Dispersione scolastica ed Educazione alla Legalità. Il progetto Navigazioni di Padova attivo sul territorio con proposte, azioni e riflessioni.

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Il progetto Navigazioni è rivolto a giovani della fascia di età 11/21 a rischio devianza o autori di reato segnalati dai servizi sociali territoriali o dall’Autorità Giudiziaria. Padova rientra in uno dei 5 territori di adesione selezionati, da “Con i Bambini”, insieme a Cinisello Balsamo, Alessandria, Savona, Pinerolo.

 “Noi della cooperativa GEA, in sinergia con le famiglie, i partner ed i servizi sociali, siamo attivi sul territorio di Padova, avvicinando i ragazzi con fragilità, in un percorso di accompagnamento e sostegno, che si prenda cura dei bisogni, e dia loro, strumenti concreti per il riconoscimento e la  crescita dei propri talenti”.

Ancora oggi il problema della dispersione scolastica, dell’istruzione minima garantita, è specchio di una povertà educativa che sembra non fare notizia nel nostro paese. L’organizzazione dell’istruzione e il piano formativo necessitano di essere ridiscussi, riadattati, attraverso occhi nuovi, un aggiornamento le cui finalità e aspirazioni andrebbero rielaborate a partire dalle richieste reali dei nostri ragazzi. Le giovani generazioni aprono il mondo verso una nuova ricollocazione della scuola, del lavoro e della legalità. Non basta rendere consapevoli i ragazzi nel progettare il loro futuro, serve una mano protesa verso le loro difficoltà, fragilità legate soprattutto al contesto in cui vivono. Educare, dal latino educěre, «trarre fuori», «tirar fuori ciò che sta dentro», insegnare ai nostri ragazzi la capacità di tirar fuori i propri talenti, e la bellezza di scoprirsi unici, fiduciosi di sè e dei propri punti di forza. Educare alla fiducia, all’ascolto delle emozioni (positive e negative), allena l’empatia, rinforza il valore personale, equilibra la propriocezione per inserirsi nella società; significa piantare semini di speranza per il futuro, non solo dei giovani (e prossimi adulti), ma del nostro pianeta. I ragazzi dimostrano sensibilità di cooperazione che prospetti un mondo più sostenibile, green, più egualitario, meritocratico e onesto. L’educare alla legalità significa tirar fuori le parti sane, collaborative, meritocratiche, sociali e paritarie che albergano dentro ognuno di noi. Attraverso la formazione e l’inserimento ad una professione, si apprende anche il rispetto del prossimo, la scoperta induce a porsi domande sul mondo e sulla comunità che si vuole costruire o a cui si vuole aderire. Il rispetto della legge, o delle regole, oltrepassa il piano coercitivo, diventa una condotta individuale che si trasforma in un convivere comunitario più facilitato e sano. “Nell’attuazione lo abbiamo tradotto in un approccio di didattica alternativa con buon esito, il peer to peer”, in cui ogni ragazzo del circuito di Navigazioni può raccontare ai nuovi compagni, in dei momenti dedicati, l’esperienza e la consapevolezza maturata nelle fasi del progetto. Nel Peer Tutoring è proprio uno studente a guidare l’altro nello svolgimento di un compito, di una progettualità o nell’apprendimento di una pratica o nuovo argomento. “La proposta è stata di avviare i primi percorsi di inserimento lavorativo con i ragazzi più grandi, mentre con i più piccoli si è optato per un percorso educativo multimediale che potesse svolgersi all’interno della sede scolastica degli stessi studenti” (Infilm progetto rivolto all’istruzione e formazione dei ragazzi canalizzato nel linguaggio visuale).

Andare a scuola potrebbe divenire un piacere, se pensassimo a dei contesti educativi alternativi, dei luoghi dove si possa crescere nella fiducia e nel riconoscimento dei propri punti di forza, capacità e talenti, vivremmo una stupefacente riscoperta del valore dell’istruzione e della formazione, proprio da parte dei ragazzi stessi. Questa è la strada intrapresa dal progetto Navigazioni attraverso interventi comunitari e valorizzanti, vicini alle persone, che invertano le paure e l’isolamento, in una più sana gestione dei conflitti con la legalità, l’altro o l’istituzione. “Come cooperativa GEA, siamo sempre attenti e sensibili alla tutela di minoranze in condizioni di marginalità e, considerando i primi feedback positivi ricevuti dai giovani di Navigazioni, siamo entusiasti di proseguire in questo percorso che è solo all’inizio”.

Partire dalla cura di sé per sapersi prendere cura degli altri. 

 

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