Scheda Progetto

Titolo
Nidi di comunità

Soggetto Responsabile
Cooperativa Sociale Hayet

Territori
Benevento (BN), Sant’Angelo a Cupolo (BN, Sassinoro (BN), Roccabascerana (AV), Fontanarosa (AV), Campolattaro (BN), Pietrelcina (BN), San Bartolomeo in Galdo (BN),  Petruro Irpino (AV) – Campania;
Palermo (PA), Enna (EN), Caltanissetta (CL) – Sicilia;
Campobasso (CB), Bojano (CB) – Molise;
Lecce (LE), Biccari (FG) – Puglia;
Roseto Capo Spulico (CS) – Calabria;
Moncalieri (TO), Piobesi Torinese (TO), Avigliana (TO)  – Piemonte.

Importo deliberato
1.260.000 euro

Sintesi
Il progetto Nidi di Comunità mira ad attivare nuovi servizi per l’infanzia e potenziare quelli già esistenti, con particolare attenzione alla fascia 0-3, nelle province di attuazione del progetto delle seguenti regioni: Campania, Molise, Puglia, Sicilia, Calabria e Piemonte, sperimentando nuovi modelli di Welfare di comunità, soprattutto nelle aree rurali attraverso il coinvolgimento di piccoli comuni. Le azioni saranno volte ad incrementare e qualificare le possibilità di accesso e fruibilità dei servizi di cura ed educazione dei bambini e delle loro famiglie, attraverso l’integrazione dei servizi per la prima infanzia per rispondere in modo integrato ai diversi bisogni dei bambini e delle famiglie, nell’ottica di una presa in carico globale e di welfare comunitario. In particolare, Nidi di Comunità, vuole proteggere la prima infanzia, soprattutto quella proveniente da contesti a rischio (povertà, immigrazione) o con presenza di fattori di rischio evolutivo (sintomi precoci del disturbo del comportamento); promuovere i giusti orientamenti educativi in linea con la scienza pedagogica e sanitaria contemporanea; tutelare la coesione familiare e comunitaria attorno all’infante per ridurre la discrasia tra lavoro/esigenze di caring. Attraverso la creazione di agri-nidi di comunità (soprattutto nei territori del mezzogiorno in cui i servizi per la prima infanzia sono carenti e in alcuni casi inesistenti), vogliamo assicurare una presa in carico dell’infante, garantendogli l’accesso a processi di apprendimento peculiari che rispondono in modo innovativo alle nuove esigenze educative della società dovute alla complessità dei cosiddetti “millenials”, per i quali, fin dalla nascita, le attività digitali e sedentarie supereranno sempre le attività produttive e di gioco open air se non si interviene per tempo con la promozione di habitat e metodi didattici alternativi. Con gli agri-nido si vuole sperimentare un’alleanza nuova tra Scuole dell’infanzia, Agricoltura Sociale e percorsi di educazione alimentare, per provare ad invertire la rotta della povertà educativa, soprattutto in quei territori regionali in cui il tempo dei giovani trascorso davanti agli schermi o in habitat chiusi supera di gran lunga quello vissuto nella cooperazione sociale, nella lettura e nella “vita activa”. Con il progetto vogliamo attuare una presa in carico globale delle famiglie, soprattutto quelle in condizioni di vulnerabilità socioeconomica, creando percorsi di accompagnamento alla nascita, per garantire un servizio di accoglienza, ascolto e accompagnamento che i consultori, nei territori coinvolti nel progetto, spesso non sono in grado di attuare. Vogliamo poi attivare un “Percorso 100 giorni”, che mira alla presa in carico della famiglia dalla nascita del bambino fino ai successivi 100 giorni, per aiutare e sostenere i genitori, soprattutto dove sono presenti bambini con disabilità, attraverso attività di sostegno all’allattamento, corsi di educazione alimentare, di massaggio infantile e babywearing; e l’attivazione sul territorio di una banca del tempo per le famiglie e azioni di auto-mutuo aiuto.
Promuovere il diritto alla salute, all’educazione, alla protezione sociale del bambino e sostenere una relazione positiva con i genitori vogliono rappresentare una priorità di intervento per rompere il circolo vizioso della trasmissione dello svantaggio tra generazioni, per liberare i talenti e per far fiorire le capacità delle persone. Tali interventi possono essere un potente motore per la crescita del Paese, attraverso la promozione della giustizia sociale e dell’equità.

 

Partenariato

20 DI CULTURA; APS Camera a Sud; ASL LECCE; Associazione Rete Italiana di Cultura Popolare; Centro diurno S.S. Maria del Rosario di Scicli; COMUNE DI BICCARI; COMUNE DI ENNA; COMUNE DI FONTANAROSA; Comune di Lecce; Comune di Palermo; COMUNE DI PIETRELCINA; Comune Petruro Irpino; COMUNE ROSETO CAPO SPULICO; Cooperativa di Comunità Cives Campolattaro Società Cooperativa Sociale – E.T.S; Cooperativa di Comunità Conlaboro; Cooperativa di Comunità Ilex Società Cooperativa Sociale; Cooperativa di comunità La Pietra Angolare; Cooperativa di comunità Tilia; COOPERATIVA DI COMUNITA’ BICCARI; Cooperativa Sociale “Il Melograno” Onlus; Cooperativa Sociale “La Solidarietà” a r.l.; COOPERATIVA SOCIALE ENERG-ETICA CATANIA; Cooperativa Sociale Immaginaria A R.L. Onlus; COOPERATIVA SOCIALE l’IMPRONTA ONLUS;  Coordinamento Regionale Volontariato e Solidarietà Luciano Lama ONG Onlus; FEEDBACK società cooperativa sociale; Fondazione Angelo Affinita Onlus; Fondazione Campagna Amica; FORE COOPERATIVA SOCIALE ETS; Humana Coop. Soc. Arl; IC AMENDOLARA-ORIOLO-ROSETO CAPO SPULICO; idee in movimento soc. coop. soc.; Il Genio di Palermo; Italian Medical Resear; Manes; Mediterraneo Comune; OASIRPINA SOCIETA COOPERATIVA SOCIALE; PRESIDENZA NAZIONALE AZIONE CATTOLICA ITALIANA; Scuola Arcieristica Kà rman; SI PUO FARE-SOCIETA’ COOPERATIVA SOCIALE A RESPONSABILITA’ LIMITATA ONLUS; Società cooperativa GEA IRPINA Impresa Sociale Fattoria Sociale Onlus; Università degli Studi del Sannio – Dipartimento Scienze e Tecnologie;  Cooperativa Sociale Hayet.

Nidi di comunità