Umbria, sportelli sociali e spazi educativi per le famiglie fragili
di Auser
E’ entrato nel vivo in Umbria nei comuni di Città della Pieve, Castiglione del Lago, Norcia, e Cascia il progetto “I nonni come fattore di potenziamento della comunità educante a sostegno delle fragilità genitoriali”, selezionato dall’impresa sociale Con i Bambini nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile.
Il progetto punta a creare una vera e propria rete di “Nonne e nonni di comunità” per dare supporto alle genitorialità fragili e valorizzare le risorse che i nonni volontari Auser possono offrire soprattutto in territori dove i servizi scarseggiano e povertà educativa ed economica si sommano. Il progetto della durata di tre anni, vede come capofila Auser Lombardia e può contare su una vasta rete di partner tra cui Comuni, cooperative sociali, l’Università Bicocca di Milano e l’ Istituto degli innocenti di Firenze. Quattro le regioni interessate: Lombardia, Toscana, Umbria e Basilicata.
Lo scorso 26 marzo 2019 il progetto è stato presentato a Perugia in un evento pubblico dal titolo “Pochi bambini ma tanti nonni: un’opportunità contro le povertà educative” che si è svolto presso la Sala del Consiglio provinciale in piazza Italia.
In Umbria i territori, ancora compromessi dal recente terremoto, presentano nuclei familiari vulnerabili, fragili, incerti, spesso stranieri. Il sisma del 2016 ha lasciato ferite profonde nelle comunità, un forte senso di sfiducia ed aumentato i rischi di spopolamento proprio da parte delle famiglie più giovani. Questi territori sono spesso in condizione di povertà economica, con una grande presenza di anziani e pochi bambini. Tuttavia proprio queste ragioni hanno indotto a sperimentare in quelle zone attività educative rivolti ai più piccoli che integrano ed ampliano i servizi esistenti.
Per dare un supporto alle famiglie sono stati avviati degli spazi educativi per bambini fino a 6 anni, luoghi in cui i più piccoli possono ogni sabato mattina, dalle 8.30 alle 12.30, giocare, creare, crescere con il supporto di educatori professionali e di “nonni volontari”. E per l’estate 2019 sarà operativo un centro estivo.
Sono stati inoltre attivati degli Sportelli Sociali in grado di fornire informazioni e accompagnamento alla rete dei servizi del territorio, consentiranno di avvicinare le famiglie sole e fragili soprattutto straniere.
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