L’arte di creare nuovi spazi di socialità
di navigazioni
Il tutto è maggiore della somma delle sue parti.
Il principio cardine della teoria della Gestalt ben riflette il clima che si respira all’interno del gruppo dei marinai di Navigazioni.
Progettare attività in grado di valorizzare le diverse sensibilità di ragazzi e operatori è un’operazione delicata e complessa che richiede la creazione di un setting che sia adeguato, studiato, cucito addosso come un vestito sartoriale alle diverse personalità che lo compongono.
Le attività di gruppo di Navigazioni hanno proprio questo obiettivo: creare uno spazio nuovo di socialità dove superare la rigidità del rapporto operatore-ragazzo e allo stesso tempo offrire un luogo neutro, scevro dalle ritualità e dal linguaggio da cui sono attorniati.
Viene data nuova importanza allo spazio sul piano interno ed esterno.
All’interno del gruppo i ragazzi, guidati dagli operatori, elaborano un proprio e nuovo linguaggio, un modo di comunicare alternativo che li aiuti a fare esperienza del Sé, a dare un nuovo significato alla propria individualità creando al tempo stesso uno spazio di condivisione ed elaborazione delle proprie esperienze individuando criticità spesso comuni e parallele. Come i binari di una rotaia i ragazzi capiscono di essere una persona unica ma che condivide esperienze simili conservandone sempre una dimensione soggettiva che va valorizzata, conosciuta e rispettata.
Esternamente invece, il concetto di spazio viene spogliato dalla complessità, semplificato, modificato, allargato attraverso la promozione di nuove esperienze che, grazie al lavoro sinergico con gli operatori, e un crossing team (CT) di esperti viene concepito in maniera diversa. Viene dato allo spazio una visione alternativa, rigenerata, potenziata, svincolata da una “normalità”, che spesso nelle vite di questi giovani corrisponde ad una modalità distorta, non sana e poco fruttuosa nel futuro.
Queste due modalità superano la loro somma quando i ragazzi riescono ad elaborare e condividere nuove regole e nuovi significati interiorizzati, compresi, e diventando operatori “Inter pares”.
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