Tik ToK, ci sei?

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L’uso degli strumenti digitali e l’accesso alla rete sono oggi considerati “diritti della persona”, permettendo il suo pieno sviluppo sia individuale che collettivo. La pandemia ha messo in evidenza come l’uso del web e delle tecnologie informatiche sia di grande importanza, dal momento che assicura a tutti e tutte un accesso continuo alle informazioni consentendo così di restare aggiornati in ambito scolastico, lavorativo e sociale.

Molte delle problematiche già conosciute dal mondo dell’educazione oggi si sono trasferite sul web, guadagnando maggiore forza e vigore. Ne sono un esempio gli atti di cyberbullismo e di razzismo che si possono verificare utilizzando i social, o mentre si gioca online, nelle condivisioni private in chat e in applicazioni di messaggistica.

A fronte di queste riflessioni, Italiaeducante Puglia ha ideato e realizzato il laboratorio “Tik Tok, ci sei?” un laboratorio sull’uso consapevole del web e dei social media; un percorso pensato per rendere consapevoli ragazze e ragazzi sulle potenzialità e sui rischi legati a internet, promuovendo una cittadinanza “digitale” che permetta di poter familiarizzare con gli strumenti digitali e, allo stesso tempo, acquisire competenze sociali legate alla capacità di proteggersi dai rischi del web ma anche alla capacità di rispettare gli altri, tra libertà d’espressione e comportamenti corretti/scorretti in rete.

Il laboratorio è stato attivato in due istituti scolastici del territorio, nella scuola secondaria di primo grado Dante Alighieri e al Convitto Nazionale Ruggiero Bonghi, e ha coinvolto circa 300 studenti tra i 12 e i 16 anni. Attraverso dinamiche di autovalutazione, i partecipanti hanno potuto riflettere sul loro modo di usare il web, sul tempo che trascorrono in rete, sulle modalità di protezione dei propri dati, sulla condivisione di notizie false e sul tipo di comunicazione che usano e ricevono. Tantissimi sono stati i racconti di chi tra loro è stato vittima di atti di cyberbullismo, di bodyshaming, di violazione della privacy, di grooming, di frode.

Insieme abbiamo stilato una serie di regole e consigli da mettere in atto per poter fare un uso corretto della rete come ambiente ricco di stimoli in cui allargare il campo d’esperienza cognitiva, affettiva e socio-relazionale. È emerso la fondamentale importanza di comprendere che la propria e l’altrui sicurezza in rete non dipende solo dalla tecnologia adottata, ma anche dalla capacità di discernimento delle singole persone nel proprio relazionarsi online. I partecipanti hanno sottolineato l’importanza di non colpevolizzare o proibire strumenti e tecnologie, quanto invece il conoscere, praticare e diffondere comportamenti corretti e responsabili.

Con il contributo di Michela Vergone, educatrice ItaliaEducante Puglia

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