Fare la comunità educante: il nostro video per raccontarlo.

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Che cosa vuol dire essere e fare la comunità educante? Chi sono le persone che compongono questa comunità?

Abbiamo cercato di raccontare cosa vuol dire essere e fare comunità educante in modo trasversale riprendendo diversi momenti e persone del quartiere di Affori.

Il video inizia con le riprese delle volontarie che cucinano per la Cena Interculturale del 7 giugno. Il cibo è un grande filo conduttore e di unione: “ho capito che quello (il cibo) era il linguaggio che potevo usare per far aprire e conoscere il mio paese” dice una delle intervistate. Se la Cena Interculturale ci ha fatto capire che attraverso il cibo e l’arte si può essere e fare comunità educante, una delle cose che apre al quartiere e permette l’accadere di questi momenti è diventare genitori. Le interviste alle poi alle persone del quartiere hanno fatto emergere che una forte comunità educante è proprio quella dei genitori. Infatti la scuola è il primo posto di attivazione attraverso la rete che si crea tra bambine e bambini e con gli altri genitori. I parchi e in generale i luoghi di incontro all’aperto o gli spazi dedicati ai bambini (es. Villa Litta) sono i luoghi prediletti dalle reti di genitori, sono quindi i luoghi, oltre alla scuola, in cui è più probabile la creazione di una rete di solidarietà del quartiere. Il legame si crea grazie al reciproco aiuto nella gestione quotidiana dei rispettivi figli e dinamiche personali. Così, per esempio, il bar di una imprenditrice cinese diventa il luogo di ritrovo e punto di riferimento anche per i figli di un gruppo di amiche sudamericane.

Si sente la necessità di creare momenti per stare insieme dedicati proprio a questa rete di donne, per ora ancora divisa su base principalmente etnica. La suola non è uno stimolo sufficiente, bisogna creare qualcosa che perduri anche nel momento in cui i figli diventano più autonomi.

E bambine e bambini che cosa pensano di tutto questo?

Abbiamo fatto vedere a un gruppo di 20 bambine e bambini il video della cena interculturale e delle interviste, le reazioni sono state di gioia e euforia nel riconoscere i luoghi e le persone a loro familiari.

LO POTETE GUARDARE QUI!

 

 

E se foste voi a dover creare un video sul quartiere di Affori che cosa vorreste raccontare? Chi e cosa vorreste riprendere?” Bambine e bambini hanno dato grande spazio alla fantasia raccontando il quartiere con occhi diversi: chi ha raccontato di essere stata presente durante la Cena Interculturale ma di aver perso alcune performance e vorrebbe un’altra occasione per vederle; chi ha raccontato la storia di una Villa Litta infestata da un fantasma che spaventa bambine e bambini che vogliono rubare i libri; altre ancora hanno raccontato cosa vorrebbero nel quartiere, come ad esempio un Luna Park; mentre altri hanno scritto che “INSOMMA, AFFORI E’ UN QUARTIERE PERFETTO”.

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