‘Rinforzare la genitorialità fragile, difficile ma possibile- laboratori esperienziali’, al via il corso di formazione
di lorsamaggiore
Iniziato giovedi 23 febbraio, nell’’ambito delle attività di formazione di LeNu, il corso ‘Rinforzare la genitorialità fragile, difficile ma possibile-laboratori esperienziali’ a cura del CISMAI, nostro ente partner, che dopo una serie di webinar introduttivi ha visto il primo incontro in presenza condotto da Marianna Giordano, assistente sociale, ed Enrico Quarello, psicoterapeuta.
Il laboratorio, allargato alla comunità educante, ha visto la partecipazione di trenta operatori di diverse estrazioni professionali ed è stato centrato appunto sulla genitorialità fragile, tema affrontato attraverso un lavoro di gruppo a partire dall’analisi di tre situazioni concrete. Da questo punto di inizio, il gruppo ha cercato di capire come, in base alla sofferenza dei figli e dei genitori, è possibile agganciare questi ultimi e stringere con loro un’alleanza che conduca ad un percorso trasformativo.
Il fulcro della proposta è rappresentato dall’individuazione degli ingredienti che aiutano a costruire un patto di fiducia con i genitori vulnerabili riconoscendo nelle riattivazioni traumatiche, nel deficit di fiducia verso se stessi e i servizi territoriali, nella bassa autostima, quegli ostacoli che impediscono loro di chiedere aiuto e lasciarsi aiutare.
Il gruppo ha poi lavorato su delle ‘carte’, proposte da Enrico Quarello, da mettere in gioco nel percorso di costruzione dell’alleanza positiva, oggetto di discussione e confronto nei gruppi di lavoro.
‘Come sempre – dice Elisabetta, operatrice sociale territoriale – queste iniziative di formazione sono molto interessanti e istruttive. Ciò che più mi ha colpito è il rovesciamento dell’approccio verso le famiglie in difficoltà: partire dai loro limiti ma anche dalle loro risorse cercando di lavorare sui loro aspetti positivi invece che rimarcare sempre quelli negativi’.
Quello di focalizzare le energie sul superamento della sfiducia in se stessi e della diffidenza verso i servizi socio-sanitari da parte delle famiglie vulnerabili, unito al coinvolgimento massimo della comunità educante, è il cuore dell’intervento di LeNu che lo scorso mese ha avviato un tavolo allargato sul sostegno alla genitorialità fragile includendo gli enti pubblici e no profit dei territori su cui lavora. Una scommessa che tende a tessere una trama di relazioni positive tra le risorse del territorio di cui le famiglie di LeNu possono beneficiare anche alla fine del progetto.
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