Cosa significa essere Madre?

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I tragici eventi delle ultime settimane che riguardano bambini gravemente danneggiati se non uccisi dai loro genitori, hanno scatenato una serie di reazioni a catena basate principalmente sul giudizio e la condanna, per lo più sommaria, di quei datori di cure trasformatisi in datori di morte. Nessuno che si sforzi di osservare con una buona lente di ingrandimento le vicende nelle loro complesse sfaccettature che chiamano in causa direttamente il disturbo profondo dei genitori e di chi gli vive accanto.

 

Legami Nutrienti nasce per sostenere i genitori fragili nel compito di cura materiale e affettiva dei loro piccoli bambini, nell’ottica della prevenzione del maltrattamento. Se una mamma e un papà ricevono aiuto dalla rete dei servizi socio-sanitari sin dai primi momenti, sentendosi meno soli nelle decisioni e nelle responsabilità, è molto più probabile che quel bambino possa crescere meglio e lontano dal mal-trattamento.

 

La nostra equipe da sempre riflette su cosa significhi per un uomo diventare padre, ma in particolare per una donna cosa significhi essere e diventare madre.

Negli ultimi due incontri di formazione con la dottoressa Romina Papini, molto coinvolgenti emotivamente, anche alla luce delle recenti vicende, l’equipe di LeNu ha a lungo riflettuto su quanto la maternità sia un momento in cui la donna è fragile e sensibile ed è coinvolta in processi intrapsichici di perdita e ‘cambiamento’.

“Il periodo postnatale è un momento critico durante il quale è importante attuare interventi idonei e appropriati per garantire la sopravvivenza neonatale e materna e per sostenere un sano sviluppo del bambino, nonché il recupero e il benessere psicofisico generale della madre.

Oltre ad affrontare i problemi di salute immediati, queste prime settimane dopo la nascita sono cruciali per costruire relazioni e stabilire comportamenti che influiscono sullo sviluppo e sulla salute del bambino a lungo termine”.

È su questo punto nodale che, secondo noi, va focalizzata l’attenzione se vogliamo comprendere senza retorica e senza cadere nella trappola degli stereotipi quello è successo a Diana e agli altri bambini a cui è stato negato il diritto alla vita.

 

Qui il video con le nostre riflessioni:

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