Gli operatori di LeNu riflettono sulle possibili strategie per regole condivise

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Il tema delle regole è centrale non solo nel rapporto genitori-figli, ma in ogni rapporto educativo che si genera tra le varie agenzie con cui una famiglia viene in contatto. Riflettere sulle regole, soprattutto, condividerle, quindi, offrire ad un bambino un approccio coerente ed unitario, è di fondamentale importanza per la sua buona crescita. L’equipe di LeNu ha affrontato questo importante tema con la dottoressa Romina Papini riflettendo, in particolare, sulla necessità di un’alleanza nella comunità educante prendendo come spunto il caso molto diffuso del rifiuto del cibo da parte di un bambino sia al nido che a casa, circostanza che desta molto allarme e frustrazione nei genitori.

Dall’esercitazione pratica proposta agli operatori, è emersa la difficoltà della negoziazione tra educatrici e genitori per convergere su di una modalità comune per il ben-essere del bambino. Sono emerse, inoltre, le diffidenze reciproche, le preoccupazioni sulla salute che spingono gli operatori verso atteggiamenti giudicanti o evitanti e che riducono la capacità di alleanza, infine, la necessità del punto di vista del pediatra.

Le piste di riflessione della nostra equipe le possiamo riassumere nei seguenti punti:

  • Il valore delle regole condivise

La regola va contrattata e condivisa attraverso il riconoscimento del valore dell’altro e del suo sentire;

  • L’elaborazione delle regole condivise

Le regole condivise (tutti devono ritenerle giuste e valide) sono contrattate, negoziate e stabilite con l’accordo di tutti. Se le regole vengono imposte dall’altro, generano non collaborazione o ribellione mentre se sono condivise generano un senso di libertà, di responsabilità, emotivamente si suddivide il peso del farle rispettare.

  • Il senso delle regole

Si può usufruire delle regole condivise quando emergono delle difficoltà, e possono essere ridiscusse, rinegoziate, modificate o sostituite. È importante che gli adulti di riferimento del bambino e le educatrici trovino un accordo, o eventualmente riformulino alcune regole. Affinché le regole siano rispettate, è necessario che tutti gli attori impegnati nella loro attuzione le si trovino significative e valide ma anche possibili ed accessibili a chi le deve attuare.

  • La capacità di sintesi della formazione delle regole

Quando le regole sono chiare e ben definite, pensate in modo accurato, aiutano ad essere messe in pratica.

  • Il consenso interiorizzato

Non è sufficiente fissare le regole: una norma viene rispettata quando si attribuisce ad essa un consenso che nasce dall’interno, attraverso un processo di personale convinzione.

(immagine by freepik.com)

 

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