Emidio, il nonno contadino
di Auser
Un proverbio umbro dice che “i vecchi sono buoni pure come ceppi vicino al fuoco” un’espressioni della tradizione contadina piena di saggezza e di verità. Come ci ricorda Emidio Graziani nonno di comunità di Nottoria di Norcia una frazione del Comune di Norcia in provincia di Perugia a quasi mille metri d’altezza “le persone anziane possono sempre dare molto agli altri, essere utili, quel proverbio ci ricorda che sono una risorsa sempre”.
73 anni, una lunga carriere alla spalle come insegnante di religione nei licei e tante passioni coltivate con amore come la terra, la natura e la scrittura. Ma anche una grande attitudine a stare con i più piccoli, a farli sognare con storie meravigliose e giochi fantasiosi quanto semplici.
Per tanti sabati, fino a quando il maledetto Covid non ha sconvolte le vite di tutti – Emidio Graziani ha intrattenuto come volontario Auser un gruppo di otto bambini dai 3 ai 6 anni di Norcia.
“I genitori erano al lavoro, soprattutto famiglie straniere di origine macedone, l’asilo chiuso e attraverso questo progetto abbiamo dato il nostro contributo”.
Li ha fatti giocare con i lego, il pongo, i pennarelli “facevamo il gioco dell’elicottero immaginando di toccare il cielo con un dito, facevamo il girotondo insieme, con una piccola palla di spugna che mi portavo da casa li facevo divertire nel corridoio e con le molliche e le briciole di pane nel palmo della mano attiravamo gli uccellini”. Giochi semplici, divertenti, attinti spesso dal suo forte legame con la tradizione contadina di cui Emidio parla con orgoglio. “Ho provato anche a raccontare storie, prendevo una favola e la raccontavo con parole mie come si faceva una volta nelle campagne quando ci si trovava tutti nella stalla ad ascoltare le storie del nonno”.
La voce di Emidio è dolce e pacata, rassicurante. Con questa voce durante il lockdown ha preparato una serie di brevi video raccontando a puntate la storia della pecora Claretta un racconto scritto da lui dove fantasia e ricordi reali si intrecciano. “E’ la storia di una pecora senza gregge. Ogni volta leggevo una pagina, per non più di quattro o cinque minuti, ho saputo che ai bambini è piaciuta molto.”
Interagire con i più piccoli è stata per Emidio un’esperienza straordinaria “un bagaglio di grande valore”. Usa le parole come pienezza, ricchezza, crescita “il mondo dei bambini è una sorpresa continua, è un mondo fertile, pieno di risorse, ti fanno sentire incantato, pieno di energie. Ti scopri e ti sorprendi. Vorrei ricominciare da capo la mia vita ma con l’esperienza di oggi”.
Ora che il progetto si avvia alla conclusione resta il rammarico di non aver potuto accompagnare i bambini in uscite esterne “li volevo portare alla grande quercia di Nottoria, dove ci portavo già i miei figli da piccoli, un albero che è lì da secoli, bellissimo e potente”.
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