In viaggio verso Brema… tra arte, emozioni e mentoring

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Il laboratorio “In viaggio verso Brema… tra arte, emozioni e mentoring”, svolto presso l’I.C. “San Tommaso D’Aquino” (Salerno) dal gruppo di ricerca dell’Università degli Studi di Salerno, ha avuto come sfondo integratore la celebre favola pubblicata dai fratelli Grimm e riproposta in una nuova chiave, in modo da lavorare trasversalmente su più elementi e che hanno condotto, come risultato finale, ad un processo di maturazione dell’allievo, nonché di reciproco supporto con l’altro da sé.

 

Il laboratorio si è sviluppato partendo proprio dalla lettura della fiaba, da una riflessione sull’importanza della favola nella vita di tutti i giorni, delineandone alla base gli insegnamenti cardine mediante l’intervento stesso dei discenti che hanno avuto modo, attraverso momenti di discussione tra pari e di brainstorming, di evidenziarne le caratteristiche principali, le peculiarità legate ad ogni singolo animale, nonché le riflessioni che, in chiave moderna, se ne sono tratte.

 

La particolarità dell’attività è stata quella di connettere alla riflessione anche l’espressione mediante alcune tra le forme d’arte più comuni (dalla pittura al body percussion) e che sono divenute un vero e proprio canale comunicativo degli studenti. Si è convinti che l’unica forma attraverso la quale lo studente, e la persona in generale, possa esprimere il proprio sé, è data da quella più vicina al proprio modo di essere, che non può essere espressa solamente attraverso la scrittura, bensì attraverso diverse forme di arte. Il Mentoring non si fonda solo sulla capacità dell’allievo di supportare il pari nell’apprendimento, bensì aiutarlo ad emergere come persona, aiutandolo a comprendere quali siano i propri punti sia di forza che di debolezza, lavorando per migliorarne gli aspetti deboli e facendo leva invece sugli aspetti forti.

Contemporaneamente si svolge un lavoro interiore personale, per il quale lo stesso mentore raggiunge una capacità riflessiva, in un processo di maturazione che al contempo è collettivo ed individuale, e che conduce indubbiamente ad un ampliamento dei propri e altrui orizzonti di senso.

 

La scuola Primaria nonché la scuola Secondaria di Primo Grado, a cui è stato destinato questo laboratorio, rappresenta il momento di transizione dell’essere, che passa da bambino, inconsapevole di tutto ciò che accade attorno a lui, a fanciullo, con non poche difficoltà, dovute ad un corpo che inizia a cambiare, sentimenti che si mescolano senza essere definiti, un modo di concepire i sentimenti del tutto nuovo, e che necessita quindi di una guida. La guida in tal caso è data dal gruppo, dal lavorare insieme, dall’affrontare insieme un percorso all’interno dei sentimenti primari, che sono proprio quelli che generano, molto spesso, dissidi interiori nel fanciullo in fieri.

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