La Griglia di Osservazione di La Casa di Nilla

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Stiamo per validare la Griglia di osservazione di La Casa di Nilla, cioè la c.d. Parent-Child Visitation Assessment Grid, negli spazi neutri aperti in Calabria.

La Griglia di osservazione di La Casa di Nilla è un innovativo strumento di lavoro psico-socio-educativo a tutela dei bambini e ragazzi vittime di abuso sessuale e maltrattamento. L’abbiamo ideata già nel 2016 e sperimentata negli anni con il Settore studi e ricerca del nostro Centro specialistico La Casa di Nilla. Si tratta di una griglia per l’osservazione sistematizzata e la valutazione criteriologica dei comportamenti messi in atto durante gli incontri assistiti negli spazi neutri dai genitori maltrattanti nei confronti di figli minorenni temporaneamente allontanati dalla famiglia con provvedimento giudiziario.

Ora che abbiamo avviato i cinque nuovi spazi neutri stiamo procendo a validare la Parent Child Visitation Assesment Grid degli incontri assititi in spazio neutro anche a Crotone con la cooperativa sociale Agorà Kroton Onlus, a Paola con la cooperativa sociale Thalita Kumi, a Reggio Calabria con la cooperativa sociale Res Omnia, a Taurianova con la cooperativa sociale Futura e nel nuovo spazio neutro di Catanzaro che affianca quello già operativo di La Casa di Nilla. La Parent-Child Visitation Assessment Grid sarà presto validata in collaborazione con il Dipartimento di Scienze psicologiche dell’Università degli Studi “Gabriele d’Annunzio” Chieti-Pescara, anch’essa partner del progetto.

Si tratta di uno strumento assolutamente innovativo che La Casa di Nilla stava già adottando nel proprio spazio neutro e che ora stiamo incrementando. Ovvero di una Griglia di osservazione criteriologica che permette di valutare i pattern di relazione del genitore con il figlio durante gli incontri in spazio neutro. E quindi di dirigere in modo più efficace gli interventi di sostegno alla genitorialità. In collaborazione con il laboratorio di Psicologia Clinica dell’Università degli Studi “Gabriele d’Annunzio” Chieti-Pescara, diretto dalla professoressa Verrocchio possiamo ora procedere anche alla validazione di questo strumento. Quindi possiamo renderlo uno strumento effettivamente riconosciuto secondo criteri scientifici psicometrici. Per utilizzarlo in tutti gli spazi neutri d’Italia ed eventualmente anche al di fuori dell’Italia laddove venisse tradotto. Questo consentirà di migliorare l’efficienza di chi lavora per aiutare genitori e figli a ritrovarsi.  

dice lo psicologo Giovanni Lopez, responsabile di monitoraggio tecnico nel progetto.

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