visione d’insieme in cui il CRS4, con il gruppo Tecnologie dell’educazione, per esempio, parteciperà con una “cassetta dei talenti” (strumenti tecnologici multimediali per i ragazzi e i loro insegnanti), la Cooperativa Tuttestorie con i laboratori artistici e scientifici, Sardex con una local pay per le famiglie dedicata ai prodotti culturali del territorio (Cinema, associazioni sportive, che poi re-investiranno una parte in un Fondo culturale ad hoc), RE.COH. sensibilizzerà sulla cultura dell’abitare sociale e dell’Auto Mutuo Aiuto, mentre il sostegno istituzionale è assicurato dal Comune di Cagliari e dal Centro di Giustizia Minorile, attraverso la formazione al mentoring e il supporto metodologico al Panta Rei Sardegna che selezionerà e formerà i “mentori” per i ragazzi più grandi, figure di cura e riferimento.
La Fondazione Zancan invece si occuperà della valutazione d’impatto, dopo aver già indagato la situazione sociale in Sardegna. Uno scenario difficile, caratterizzato dalla tendenza dei nuclei familiari più fragili a ereditare, quasi tramandare, la fragilità economica e educativa (ricerche Zancan 2016/17), la debolezza delle relazioni sociali e intrafamiliari segnalata dai ragazzi intervistati e l’assenza di reti di solidarietà familiare (su 101 minori inseriti in comunità 14 vanno in affido, secondo i dati del Bilancio sociale 2018).

LA NOSTRA VISIONE
Nello scenario complessivo, è importante ricordare che secondo i dati EUROSTAT, in Sardegna le persone a rischio povertà ed esclusione sociale sono 610.415, pari al 3,5 % del valore complessivo nazionale, e che la pandemia da Covid-19 ha peggiorato la situazione delle famiglie più fragili: tutti elementi che impongono la necessità di ripensare l’aiuto reso nelle povertà educative e nella tutela dei diritti dei minori in genere.
La caratteristica di OUTSIDERS infatti non è quella di “erogare prestazioni”, ma piuttosto di riattivare le risorse di ognuno, con progetti partecipati con gli adulti di riferimento dei bambini e dei ragazzi, e con il preciso intento di connettere maggiormente i contesti educanti della Città.

Come spiega Marta Chessa, vicepresidente e direttrice della Cooperativa Panta Rei Sardegna, il soggetto che guida il gruppo di partner: “Gli Enti pubblici e privati si ritrovano insieme per fare di Cagliari una Officina Urbana, cioè un contesto in cui si riflette e agisce insieme, proprio come in un’officina, ognuno con la propria specificità. L’obiettivo del progetto è la costruzione di legami fiduciari e di incontri, in cui i bisogni e le capacità delle persone più fragili vengono accolte e fatti fiorire, grazie al lavoro condiviso di tutti i partner, del nostro team di psicologi, educatori, counselor e delle famiglie, dei bambini e delle bambine del nostro territorio a cui vogliamo dare sempre maggiori opportunità”.

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