Quando il giovane sceglie la devianza: Un percorso di prevenzione e sfide educative
di navigazioni
Nella sua lunga esperienza di lavoro con i giovani attraverso interventi di prevenzione sulla Giustizia Minorile, la Cooperativa Il Sestante ha sviluppato e affinato la metodologia INFILM. Questo approccio, che si avvale di mappe, fiction e testimonianze, ha permesso di coinvolgere gli studenti in esperienze formative basate su simulazioni e giochi di ruolo, ispirati al reale percorso della giustizia minorile. L’obiettivo è far comprendere ai giovani l’importanza delle loro azioni e le conseguenze legali che ne possono derivare.
Recentemente, durante una serie di incontri preparatori con i docenti di un Istituto Comprensivo, è emerso un caso particolarmente complesso: un ragazzo di 13 anni era stato coinvolto in un episodio di aggressione scolastica, con sospetti legati anche allo spaccio di sostanze. La situazione era già sotto l’attenzione dei Servizi Sociali, ma nel corso di uno degli incontri in classe, il ragazzo ha richiesto un colloquio personale, ponendo domande specifiche riguardanti l’imputabilità per i minori di 14 anni.
Questa richiesta ha avviato un dialogo più profondo con la famiglia e con i Servizi Sociali, portando alla presa in carico del ragazzo nel progetto “Navigazioni”, un intervento dedicato al rischio conclamato di devianza. Nonostante il giovane avesse dimostrato segnali di responsabilità durante l’anno scolastico, concludendolo positivamente, successivamente sono emersi nuovi comportamenti problematici.
Il Crossing Team, composto dal referente del progetto, dall’educatore e dal Servizio Sociale territoriale, ha dovuto affrontare l’aggravarsi della situazione. Il giovane era stato coinvolto in episodi sempre più gravi. A causa del mancato rispetto del patto educativo sottoscritto dal giovane e dalla sua famiglia, si è deciso di interrompere la presa in carico.
Questa esperienza spinge a riflettere sulle responsabilità e i dilemmi etici degli educatori e degli assistenti sociali, in particolare riguardo al segreto professionale in situazioni in cui si viene a conoscenza di reati commessi da minori, soprattutto quando questi non sono procedibili d’ufficio. Un confronto professionale che solleva interrogativi e sfide quotidiane.
Il Crossing Team di Navigazioni continuerà a lavorare in stretta collaborazione con le scuole, le famiglie e i Servizi Sociali per sostenere i giovani come lui, con la speranza che, anche nei casi più complessi, ci sia sempre la possibilità di un cambiamento positivo.
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