Genitori entusiasti e bimbi felici: a Petruro Irpino il successo di Nidi di Comunità
di hayetcoop
Entusiasti al punto che vorrebbero che le attività di Nidi di Comunità durassero tutto l’anno, senza interruzione alcuna.
Mamme e papà dei piccoli seguiti dagli educatori de ‘La pietra angolare’ di Petruro Irpino contentissimi del progetto e, soprattutto, dei risultati ottenuti dai loro figli.
E’ quanto emerso, in prima battuta, venerdì pomeriggio nel corso di un momento di confronto con i genitori dei bambini fortemente voluto dagli educatori del Nido e dalla psicologa Paola Cavuoto, alla presenza, in qualità di mediatore culturale, di Musah Awadu.
“E’ stata veramente una bella esperienza – commenta la dottoressa che si è insediata solo qualche giorno fa – Ho trovato veramente un bel contesto, una bella inclusione. I bambini, italiani e non, giocano insieme, condividono materiali implementando un’ampia gamma di abilità fondamentali per la loro crescita”.
Autonomia, consapevolezza di sé, capacità di problem solving: sono solo alcuni degli elementi su cui la psicologa ha tenuto a mettere l’accento facendo riferimento anche al pic-nic che aveva impegnato i bambini nel corso della stessa mattinata di venerdì.
“Abbiamo organizzato una gita in montagna, nei pressi di una chiesetta – ha raccontato l’educatrice Jenny Capozzi – Un’occasione per registrare tutti i progressi fatti dai nostri bambini al termine di questo anno di progetto”.
A partire dalla capacità di divertirsi insieme con poco, ad esempio con i rintocchi della campana del campanile su cui i bimbi hanno intonato antiche filastrocche.
“Per non parlare dell’alimentazione – ha aggiunto Jenny – Al Nido, inizialmente, praticamente nessuno dei bambini mangiava frutta. C’era addirittura chi era solito consumare patatine, snack di vario tipo e bibite gasate. Al pic-nic di venerdì hanno mangiato pere, non so quante pere – sorride – uva e noci”.
Le noci. “Non avendo lo schiaccianoci – racconta ancora Jenny – ho cominciato a romperne i gusci usando le pietre. E’ stato bellissimo vedere i bambini che, senza alcun capriccio o insofferenza, semplicemente per imitazione, hanno cominciato a fare come me”.
“Si chiama problem solving – precisa la dottoressa Cavuoto – è la capacità di trovare strategie per risolvere i problemi. E’ un’abilità importantissima per i bambini che, tra l’altro, come ho avuto modo di vedere in questi pochi giorni – sono a dir poco entusiasti di partecipare alle attività di Nidi di Comunità, un progetto, a mio avviso fondamentale soprattutto in realtà piccole come Petruro dal momento che, indubbiamente, favoriscono la coesione sul territorio”.
Un incontro prettamente conoscitivo, quindi, nel corso del quale sono stati toccati solo a volo d’angelo una serie di temi che saranno poi, singolarmente, oggetto dei prossimi incontri genitori-operatori. A partire, appunto, da pratiche di corretta alimentazione, passando per le difficoltà comunicative con le famiglie straniere che, in realtà, come ha osservato Jenny “intercorrono più tra noi adulti che tra i bambini, per i quali il limite linguistico viene ampiamente superato con il linguaggio del gioco, specie nelle attività di gruppo che di prassi prediligiamo”.
Si parlerà anche dell’importanza del gioco e delle attività manuali, del corretto uso di cellulari e della tv, della pratica dell’attività sportiva, di Art therapy, di educazione al rispetto dell’ambiente e degli animali, di raccolta differenziata dei rifiuti e riciclo creativo di materiali.
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