Formazione: “Atelier Proform” al via nell’IC “Città dei Bambini” di Mentana

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La formazione per insegnanti dell’Atelier Proform esordisce nell’istituto “Città dei bambini” di Mentana con Margherita Orsolini, professore ordinario di Psicologia dello Sviluppo e dell’Educazione specializzata in​ disturbi dell’apprendimento e bisogni educativi speciali​ nel corso di laurea magistrale Psicologia dello sviluppo tipico e atipico, nonchè responsabile del Servizio di consulenza sui disturbi dell’apprendimento​ del Dipartimento di Psicologia dei processi di Sviluppo e Socializzazione​ ​ della Sapienza, Università di Roma.
Grazie alla presenza della professoressa Orsolini – che in questa specifica occasione ha formato i docenti dell’istituto sul tema“Stimolare la​ comprensione di testi in classi con ragazzi bilingui” – l’atelier Proform del progetto “L’Atelier Koinè” inizia a sperimentare anche ambiti di ricerca specifici.
I ragazzi bilingue sono sempre più numerosi anche in Italia: il fenomeno dell’immigrazione, esponenzialmente cresciuto nell’ultimo decennio, ha, infatti, reso naturale la nascita di coppie miste che con l’arrivo di un figlio hanno reputato opportuno lavorare sul bilinguismo per trasmettere la conoscenza delle lingue d’origine di entrambi i genitori.
Il bilinguismo consiste nella capacità di un individuo di esprimersi in una seconda lingua
aderendo fedelmente ai concetti e alle strutture che a tale lingua sono propri, anziché parafrasando la lingua nativa. II concetto di bilinguismo, d’altra parte, include quello di bilinguità (che si riferisce ad un individuo bilingue), ma rimanda anche allo stato di una comunità linguistica nella quale due lingue sono a contatto tra loro. In sintesi, si tratta di un fenomeno multidimensionale nel quale entrano in gioco da un lato aspetti più strettamente tecnici, quali la competenza, l’esecuzione, l’età di acquisizione, e il carattere endogeno o esogeno; dall’altro, aspetti cognitivi, sociali, culturali, emotivi e perfino creativi.
Rapportarsi a classi con ragazzi bilingui, spesso provoca un senso di inadeguatezza nei docenti, che non sempre sanno rapportarsi a casistiche come queste. E se non vengono colte le difficoltà dei ragazzi, si può incorrere in dispersione scolastica, una delle finalità che il progetto l’atelier Koinè finanziato da “Impresa con i bambini”, mira a contrastare.

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