TOLENTINO – Laboratori relazionali e campi estivi

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Intervista a Gilda Pepe, coordinatrice locale ANPAS Tolentino

Come si raccontano 3 anni di progetto Lavori in corso? Quali avvenimenti, persone, incontri possono testimoniare che tale duraturo progetto si sia incamminato verso il raggiungimento degli obiettivi che si era prefisso?

Torniamo indietro nel tempo, a Tolentino, in un piovoso e umido sabato di dicembre 2021. Durante il pomeriggio, ci siamo interrogati con alcuni genitori circa le esigenze della comunità, di come il Covid avesse scompaginato gli equilibri delle famiglie e quale supporto si potesse dare alla genitorialità. Nel tempo del progetto, le risposte hanno trovato uno spazio nei laboratori relazionali. Un luogo protetto di condivisione e accrescimento, dove gli adulti (genitori, nonni, insegnanti, educatori), aiutati dalla psicologa Ilaria Polimanti e grazie al confronto con altri adulti, hanno potuto condividere emozioni, esperienze e paure. Nel primo appuntamento del 21 gennaio 2022, si parlava della relazione con i figli adolescenti, per poi approfondire le caratteristiche delle varie fasce di età, facendo informazione sugli aspetti “critici” dello sviluppo e riducendo il senso di solitudine provato dagli adulti.

Vivacità e curiosità dei e delle giovani di Tolentino hanno trovato espressione nei campi estivi. Il primo anno eravamo ancora nel periodo pandemico e comunque c’erano 8 tra bambini e bambine. I campi estivi hanno coinvolto 40 ragazzi e ragazze che hanno avuto l’opportunità di conoscere rappresentanti delle Istituzioni, delle Forze dell’Ordine, volontari di molteplici appartenenze associative e organizzazioni, di fare pratica, di rivolgere domande agli esperti per approfondire temi a loro cari o del tutto sconosciuti. Le attività proposte erano pensate per porre al centro i giovani con l’intento di attivarli nella riflessione individuale e di gruppo sulle capacità relazionali, sul proprio sviluppo e allenandosi a essere cittadini. A nostro modo – o come siamo soliti fare in Anpas – riteniamo che i campi estivi siano stati l’innesco di nuovi punti di osservazione e della costruzione di percorsi inediti, con lo sguardo rivolto agli altri e alla cura delle comunità. In effetti, dopo i campi estivi non sono mancate le occasioni per ritrovarci con i “nostri bimbi e genitori” a scuola, a passeggio per Tolentino, durante le iniziative promosse dal progetto. Infatti, in occasione di una afosa sera d’estate formativa/informativa sulla defibrillazione precoce e uso del DAE (Defibrillatore Semiautomatico Esterno) c’erano anche un papà e un figlio. Avevano deciso di esserci insieme, di imparare e fare pratica, pronti a poter fornire aiuto e assistenza alle persone in difficoltà.

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