La Scuola Aperta e l’educatore di istituto a Mozzate
di cooperativapettirosso
Un’idea nata nel lontano 2014, una scommessa per tentare di dare risposte ad un bisogno concreto presente nei nostri ragazzi: Dove stare al pomeriggio se non per strada? Come costruire un ambiente stimolante, interessante dove poter stare con gli amici, essere supportati nei compiti e avere occasione di svolgere attività creative e ludiche?
Dalla collaborazione fra scuola, comune, parrocchie, comitato genitori ha preso forma il progetto Scuola Aperta, uno spazio che consente di mettere a disposizione un ambiente socializzante, dove essere supportati per lo svolgimento dei compiti, la possibilità di fare esperienze artistiche, scientifiche, creative. Soprattutto uno spazio in cui i diversi bisogni possono darsi una reciproca risposta, dai bambini con maggiori fragilità sociale e culturale alle eccellenze – basti pensare alla redazione del Giornalino o ai laboratori di robotica e di informatica che si sono realizzati negli anni – che trovano l’occasione per arricchirsi reciprocamente.
La nostra attenzione si concentra sulla valorizzazione delle caratteristiche di ciascuno: i ragazzi più fragili traggono vantaggio dai compagni maggiormente motivati dallo svolgimento delle attività con la metodologia del peer to peer, mentre i ragazzi cognitivamente più portati hanno occasione di sperimentare forme di socializzazione e la messa in campo di soft skills.
La presenza degli educatori, inseriti a pieno titolo nella progettazione dell’offerta formativa, ha consentito di dare forma, volto e anima a questo spazio.
Nei pomeriggi e nei mesi estivi la scuola secondaria si colora con molteplici attività che divengono occasione per incrociare opportunità ed intercettare bisogni.
I docenti e gli educatori hanno potuto usufruire della supervisione da parte dell’università Cattolica nello svolgimento delle attività, nell’ottica di avere un feedback circa l’efficacia delle metodologie messe in campo nel corso degli anni.
Il nostro intento è quello di costruire una rete di monitoraggio del progetto di Scuola Aperta al fine di analizzare e seguire le ricadute nella didattica dei ragazzi che frequentano i laboratori pomeridiani, nell’ottica di un supporto che si riveli sempre maggiormente efficace e nella prospettiva di coniugare la didattica tradizionale con gli spazi extracurricolari, anche al fine della valutazione delle competenze acquisite.
Dalla sinergia fra docenti ed educatori coinvolti e coordinatori dei consigli di classe con ragazzi presenti durante la Scuola Aperta è possibile monitorare la situazione didattica e coinvolgere tutto il consiglio di classe nel percorso di maturazione di ciascun ragazzo in un’ottica di valorizzazione delle competenze acquisite anche in ambito non strettamente scolastico.
Lo sguardo con cui i ragazzi vengono visti nei momenti meno strutturati come quelli in analisi è prezioso per i docenti curriculari purché ci si muova in un clima di conoscenza delle azioni intraprese e di collaborazione. Preziosa opportunità inoltre è costituita dall’inserimento in diverse classi in orario curriculare degli educatori con il compito di osservare i ragazzi che presentano maggiori fragilità e che frequentano anche gli spazi della Scuola Aperta, nell’ottica di favorire lo scambio di informazioni e di intercettare tutte quelle situazioni di potenziale dispersione prima che divengano ingestibili.
Dalla prima esperienza messa in campo nel secondo quadrimestre dell’anno scolastico 2014/15 alla sua messa a sistema con l’inserimento nel PTOF di istituto, al potenziamento dello stesso attraverso la partecipazione al progetto Non Uno di Meno, passando attraverso la pandemia con l’indispensabile declinazione attraverso l’utilizzo dello strumento multimediale per tentare di mantenere una vicinanza concreta la presenza degli educatori al fianco delle altre figure di riferimento è diventata strutturale presso l’istituto comprensivo di Mozzate.
Tante le situazioni intercettate e monitorate, tanti i bisogni intercettati, tante le risposte costruite e condivise.
La nostra idea, nel mutevole panorama odierno e all’interno della complessità in essere, ha preso forma ed è divenuta realtà trasformando gli ostacoli in preziose opportunità di crescita per tutti i soggetti in gioco.
Laura Mauri
Dirigente Istituto Comprensivo Mozzate
Ti potrebbe interessare
Affettività e sessualità – un percorso per conoscersi meglio
di enaiplombardia
Presso l’istituto comprensivo Como Rebbio è stato attivato un progetto di affettività e sessualità dedicato agli studenti delle classi terze della scuola...
Non siamo vasi da riempire
di enaiplombardia
Il progetto Non uno di meno– Per educare un bambino ci vuole un villaggio nonostante le difficoltà imposte dall’emergenza pandemica non ha mai...
Una palestra creativa online
di enaiplombardia
Presso dell’I.T.E.S. Caio Plinio di Como è stato attivato, nell’ambito del progetto Non uno di meno selezionato dall’impresa sociale Con i Bambini...