La supervisione degli operatori di LeNu sulla VIG con le famiglie

di

La VIG Video Interaction Guidance è una delle metodologie di punta di LeNu che consiste – ha spiegato dottor Enrico Quarello, psicologo-psicoterapeuta, membro dell’equipe formativa della agenzia “Riflessi”, ente partner del progetto – in un intervento di consulenza con l’obiettivo di aiutare le persone a migliorare le proprie relazioni personali significative. Si basa sul presupposto che le evoluzioni positive si realizzino più efficacemente in un contesto di coinvolgimento attivo, di supporto e di valorizzazione dei punti di forza delle persone.

Nel caso di LeNu aiutare un genitore a “vedersi” nella relazione con il proprio bambino si rivela molto utile per superare quel “mismatch” (letteralmente “mancata corrispondenza”) che sempre si manifesta nelle famiglie vulnerabili e che, da adulti, si scopre essere la causa di un disagio-svantaggio conclamato. Le strategie di video-feedback sono uno strumento molto interessante nel rendere evidente quel cortocircuito nella relazione che la rende un’esperienza sfavorevole.

Un ‘esperienza entrata nel vivo di LeNu perché sperimentata ad oggi, per il tramite degli home visitor, con alcuni nuclei familiari in carico al progetto.

Ecco la testimonianza di una delle nostre operatrici Antonella Di Costanzo in supervisone con gli esperti dell’agenzia “Riflessi”, nostro partner di progetto:

Una volta identificata la famiglia alla quale proporre la VIG con la famiglia stessa si mette a fuoco la domanda di aiuto e si creano delle situazioni da filmare; successivamente, la ripresa video, della durata di circa 5/10 minuti, è portata in supervisione con il nostro esperto e n questa sede vengono selezionate le clip da sottoporre all’attenzione del datore di cura effettuando, in un secondo momento, insieme al caregiver un’analisi del materiale selezionato. Tale condivisione diventa poi oggetto di una ulteriore supervisione. In genere un ciclo di VIG dura tre incontri, pian piano l’operatore viene reso autonomo nella scelta delle clip e in supervisione porta solo il risultato delle riflessioni condivise con la famiglia sugli spezzoni video selezionati“.

La mia supervisor – continua Antonietta, entusiasta – lavora con me sugli aspetti positivi dell’interazione, come faccio io con la mia famiglia. Trovo questa tecnica molto bella ed efficace perché le mamme hanno modo di vedersi nel quotidiano e di aggiustare i loro comportamenti con i figli, ma fa vedere anche a noi, home visitor e famiglia, la positività delle nostre interazioni”.

Regioni

Argomenti

Ti potrebbe interessare

La storia di Patrizia e del suo faticoso cammino verso l’autonomia

di

Patrizia è una giovane mamma con una storia decisamente complessa. Abita nella provincia di Napoli ed è in carico ai servizi sociali...

Essere e diventare genitori, il punto di vista di un’esperta educatrice e doula

di

Sono stati tre incontri formativi molto interessanti quelli promossi dal CISMAI nell’ambito del progetto Legami Nutrienti, di cui è partner, e condotti...

Formazione e supervisione sui temi del sostegno alla genitorialità, al via gli incontri

di

La presa in carico delle famiglie vulnerabili è sempre molto complessa per ciascuna delle professionalità coinvolte, che sia l’educatore, l’assistente sociale, lo...